Ragazzi stupendi… La gioia dell’amicizia… L’emozione forte che si prova nel dare agli altri… Abbattere le trincee… quelli tra gli uomini e quelli dentro di noi… Cantare per comunicare le proprie speranze… Dire che è possibile… Questi ragazzi hanno reso il Natale a Brolo davvero speciale! Grazie per quello che avete dato a tutti.
Così, in pensieri precisi, diretti Enzo Caruso, da due mesi parroco di Brolo, ha sintetizzato quello che è stato il “concerto di Natale” del 29 dicembre scorso, tenuto nella Chiesa Madre a cura dei ragazzi dell’Oratorio e diretti da Marco Molica.
E così ha “raccontato” l’esperienza, Michelangelo Gaglio, professore, amico, attento osservatore della vita giovanile brolese, insieme alla moglie Pia e a Marinella Speziale e Tiziana Vinci, promotori di quest’esperienza che non vuol fermarsi semplicemente a questo Natale ma volare alto, guardare altro, ed essere molto trasversale.
“Già dal brano iniziale , poesia di un poeta cinese e delle altre canzoni inserite nel contest cìè tracciato un percorso preciso, dal buio alla luce, dalla guerra alla pace, dall’odio all’amore, dalla disperazione alla felicità”.
E poi Gaglio aggiunge” ma per completare il percorso, renderlo concreto si deve fare la scelta giusta e passare dalla cultura dell’indifferenza alla cultura della solidarietà”.
“Cambiare il mondo” era il titolo del concerto ed emblematica la scelta della foto della locandina. Nessun luccichio natalizio ma i volti di migrantes, uniti nella disperazione e dall’amore.
Nella presentazione dello spettacolo, i ragazzi hanno evidenziato: Siamo giovani di Brolo a cui è stato proposto di “fare” qualcosa di nuovo durante le festività natalizie.
Abbiamo “fatto” gruppo, chiamandoci “make a change” fa un cambiamento e ci siamo riuniti, assieme al nostro parroco don Enzo Caruso, nell’oratorio, un luogo aperto a tutti, dove ognuno può esprimere i propri talenti.
I talenti più genuini, che abbiamo pensato di utilizzare per questo spettacolo, sono quelli della musica, del canto e della recitazione.
Anche Padre Enzo ci ha chiesto di cantare con noi una canzone e questo ci ha fatto molto piacere.
Il messaggio e gli auguri non vogliano essere tranquillizzanti e di “routine”, tipo “vogliamoci bene, è Natale” e domani tutto come prima.
Come dice Tonino Bello, noi “ VI VOGLIAMO INFASTIDIRE e farvi TANTI AUGURI SCOMODI”.
Il bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno”!
AUGURI SCOMODI, finché ci volteremo dall’altra parte dinanzi al dramma di milioni di profughi. AUGURI SCOMODI, finchè accetteremo lo scandalo delle guerre che provocano migliaia di vittime innocenti ma arricchiscono l’Occidente.
AUGURI SCOMODI, finchè accetteremo la povertà di tanti fratelli vicini e lontani.
Con questo spettacolo, quindi, vogliamo esprimere sentimenti di gioia, gioia interiore, e di solidarietà ma anche di forte INDIGNAZIONE per LA CULTURA DELL’INDIFFERENZA.
Se vogliamo che le cose cambino, dobbiamo accogliere l’invito rivoltoci da Papa Francesco a Firenze: “Non guardate dal balcone la vita. Il nostro dovere è lavorare per rendere questo mondo migliore e lottare.
Vogliamo ringraziare, insieme al parroco, le suore dell’oratorio, il maestro di musica Marco Molica e le persone che ci hanno aiutato, in vario modo, in questo percorso. Un’ultima considerazione.
Da quest’anno, per noi, il Natale non è più come prima: con noi non ci sono più due ragazzi eccezionali ai quali la comunità era affezionata. Due di noi. Anche a loro pensiamo cantando e ascoltando le canzoni.
Essi continuano a vivere nei nostri cuori e sentiamo di dover cercare di colmare la loro assenza con una maggiore assunzione di responsabilità per portare avanti anche i loro ideali, i loro progetti e i loro sogni”.
Sicuramente un bel modo, insieme, per iniziare l’anno nuovo.
Bravi.
per vedere il video del concerto e altre foto
https://plus.google.com/+ChiesaParrocchialeMariaSSAnnunziataBrolo/posts/FgqzaJse5Zb?pid=6234077360731274738&oid=100851537968707131157
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