E’ stata convocata per oggi, venerdì, 29 aprile, la riunione urgente del Consiglio Comunale. I consiglieri brolesi si incontreranno alle ore 19:00. 6 i punti all’OdG, tra questi la surroga di Anna Ricciardi e la nomina del nuovo vicepresidente dell’assemblea che la sostituirà. E si fanno i primi nomi. E intanto riaffiorano le richieste della Cassa Depositi e Prestiti che difesa dall’Avvocatura dello Stato ricorre al Tar sul Bilancio Riequilibrato.
Un incontro quello di oggi che determinerà, al momento che il consiglio comunale ratificherà le dimissioni dalla carica di consigliere dell’avvocato Anna Ricciardi, la necessaria nomina del vicepresidente dell’assemblea e del componente della III^ commissione consiliare permanete redigente. Entrambi posti lasciati vacanti dalla dimissionaria Ricciardi.
Ovviamente si dovrà anche provvedere alla sua surroga.
Passaggio del testimone con la prima dei non eletti, ma anche ultima della lista del gruppo che componeva la lista “RicostruiAmo Brolo”.
Lei è Irene Ridolfo. Ma nulla si sa, nè trapela, sulla sua accettazione del ruolo.
Si. Ni. No. “Amici sempre, come prima”, ” Politicamente vicina la gruppo, come sempre”, “”problemi di lavoro che non mi permettono di impegnarmi più di tanto”.
Su questa scelta se ne sono dette tante. Si saprà solo fra poche ore.
Discorso a parte per la designazione del vicepresidente dell’assemblea, incarico di rappresentanza non di secondaria importanza..
Sul vice di Peppe Miraglia, il presidente e che ha convocato l’incontro di oggi, bocche cucite su quelle che dovrebbero essere delle scelte già fatte.
In un primo tempo si era parlato, ma solo delle indiscrezioni, di Amedeo Arasi, ora salgono le quotazioni di Vincenzo Princiotta.
Anche qui oramai è solo question e di tempo.
Sono comunque “ragazzi” ben integrati nel gruppo di maggioranza, entrambi affidabili sotto il profilo politico-amministrativo, quindi nessuna sorpresa o mal-di-pancia politici di varia natura per eventuali scelte che escludono l’uno o l’altro.
Ma anche qui potrebbe esserci la sorpresa finale sulla scelta, e questa in tal caso la carica potrebbe essere assegna ad una giovane consigliera comunale.
Il consiglio si occuperà anche della lettura dei verbali delle sedute precedenti, dovrà approvare la tariffe della Tari 2016 e il suo piano finanziario, e ratificare una atto deliberativo, adottato dalla giunta con i poteri del consiglio, relativo alla Variazione di bilancio ai sensi dell’art. 250, comma 2, del TUEL, così come introdotto dal D.Lgs n. 267/2000 e s.m.i.”. Quello del 2012.
Sul fronte amministrativo, intanto mentre si avvicina la data della prima udienza presso il tribunale di Patti, del cosiddetto processo sui “mutui fantasmi”, fissato per il prossimo 4 maggio, si registra la notizia che la Cassa Depositi e Prestiti ha presentato ricorso al Tar, utilizzando l’avvocatura dello Stato.
La “Cassa” infatti ha mal digerito le scelte fatte da parte dell’amministrazione comunale locale e chiede che venga annullato il Bilancio riequilibrato 2013 ,che recentemente ha ricevuto il disco verde da parte del Ministero degli Interni.
La Cdp di Roma non vuol perdere i soldi erogati al Comune di Brolo e sostiene che le somme dei mutui debbano essere inserite nei bilanci riequilibrati 2013-14-15 e non nei debiti ante 2012 del dissesto. Tesi quest’ultima sostenuto dall’Amministrazione comunale e che porterebbe a trattare la Cdp come un normale creditore.
Nei fatti quei debiti sono stati contratti negli anni ricadenti dentro quelli del “dissesto” e questo ha determinando il lungo braccio di ferro tra l’ente brolese e la CDP che nel tempo si è anche affidata ad uno dei maggiori studi legali italiani, lo Studio Bonelli, – se non il primo – nella causa promossa dal Comune di Brolo, tesa da dimostrare la non colpevolezza del comune e la sua estraneità relativa alle richieste dei mutui per opere poi non realizzate.
Il comune di Brolo, in quel caso venne assistito dagli avvocati Fabio Gerbino e Massimiliano Fabio e promosse la causa per tirarsi fuori dalle responsabilità dell’erogazione di quei finanziamenti a partire dalla richiesta e dall’aver avviato e attivato le procedure per la stessa erogazione di più mutui da utilizzarsi per opere pubbliche.
Ora questa sortita che potrebbe aprire, se il Tar darà ragione all’ente erogante romano, nuove voragini nel già precario “mondo dei conti” del comune brolese.
leggi anche il precedente articolo
http://scomunicando.hopto.org/notizie/brolo-consiglio-comunale-venerdi-prossimo-punti-anche-la-nomina-del-vicepresidente-del-consiglio/
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