ERA l’ANNO, QUEL 2012, CHE LA “BANDIERA BLU” VENIVA ISSATA PER PIRAINO, BROLO E GIOIOSA MAREA , MA GIA’ PRIMA COMUNI COME BROLO l’AVEVANO AVUTA… GIUSTO PER RAMMENTARE.
Oggi l’incontro a Brolo, tra diversi sindaci del comprensorio sull’emergenza mare “sporco”, giusto per usare un eufemismo che indichi la qualità delle acque senza addentrarci nei contenuti delle stesse.
Un incontro che sa di emergenza, ma che deve diventar azione concreta, senza se e senza ma, senza cercare le colpe riversandole su orizzonti lontani, o su navi di passaggio, ma puntando il dito sulla realtà rappresentata da scarichi, più o meno abusivi, anzi totalmente abusivi e illegali, sulla mancata politica di realizzazione dei depuratori, su somme ferme da decenni tra cavilli burocratici e annaspanti polemiche che bloccano la realizzazione degli stessi, su interventi tamponi che sposano il tubo che scarica i liquami di qualche metro più il là, magari dopo un confine territoriale, ma che non annacqua assolutamente il problema.
Ed ancora sulla necessità degli adeguamenti degli impianti di depurazione esistenti e sulle manutenzioni delle pompe , perchè se queste si bloccano, inevitabilmente i liquami si riversano in mare, come accaduto anche – zitti zitti – di recente a ridosso di un albergo sul litorale.
Viene fuori l’immagine di un gambero “triste”. Pregiato crostaceo, simbolo di buona cucina e di qualità, simbolo di fondali incontaminati. Crostaceo caratterizzato dal suo incedere all’indietro. Ecco quel che è avvenuto.
Negli anni 2011, 2012, sembra un secolo fa, queste spiagge avevano ambiti riconoscimenti. Le nostre spiagge si fregiavano delle bandiere blu di Goletta Verde per accoglienza, pulizia, mare limpido.
Piraino, Brolo, Gioiosa Marea e Patti in quell’anno – 2012 – conquistano tre “vele blu” a testa.
Si trattava dei riconoscimenti conferiti da Legambiente alle spiagge più belle e pulite della Sicilia. Oltre 80 le bandiere ottenute dalle località balneari siciliane tra cui spiccavano i “nostri” paesi in provincia di Messina.
E prima, la “Guida Blu 2011”, stilata da Legambiente e Touring Club Italiano, tra le località balneari italiane premiate con le vele, annoverava, in Sicilia, anche Brolo e Sant’ Agata di Militello.
Per la cronaca Brolo ebbe riconosciute nel 2010 3 vele e nel 2014 2 vele.
Un successo che aveva conquistato il “titoli” di Repubblica e delle grandi testate nazionali.
Che peccato essere ora “all’emergenza”.
Aver perso terreno, non aver fatto crescere una coscienza ambientale adeguata, al passo con i tempi.
Dove la colpa o i ritardi dei singoli, ricade – inevitabilmente e pesantemente – su tutti, dall’economia all’immagine.
La Regione, i suoi Vertici, dovrebbe affrontare il problema, in un piano complessivo, alla stregua di quelli della Protezione Civile.
Imporre regole e tempi, dare fondi e seguire i lavori.. d’imperio.
Basta improvvisazioni o interventi tamponi buoni solo per propaganda elettorale.
Prima la salute, poi il turismo e la crescita economica.
Bisogna credere in un modello di sviluppo puntato sulla valorizzazione delle qualità dell vita.
Ecco la riunione di oggi, a Brolo, potrebbe partire da qui.
da leggere
http://scomunicando.hopto.org/notizie/mare-fogna-domani-a-brolo-vertice-delle-amministrazioni-di-piraino-brolo-gioiosa-marea-e-capo-dorlando/
http://scomunicando.hopto.org/notizie/nuccio-ricciardello-indagheremo-su-chi-sporca-il-mare-non-e-colpa-nostra-ma-e-un-disagio-collettivo/