Toccanti testimonianze di Francesco Mastrolembo, Salvatore Crisafulli, Salvatore Granata e della geologa forense Roberta Somma
un atto dovuto in memoria di Tiziano
Al Palacultura “Don Pino Puglisi” sono stati premiati gli alunni dell’Istituto comprensivo “Annarita Sidoti”, sezione di Piraino, che attraverso testi e disegni hanno rappresentato al meglio il tema dell’ambiente.
L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione CESAS Onlus – Centro Scientifico per l’Ambiente e la Sicurezza, e dal Comitato “Amici di Tiziano Granata”, per ricordare la figura del poliziotto, ricercatore ed attivista ambientale, ma soprattutto “ragazzo” speciale dotato di straordinarie qualità, scomparso nel 2018. L’evento si è avvalso delle appassionate e toccanti testimonianze di Francesco Mastrolembo, Salvatore Crisafulli, Salvatore Granata e della geologa forense Roberta Somma.
I lavori, introdotti e coordinati da Corrado Speziale, – giornalista attento e appassionato che scrive per la nostra testata – scomunicando.it – sono stati preceduti dai saluti del sindaco di Piraino Salvatore Cipriano, dell’assessore all’Istruzione Mario Raffaele e del dirigente scolastico Leon Zingales.
Un “ragazzo” eccezionale, affabile e al tempo stesso coraggioso e rigoroso, appassionato cultore dei temi della natura e dedito alla “causa comune” sin dall’infanzia. A Tiziano Granata, aggettivi che ne descrivano la storia e la personalità ce ne sarebbero decine.
Laureato in Chimica, assistente capo della Polizia di Stato specializzato in inchieste sui crimini ambientali ed alimentari, lavoratore indefesso, ricercatore, straordinario attivista nella cosiddetta società civile in quanto responsabile dell’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente Sicilia, Tiziano Granata è andato via troppo presto, ad appena 40 anni, nel 2018, in circostanze che per molti restano ancora oggi da indagare e approfondire: la sua attività a 360 gradi, da sempre, l’ha portato ad essere tanto stimato, quanto “scomodo”.
Per cui, la storia insegna in questi casi a non rassegnarsi mai dinnanzi ad un destino che potrebbe nascondere in sé ancora dei lati oscuri.
Le borse di studio assegnate nell’ambito della prima edizione del concorso “A Scuola con Tiziano”, promosso dall’Associazione CESAS Onlus, rappresentata in sala da Lorena Ricciardello e Salvatore Gurgone, e dagli “Amici di Tiziano Granata”, sono state destinate ad alunni e classi dell’istituto comprensivo “Annarita Sidoti”, sezione di Piraino. Esse rappresentano soprattutto un’attestazione d’amore e di stima per l’amico, il compagno di giochi, l’attivista, il ricercatore, che lascia ricordi indelebili, ma soprattutto un impareggiabile esempio di vita da trasferire alle nuove generazioni come patrimonio da rispettare e tramandare. Non per niente il simbolo della “staffetta” è contenuto nella targa consegnata alle alunne e agli alunni che si sono distinti in questo progetto. Tiziano stesso, nella sua vita, aveva rappresentato “l’importanza della scuola come luogo di formazione delle coscienze e facilitatrice di miglioramento sociale”, come scrivono gli organizzatori.
L’evento, partecipatissimo, si è svolto al Palacultura “Don Pino Puglisi” di Gliaca di Piraino, gremito per l’occasione, lo scorso mercoledì 31 maggio.
“In Tiziano Granata riconosciamo e ricordiamo la caparbietà e la determinazione nel voler difendere il territorio e l’ambiente, consegnando alle generazioni future un mondo migliore”, ha detto il sindaco Salvatore Cipriano, intervenuto per un saluto. “Queste sono iniziative meritevoli di essere portate avanti. Spero siano sempre più frequenti e che si riesca ad invertire questa tendenza un po’ negativa verso l’ambiente”, ha affermato l’assessore comunale all’Istruzione Mario Raffaele.
Gli interventi sono stati introdotti e coordinati dal giornalista – attivista Corrado Speziale: “Oltre al ricordo, ci sta a cuore soprattutto l’esempio di Tiziano, cui saremo sempre grati”. Un messaggio agli scolari: “Oggi il mondo corre in fretta, molto più delle leggi, spesso carenti o tardive. Per cui tutto deve dipendere innanzitutto dal buonsenso. Affidatevi alla famiglia e agli insegnanti”. Il passaggio tra generazioni: “Le precedenti hanno deciso di separare l’uomo dalla natura, commettendo un errore imperdonabile. La vostra adesso è costretta ad avere più coscienza”. Le guide da seguire: “L’enciclica Laudato si’, di papa Francesco, le idee di Greta Thunberg e l’esempio di Tiziano Granata”.
Il dirigente scolastico Leon Zingales: “Come istituzione scolastica abbiamo accolto subito l’iniziativa, con grande piacere. Ringrazio insegnanti e alunni”. Sulle leggi: “Più che di legalità parlerei di giustizia, superiore a livello qualitativo, perché associata a leggi interiori, che contemplano l’abnegazione e il sacrificio. Tiziano Granata, nell’attentato ad Antoci (allora presidente del Parco dei Nebrodi, ndr), ha rischiato la vita. Con le sue indagini investigative è stata distrutta la mafia dei Nebrodi”. L’appello ai ragazzi: “Impegnatevi sempre per il trionfo della giustizia”.
Francesco Mastrolembo, ingegnere informatico e attivista, è stato amico di Tiziano sin dall’età di 7 anni, per questo ne testimonia la straordinaria sensibilità: “A scuola combatteva affinché degli animaletti non venissero catturati dai compagni. Mi chiedeva aiuto e noi andavamo a salvarli. A 13 anni andammo a contestare contro un venditore di pellicce”. Storia bellissima, la loro. “Gliaca era cresciuta molto in fretta – ricorda Mastrolembo – e il cemento aveva tolto spazio ad alberi e quant’altro. Cresceva la tristezza dei bambini che non avevano dove giocare per socializzare. Tiziano, vedendo qualcosa che non andava, faceva di tutto per cambiarla. Soprattutto pensava che per poter prevalere su chi voleva distruggere l’ecosistema e arricchirsi, era necessario studiare per saperne più di loro”. Esempio validissimo per i ragazzini in ascolto.
Il prof. Salvatore Crisafulli è stato amico di lunga data e attivista anche in Legambiente con Tiziano: “La vita a contatto con la natura era fonte di equilibrio, bellezza, pace e armonia. Tiziano amava il nostro paesaggio ed era convinto che bisognasse preservarlo dalle lobby del cemento. Abbiamo agito insieme dinnanzi a troppe costruzioni e speculazioni”. Qualche esempio. “Bloccammo il tentativo di costruire una struttura alberghiera dietro la Torre delle ciaole e una struttura residenziale a Pizzo corvo. Sul piano regolatore tentammo di preservare i beni paesaggistici e ambientali con vincoli di inedificabilità. Ci occupammo del piano spiagge, del recupero di vecchie abitazioni, di rimboschimento. Ci opponemmo al progetto per il consolidamento del centro storico di Piraino, una ferita nel paesaggio che ha degradato la bellezza paesaggistica della guardiola e dintorni”.
E ancora, con Tiziano Granata, le campagne “Salvalarte” e “Goletta Verde”, le inchieste sui depuratori costieri della zona, le macellazioni e commercializzazioni clandestine sui Nebrodi. I dubbi sulla sua morte: “Bisognerà fare luce anche su questo. Alcuni credono si tratti di un delitto oscuro di mafia, ma se ne parlerà più in là…”. Le raccomandazioni ai ragazzi: “La lettura e la scrittura sono il cibo per l’anima. Spero possiate essere anche voi come Tiziano Granata”.
È stata una professoressa del liceo di Capo d’Orlando a presentare Tiziano, sedicenne, a Salvatore Granata, storico attivista di Legambiente Nebrodi, nonché già segretario regionale dell’associazione: “Oggi riportiamo Tiziano nel nostro cuore. Per molti di noi è stato un simbolo. La commozione deriva dal ricordarlo insieme”. Il ricordo del giovanissimo ambientalista: “Da subito ha trascinato Legambiente dentro certe battaglie, era dotato di grande empatia e capacità di coinvolgimento. Trascorrendo un periodo a Roma – ricorda Granata – frequentò Legambiente nazionale, dove collaborò alla stesura del rapporto ecomafie, orientando l’azione di un’associazione nazionale verso taluni obiettivi per lui prioritari. Per questo Tiziano è un patrimonio comune di tutta l’associazione e delle persone che gli hanno voluto bene. Lascia alle nuove generazioni l’esempio di chi studiava bene i problemi prima di tentare di risolverli. Dobbiamo ricordarlo come un grande eroe civile”.
La prof.ssa Roberta Somma, geologa, eccellenza dell’Università di Messina, si appresta a dirigere per il sesto anno la Summer School di Geologia Forense e Criminalistica, che ha proprio intitolato a Tiziano Granata. I due, oltre a collaborare su vari temi, erano degli ottimi amici. “Quello di Tiziano Granata era un DNA incentrato sulla tematica ambientale contro i crimini ambientali. Come dire, essere ambientalista dentro”, ha detto la professoressa mostrando delle slide. “Tiziano mi piace ricordarlo a fianco dei bambini. Egli è stato scienziato ma anche docente, ha fatto un lungo excursus per acquisire grandi conoscenze nell’ambito scientifico. Era una persona che aveva studiato tanto per affrontare certe tematiche in maniera scientifica, come documentato anche dagli articoli scientifici”. Cosicché la docente mostra il “prontuario degli illeciti sui rifiuti”, scritto dal compianto poliziotto ricercatore. È tempo di ricordi, ma anche di rimpianti: “Oggi sono qua per testimoniare il rapporto che c’è stato, purtroppo per pochi anni. Mi dispiace non averlo conosciuto prima e non aver potuto fare con lui molte più esperienze”. Roberta Somma ha poi documentato l’intensa attività di Tiziano anche attraverso un emozionante video proiettato a conclusione dell’evento.
La premiazione
Il prof. Nino Sorbera ha letto la motivazione che ha portato alla consegna del premio al giovanissimo Cristian Ammagliati: “L’alunno ha messo bene in luce quali siano i problemi derivanti da azioni sconsiderate nei confronti dell’ambiente (…). Ha dimostrato di conoscere a fondo il problema e l’esistenza di normative che regolano la tutela del nostro territorio sfruttando anche energie alternative nel pieno rispetto dell’ambiente con un messaggio di speranza”. Sempre Nino Sorbera, alla fine, si è rivolto alla platea: “Ragazzi meravigliosi, avete fatto dei lavori eccezionali. Ho conosciuto Tiziano quand’era piccolo quanto voi e me lo sono ritrovato accanto nei momenti in cui avevo bisogno di un amico. Siamo stati insieme in tutte le battaglie. Spero riusciate a diventare tanti Tiziano Granata”.
La prof.ssa Maria Grazia Marino: “I ragazzini si sono messi in gioco. Hanno dimostrato d’aver lavorato sia sui lavori di classe che individuali, per questo sono tutti degni d’apprezzamento. Non è stato semplice per noi arrivare ad una selezione”. Il premio, per la scuola secondaria, è andato a Livia Lia, grazie al suo eccellente elaborato: “Utilizziamo questa benedetta o maledetta tecnologia per diffondere un comportamento corretto, riempiamo i social di modi per salvare l’ambiente, per ridurre il consumo di energia non rinnovabile e di plastica”, ha proposto tra l’altro la ragazza nel suo lavoro. Da qui, il premio per il suo elaborato, in cui è stata rilevata una “scrittura limpida e personale con concetti molto profondi ed evidentemente sentiti dalla ragazza, anche in riferimento ad attualissime tematiche di giustizia sociale, argomenti che segnano il presente e segneranno il futuro di ognuno di noi”.
Quanto ai premi collettivi, l’insegnante Giusy Miragliotta: “L’elaborato grafico della classe 1.a A della scuola primaria di Gliaca di Piraino colpisce per aver vivacemente rappresentato attraverso tecniche pittoriche differenti l’idea di una società sostenibile con un’attenzione particolare al rispetto dell’ambiente e alla promozione della scienza (…)”, motiva tra l’altro la commissione. La stessa insegnante ha descritto l’altro premio, andato al secondo elaborato grafico della pluriclasse 3.a, 4.a, 5.a A della Scuola primaria di Zappardino. Il disegno “colpisce per la singolare immediatezza comunicativa dell’immagine che, nella sua apparente semplicità, ha la capacità di trasmettere efficacemente all’osservatore, anche attraverso delle sintetiche informazioni che veicolano in maniera chiara e immediata i punti chiave per ciò che ha rappresentato e continua ancora oggi a rappresentare Tiziano Granata”.
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