La Gazzetta del Sud di Mercoledì 30 Dicembre 2015 titola: <<Milazzo. Il Pronto Soccorso è al collasso. Ospedale “Fogliani”: clima sempre più incandescente. Fino a 6 ore di attesa per ottenere le prime cure. Quarantamila accessi l’anno.>>
L’8 gennaio genitori stressati dalla lunga attesa per la bimba di quattro anni reclamano pesantemente, devono intervenire i Carabinieri.
Come Associazione politico culturale “Big Bang” Barcellona Pozzo di Gotto non possiamo che essere solidali con tutti gli Operatori del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Milazzo costretti a lavorare in condizioni di forte disagio a causa di turni massacranti e per le situazioni di continua conflittualità con l’utenza.
Disagio che nuoce all’efficienza ed all’efficacia di un servizio estremamente importante come il Pronto Soccorso di un Ospedale, nonostante l’impegno e la professionalità di ciascuno degli addetti.
È inimmaginabile che si possa continuare a tollerare una classe politica locale ed una deputazione regionale e nazionale superficiali ed incapaci di affrontare e risolvere la questione sanitaria sul nostro territorio.
Da anni come “Big Bang” Barcellona Pozzo di Gotto ci siamo battuti a sostegno del progetto <<Ospedali riuniti di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo>>, con Area Medica a Barcellona Pozzo di Gotto ed Area Chirurgica a Milazzo; Pronto Soccorso in entrambi gli Ospedali con il supporto di servizi essenziali come Rianimazione, Cardiologia e Laboratorio di Analisi; concretizzazione del <<principio di complementarietà>> tra due Ospedali ubicati a distanza di pochi chilometri uno dall’altro, con valorizzazione del personale in senso specialistico ed ottimizzazione delle risorse economiche.
L’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto non può essere declassato ad <<Ospedale di comunità>>; il bacino di utenza di un territorio che conta circa 150.000 abitanti non può convergere tutto sull’Ospedale di Milazzo: oggi scoppia il Pronto Soccorso, domani la stessa sorte toccherà ai Reparti, ai Servizi, agli Ambulatori.
Non possiamo rimanere insensibili ed inerti di fronte ad una classe politica mediocre ed indolente, proiettata soltanto alla ricerca di un consenso elettorale basato sul favore, sull’opportunismo clientelare, sul tornaconto personale ed indifferente ai bisogni sanitari della collettività.
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