La notizia si commenta da sola!!! E’ stato un Rabbino a ordinare di lapidare un cane. L’accusa: «E’ la reincarnazione di un avvocato miscredente»
Una corte rabbinica di Gerusalemme ha stabilito che un randagio venga lapidato a morte.
Motivo: l’«immonda bestia» sarebbe la reincarnazione d’un avvocato, un laico impenitente, da più di vent’anni rimasto nella memoria della comunità di Mea Shearim – il quartiere degli ebrei ultraortodossi nella capitale – per avere all’epoca offeso i giudici del rabbinato locale.
Il rabbino Avraham Dov Levin non appena ha visto il cane entrare nella Corte rabbinica per gli affari finanziari, ha capito che cosa stava accadendo: l’animale, che è considerato impuro dalla tradizione religiosa si è piazzato al centro dell’aula e non s’è più mosso.
Dopo la sorpresa iniziale, uno dei giudici si sarebbe ricordato d’un episodio analogo: il caso di quel legale che alla fine degli anni Settanta «offese la corte», piazzandosi in quella stessa aula per contestare una decisione e rifiutandosi d’abbandonarla per diversi giorni. «E’ la sua reincarnazione!», ha cominciato a urlare qualcuno.
E siccome si sa com’è con queste dicerie, s’è subito trovato chi ci credesse.
Uno dei giudici avrebbe reclutato un gruppetto di ragazzini ordinando loro di lapidare il malcapitato, ma il cane a quel punto avrebbe intuito la malaparata, preferendo andarsene da sé. Il rabbino Levin nega d’avere dato una simile disposizione. Ma un suo assistente, intervistato dal giornale israeliano Yedioth Ahronot, in parte lo contraddice: «La decisione di lapidare il cane è stata presa dai rabbini a causa dell’offesa arrecata alla corte. Non è stata emessa una vera e propria sentenza ufficiale, ma ai bambini è stato detto di lanciare le pietre contro l’animale. Per cacciarlo via o per abbatterlo.
L’intenzione non era di causare sofferenze al cane: piuttosto, l’hanno considerato il modo più appropriato per ‘pareggiare i conti’ con quell’anima che s’è reincarnata nella povera bestiola». L’episodio, come siano andate le cose, ha scatenato le proteste di alcuni animalisti.
E venerdì, al consiglio municipale di Gerusalemme, un’attivista che si batte per la difesa dei diritti animali, Rachel Azaria, ha reso pubblica una denuncia urgente indirizzata al procuratore generale: «Bisogna applicare la legge, inquisire e punire i criminali».
fonte: ilcorriere.it
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