E’ arrivata alla terza edizione “Poesia da tutti i cieli”, il concorso internazionale a cui si può partecipare sia in Italiano che in Esperanto.L’anno scorso il vincitore assoluto è stato il famoso poeta maltese Carmel Mallia con la lirica in terza rima “Balado pri poeto/ Ballata di un poeta”. Egli, che può vantare numerose pubblicazioni anche in Esperanto, è intervenuto alla serata di premiazione del 18 ottobre 2015, avvenuta nel bel teatro comunale di Sant’Angelo di Brolo, Città Esperantista. Sette poeti premiati, 53 poesie scelte pubblicate in due lingue nel volume curato da Giuseppe Campolo per i tipi di Edizioni Eva. Poeti di tutto il mondo hanno fatto confluire in Sicilia le loro voci, nella lingua che esorta l’umanità ad armonizzarsi, ed è un percorso per superare barriere linguistiche, egemonie e incomprensioni. Anche i componimenti in italiano sono pervenuti numerosi e di qualità elevata. Il concorso ha sempre più successo per la serietà, limpidezza della sua conduzione, e per i prestigiosi componenti della Giuria.
Si può partecipare con una sola poesia di massimo 50 versi,inviando a:
Il bando completo, con i premi previsti, si può trovare su questa pagina:
http://iconcorsidisamideano.altervista.org/
Il concorso nasce in Italia, per iniziativa di un italiano esperantista.
L’Italia, dopo l’antica Roma e la breve follia del primo Novecento, non ha una tradizione imperialistica, non ha imposto la propria lingua nel mondo con le armi o con la forza economica, non martella le menti di americani, europei, africani e indiani con canzoni e slogan. La sua meravigliosa lingua, l’italiano, che non è di moda nel lessico di politici e spocchiosi pseudo intellettuali, è andata nel mondo solo con gli emigranti e gli artisti. Il cittadino italiano, come molti altri, può comprendere bene cos’è la prepotente invasione culturale, perché l’ha subita e la subisce; può comprendere bene il ruolo di una lingua neutrale d’intermediazione, rispettosa di ogni cultura e concepita per la fratellanza e l’armonia fra le genti. Chi dice che di essa non c’è bisogno perché abbiamo l’inglese o il cinese, è già culturalmente dominato e plagiato tanto da non avvertire che si sta minacciando la sua identità e l’appartenenza. La guerra delle lingue, che è parte di una più vasta guerra di dominio, sia nel passato che in atto, è una storia di violenza e sopraffazione. Non potrà mai portare né la pacificazione né il pieno rispetto reciproco dei popoli.
Dunque, questo concorso scaturisce dall’amore per la poesia e dall’amore per la libertà delle genti che l’esperanto rappresenta. Si rivolge ai poeti italiani e, attraverso l’esperanto, ai poeti di tutto il mondo. Poesia da tutti i cieli. Poezio el ĉiuj ĉieloj.
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