“Ravenna contro le mafie” è il titolo dell’evento pubblico che lo scorso venerdì, al teatro Rasi di Ravenna, ha concluso il progetto “Liberi dalle mafie”, quarta edizione, che ha coinvolto negli ultimi mesi 1600 ragazzi in un percorso formativo che ha visto anche incontri con testimoni della lotta alla criminalità organizzata.
Al centro dell’incontro di venerdì, tre figure in prima linea nella lotta contro questo fenomeno: Nando Dalla Chiesa, docente universitario e Presidente onorario di Libera, Tano Grasso Presidente onorario della Federazione delle Associazioni Antiracket (FAI) e in collegamento da Palermo Rita Borsellino, sorella del giudice ucciso dalla mafia e parlamentare europea.
Gli altri interventi sono stati quelli del sindaco Fabrizio Matteucci, di Ouidad Bakkali Assessore alla cultura, infanzia e istruzione e di Roberta Cappelli referente locale dell’associazione Libera.
L’evento ha avuto il contributo dei rappresentanti dell’associazione Pereira Massimo Venieri, Matteo Pasi e di Camst Stefania Ceretti, Roberto Lucchi di Sos Impresa di Confesercenti.
L’assessore all’infanzia e istruzione Ouidad Bakkali che ha dichiarato: “In questi ultimi due mesi grazie al lavoro dei ragazzi di Pereira e della rete di soggetti abbiamo dato continuità a questo progetto iniziato 4 anni fa per creare un percorso di consapevolezza e di conoscenza delle tematiche legate alla lotta antimafia anche grazie al contributo dei suoi testimoni più significativi che hanno lavorato e risposto alle domande dei 1600 ragazzi delle nostre scuole. Questo, in sinergia con la Regione Emilia Romagna che sta dando continui segnali di impegno per contrastare questo fenomeno non più estraneo al nostro territorio. L’evento di venerdì è stato un’opportunità per tutti i cittadini di ascoltare dalla viva voce dei principali protagonisti della lotta antimafia in Italia: Nando Dalla Chiesa, Tano Grasso e Rita Borsellino il significato profondo del loro impegno negli ultimi venti anni”.
Il progetto “Liberi dalle mafie” è stato realizzato dal Comune in collaborazione con la Regione, le associazioni Pereira, Libera: nomi e numeri contro le mafie, Confesercenti – sos impresa, con il contributo di Camst e di Coop Adriatica; hanno aderito l’Ufficio Scolastico Provinciale e il sindacato italiano unitario lavoratori di polizia.
L’obiettivo è stato quello di far crescere negli studenti e negli insegnanti la cultura della lotta contro le mafie a favore di legalità e giustizia.
Per questo le testimonianze dirette di diversi attori ed esperti del settore – fra cui i rappresentanti delle cooperative di Libera nelle terre confiscate alle mafie e del giornalista Giovanni Tizian – hanno rappresentato per i ragazzi importanti occasioni di apprendimento e di sensibilizzazione sulle dinamiche e sulla presenza nel nostro Paese della criminalità organizzata.
Gli incontri nelle scuole che si sono svolti nell’ambito dell’attività didattica, hanno visto alternarsi Mara Fonti – familiare vittima di mafia, Antonio Anile- imprenditore vittima di usura, Fausto Bernardini – imprenditore vittima di usura, Giovanni Tizian – familiare di vittima di mafia e giornalista antimafia, Alfio Curcio – Coop. Beppe Montana Libera Terra di Siracusa (Sicilia), Alessandro Leo – Coop. Libera Terra di Puglia, Antonio Napoli – Coop. Valle del Marro Libera Terra (Calabria), Roberto Fiorillo – Coop. Le Terre di Don Peppe Diana (Campania).
Sono stati circa 450 gli studenti coinvolti appartenenti a 18 terze classi delle scuole medie: Mario Montanari, Don Minzoni, Damiano Novello, Ricci Muratori, M. Valgimigli, F. Casadio, R. Gessi, V.Da Feltre, G. Zignani, e circa 1.075 allievi delle seconde classi superiori.