dopo l’abbandono del cane a Campo Italia
Piero Gatto, in qualità di Responsabile Provinciale dell’Associazione Ambientalista Fare Verde Onlus e Francesco Rizzo, Commissario Regionale dell’organizzazione ambientalista, in riferimento all’episodio verificatosi nei giorni scorsi a Messina dicono la loro.
L’associazione chiede accesso agli atti per costituirsi parte civile
Considerato che l’associazione FareVerde da anni si occupa della tematica dell’abbandono degli animali anche con una serie di campagne di sensibilizzazione e azioni di volontariato sia in campo nazionale che nell’ambito messinese con una serie di azioni presso il canile municipaleora, dopo l’ultimo episodio scatta la denuncia perchè affermano ” che il tema desta particolare allarme sociale”.
I vertici dell’associazione ambientalista si complimentano con il reparto ambientale dei Vigili Urbani Messinesi, coordinato dagli Isp.ri Cosimo Peditto e Giacomo Visalli e dal Commissario Giovanni Giardina, e nel contempo chiedono di poter conoscere gli estremi della notizia di reato e di accedere agli atti ottensibili ai fini di poter valutare la costituzione di parte civile nell’instaurando procedimento, che giunga all’identificazione ed alla condanna dell’autore dall’immorale e crudele abbandono del cane a Campo Italia.
Vicenda scoperta ed accertata dalla sezione Tutela grazie alle telecamere installate nella zona contro l’abbandono dei rifiuti.
La politica si muove
“Quanto accaduto a Campo Italia, a Messina, e documentato dal solerte Corpo di Polizia Municipale, grazie alle telecamere predisposte per altro servizio, è da condannare severamente. Le immagini dolorose che descrivono l’abbandono di quel povero cane rappresentano la necessità una riflessione e di rinnovare l’impegno della Regione Siciliana a favore dei Comuni affinché fatti vergognosi come questi non accadano più”.
Lo dice Elvira Amata, capo gruppo di Fratelli d’Italia all’Ars e componente della commissione salute.
“Per quanto non possa sussistere giustificazione alcuna all’abbandono del proprio animale d’affezione – continua Amata – i Comuni devono essere pronti ad assistere anche chi, per motivi comprovati e gravi, non sia più in grado di tenere con sé il proprio animale, fornendo assistenza preventiva. Ferma restando la necessità di un canile a Messina, meglio se sanitario, e l’impegno apprezzabile del volontariato – aggiunge – sono i Comuni a dover essere aiutati e sostenuti dalla Regione affinché si potenzi la sorveglianza, l’assistenza e la lotta all’abbandono ed al randagismo. Non possono essere lasciati soli i sindaci. Non possono essere ignorati fatti di inciviltà come questi che vanno condannati e sanzionati come meritano”.
“Pertanto – conclude Elvira Amata – il mio impegno si rinnova al fine di sollecitare la Regione Siciliana perché fatti come questi non accadano mai più. La mia speranza è che si possa ritrovare quel cane ed affidarlo ad una famiglia degna, anche se il tempo che è intercorso tra il suo abbandono e la scoperta del fatto, da parte della Polizia Municipale di Messina, cui va il mio plauso per l’attività svolta, non gioca, purtroppo, a favore”.