Quando ancora la campagna elettorale non impone le sue regole su spazi e affissioni e la “propaganda” segue quelle di mercato, ritornano anche i manifesti elettorali abusivi. A Brolo scattano sanzioni e censure.
Mancano ancora settimane alle elezioni regionali… giorni all’avvio ufficiale della campagna elettorale – con l’indizione dei comizi – che impone regole, spazi e divieti anche alla propaganda, ma già sono comparsi i manifesti elettorali.
I grandi “seixtre” troneggiano ammiccanti, alcuni davvero ben fatti, e poi ci sono i soliti formati…
Tutti dovrebbero pagare le tasse comunali di affissione.
A Brolo ieri sono scattati i controlli.
Ufficio tributi, vigili, attacchini in azione. C’è chi aveva pagato, chi era “abusivo”, e alcuni solo parzialmente. E così impietose strisce si sovrappongono ai sorrisi rassicuranti e agli inviti al voto.
“Seguiranno le sanzioni” dicono dal comune mentre gli accertamenti proseguono.
Di certo non mancano, a Brolo, battute e commenti.
Di certo i politici colpiti dalle “strisce” difficilmente avevano avallato questo abusivismo, affidandosi alle agenzie che stanno curando le loro campagne pubblicitarie, affissioni comprese.
Di certo a Brolo lo “smacco” diventa anche di sapore “paesano”.
Di certo l’onorevole Laccoto è in buona compagnia… anche l’onorevole Grasso tra le affissioni non in regola
Gli abusivi, si ricorda, affiggendo dei manifesti elettorali abusivi violano prima di tutto la normativa in materia di propaganda elettorale ma anche gli articoli 663, 635 e 639 del Codice Penale (deturpamento) e l’articolo 23 del Codice della Strada che vieta qualsiasi installazione che possa provocare distrazione ai guidatori e conseguente pericolo.
Integrazione
L’onorevole Bernardette Grasso, che aveva affidato a terzi il servizio di affissioni, sconosceva, anzi era convinta del contrario, che le tasse d’affissioni comunali a Brolo, non erano state pagate. Stamani, dopo una telefonata di scusa al sindaco di Brolo – chiarita la sua posizione e la sua buonafede – ha provveduto a rimediare.
Stesso ha fatto l’onorevole Giuseppe Laccoto. Stamani, dicono dal comune, sono state pagati i diritti d’affissione e rimessi i manifesti oscurati.
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