Francesco Calanna ci offre una riflessione profonda su Villa Piccolo, un simbolo culturale di inestimabile valore per la comunità di Capo d’Orlando. Nelle sue parole, emerge non solo un bilancio delle sue azioni, ma anche un invito a riflettere sul futuro di questo monumento storico e sulla gestione culturale in generale.
Villa Piccolo rappresenta un patrimonio culturale e storico fondamentale. Calanna, nel suo passato ruolo di commissario ESA (Ente Sviluppo Agricolo), ha contribuito significativamente alla conservazione e valorizzazione di questo luogo. Le sue iniziative hanno incluso la pulizia del parco e dell’azienda dalle sterpaglie, un intervento necessario per prevenire incendi e preservare l’integrità del sito. Inoltre, la creazione di un nucleo di meccanizzazione agricola ha facilitato la manutenzione ordinaria, fondamentale per il mantenimento del parco.
Come Presidente del GAL Nebrodi Plus, Calanna ha anche finanziato la ristrutturazione della casa del custode e il restauro del giardino antistante Villa Piccolo. Un’altra iniziativa di rilievo è stata la creazione di un campo di biodiversità frutticola in collaborazione con il vivaio regionale e l’istituto agrario di Capo d’Orlando. Questo progetto non solo ha arricchito la biodiversità locale ma ha anche contribuito a preservare e valorizzare le varietà frutticole autoctone.
Critiche e Prospettive
Nel suo intervento, Calanna non manca di rivolgere una critica a coloro che oggi si indignano per la gestione della Fondazione Villa Piccolo, sottolineando come molti di essi non abbiano fatto nulla in passato per contribuire alla sua salvaguardia. Egli invita a una riflessione più profonda e costruttiva, proponendo un approccio integrato tra Comune, Fondazione e altre realtà locali come Porto Marina di Capo d’Orlando. Calanna suggerisce che la situazione attuale non deve essere vista come un’opportunità per recriminazioni, ma come un’occasione per avviare un grande dibattito che coinvolga enti, associazioni, professionisti, imprenditori e cittadini. Questo dibattito, secondo lui, dovrebbe portare a una “palingenesi culturale”, un rinnovamento del modo di approcciarsi alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio culturale locale.
L’invito finale di Calanna è chiaro: trasformare la crisi attuale in un’opportunità di rinascita per la comunità. In vista del centenario del Comune di Capo d’Orlando, questo potrebbe essere il regalo più prezioso che la comunità può fare a se stessa: un rinnovato impegno collettivo verso la valorizzazione del proprio patrimonio culturale e storico.
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