Anche il vicesindaco, Gaetano Scaffidi Lallaro ha oggi – rompendo il silenzio stampa – esplicitato pubblicamente, il suo punto di vista. Vicinanza al sindaco, da parte dei dipendenti comunali e dal segretario comunale durante l’incontro che ha avuto stamani nell’aula consiliare. Irene Ricciardello, dopo il comunicato stampa diramato di buon mattina, ha da un lato tranquillizzato tutti i suoi supporter e levato ogni dubbio agli avversari sulla sua volontà di continuare il percorso politico-amministrativo intrapreso, ha raccolto la solidarietà di tanti cittadini. Mentre sul fronte giudiziario nelle prossime ore si terrà l’interrogatorio di garanzia per il padre, Giuseppe, attualmente agli arresti domiciliari nella sua abitazione di via Dante.
Quindi una mattinata, al comune di Brolo, incalzata da eventi che mettono punti fermi alla vicenda amministrativa locale, oggi al centro delle attenzioni dei più per gli eventuali risvolti e ripercussioni dell’operazione “Dama Nera”.
Il sindaco stamani, di buon mattino, ha fatto diramare un suo comunicato nel quale “rassicurava” l’opposizione consiliare sulla sua volontà di rimanere alla guida del paese. Un messaggio chiaro e forte, che non da spazio a fraintendimenti o a futuri ripensamenti. Per tanti quello che ci voleva.
Un invito a “mollare tutto” infatti era giunto da parte del gruppo “Per Brolo”, ed a questi lei ora ricorda “che il mio impegno per il rispetto della legalità, ad ogni livello, non è mai stato e neanche oggi è in discussione”, ribadisce che “questo non ha nulla a che vedere con la vicenda giudiziaria che vede coinvolto mio padre” evidenziando la “assoluta separatezza tra il mio impegno istituzionale e politico e la gestione della impresa di famiglia”.
Irene Ricciardello ha voluto fermamente respingere nel suo comunicato stampa “il tentativo di tirarmi dentro a situazioni che nulla hanno a che vedere con la politica né con la gestione dell’ente che mi onoro di guidare”, aggiungendo che “Se la minoranza vuole dialogare su temi politici di intesse della collettività, ci sono e ci sarò sempre”. Per lei “Per il resto, ogni questione sarà trattata e risolta nella giusta sede istituzionale”.
Poi mentre i media si apprestavano a pubblicare il tutto, il sindaco ha, spiazzando molti, rendendosi protagonista di un incontro con i “suoi”dipendenti, nella sala consiliare. Qui con il cuore in mano, si è raccontata, non nascondendo le difficoltà che dovrà affrontare per condividere l’impegno amministrativo con quello dell’azienda.
Un impegno che assolverà con serenità, ha detto, grazie anche all’aiuto dei dipendenti e dei funzionari, dei quali avverte solidarietà e vicinanza e per i quali ricambia, al pari di quella dimostrata, la totale fiducia.
A parlar per i dipendenti, tutti presenti nella sala consiliare, è stata la segretaria dell’Ente, la dottoressa Carmela Stancampiano, che ha sottolineato come tutti gli impiegati a partire da lei siano vicini all””istituzione comune” e personalmente al sindaco.
Un discorso quello della Stancampiano, di cuore, che ha anche velato di commozione l’abbraccio finale con il sindaco, che testimonia l’inevitabile tensione che si respirava in municipio.
La Segretaria Comunale ha – tra l’altro – evidenziato anche come l’atto del sindaco, l’incontro tenuto con i dipendenti, non era assolutamente dovuto e per questo apprezzato in maniera davvero speciale.
Quindi Irene Ricciardello – che aveva al suo fianco la giunta ed il gruppo di consiglieri di maggioranza – ha raccolto altri attestati di solidarietà e di stima, non solo personali, e che si assommano a quelli che le sono giunti in questo lungo week end da parte di altri amministratori, politici e dalle gente comune, ma sopratutto – evidenzia lei stessa – anche dagli avversari politici.
Poi il sindaco si ferma a commentare un attimo i fatti.
“Sono serena, credo che la Giustizia facendo il suo corso dirimerà molti nodi e capisco anche che qui, su mio padre e su Brolo, si giocano altri interessi”.
Tornando alla questione locale intanto il vicesindaco Gaetano Scaffidi Lallaro rompe il muro del silenzio che aveva avvolto la vicenda e dice:
“Il sindaco di Brolo Irene Ricciardello è una delle persone più oneste, corrette e leali che io conosca.
Chiederne le dimissioni per motivi che non solo non la riguardano personalmente ma che soprattutto non hanno nulla a che fare con la gestione amministrativa del Comune di Brolo è semplicemente ridicolo e sintomatico di una forte frustrazione politica dettata solo da odio e rancore personale .
Ovviamente nessuno si dimetterà, tantomeno il sindaco, perché NOI non abbiamo assolutamente nulla di cui vergognarci o imbarazzarci.
Piuttosto andremo serenamente avanti a testa alta continuando il percorso intrapreso di legalità, trasparenza e serietà amministrativa”.
Un sentire umano e politico sulla vicenda condiviso da tutta l’amministrazione e dal gruppo di maggioranza.
Il documento integrale del sindaco
“Prendo atto del contenuto del documento diffuso dal gruppo di minoranza consiliare, con cui mi viene rivolto l’invito alle dimissioni dalla carica di Sindaco del Comune di Brolo.
Ai miei avversari politici ed a tutta la cittadinanza brolese, ricordo che il mio impegno per il rispetto della legalità, ad ogni livello, non è mai stato e neanche oggi è in discussione.
Ma ciò non ha nulla a che vedere con la vicenda giudiziaria che vede coinvolto mio padre, attesa la assoluta separatezza tra il mio impegno istituzionale e politico e la gestione della impresa di famiglia.
Non posso, quindi, che declinare l’invito alle dimissioni, confermando la mia più ampia disponibilità al confronto politico, ma respingendo fermamente il tentativo di tirarmi dentro a situazioni che nulla hanno a che vedere con la politica né con la gestione dell’ente che mi onoro di guidare.
Se la minoranza vuole dialogare su temi politici di intesse della collettività, ci sono e ci sarò sempre.
Per il resto, ogni questione sarà trattata e risolta nella giusta sede istituzionale.”
Per la cronaca in mattinata anche Ettore Salpietro ha emesso un comunicato stampa ( vedi archivio).
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