La querelle di Castell’Umberto serve anche ad altro anche a creare l’occasione per dire cosa si pensa sul problema. Registriamo due punti di vista. Nino Damiano, esponente dei CinqueStelle e dei Giovani Democratici dei nebrodi. Eccoli.
Nino Damiano
Quale colpa possiamo attribuire a questi “ultimi” che non può essere attribuita a i nostri padri?
L’ospitalità non ha casa, soprattutto se la casa dovrebbe essere l’Europa. La solidarietà va dimostrata battendo i pugni nelle sedi opportune, facile fare i politici forti con i deboli, con gli ultimi, difficile non fare gli agnelli (sacrificali) ammaestrati con le lobby del potere in Europa.
Facile essere Stato quando si chiedono i tributi e i sacrifici agli italiani e andare contro lo Stato quando l’ipocrisia della solidarietà a fini elettorali chiede il tributo della presenza.
Governo regionale assente, governo nazionale assente, la Sicilia cade a pezzi, anche e soprattutto nella sua storia, da sempre multietnica e fondata sull’accoglienza.
L’Europa chiude i porti, chiude le frontiere e nonostante le rassicurazioni ci lascia da soli ad affrontare l’emergenza, ma ciò non ci giustifica di fronte a ciò che è giusto fare.
State tranquilli, la latitanza della politica regionale e nazionale sta per finire, presto ci saranno elezioni, e le loro false promesse invaderanno le vostre case! Il mio invito: FATE LE BARRICATE!!! Non fate turbare la vostra mente da ciò che vi propineranno, guardatevi intorno, qualcuno finora ha mantenuto le promesse fatte, qualcuno vuole veramente cambiare le cose, diffidate dalle imitazioni.
Non abbandoniamo chi chiede aiuto, non lasciamoci sopraffare dall’odio di alcuni partiti e dall’opportunismo di altri.
Stringiamoci a coorte per essere solidali con chi ne ha bisogno e facciamo sentire soli i politicanti che ci governano, spingiamoli a rompere le frontiere della cattiva politica, stiamo pagando il loro attaccamento alla poltrona e non riesco ad immaginare quali colpe ricadranno sui nostri figli a causa dell’incapacità di essere Europa.
Scommetto 100 lire che qualcuno non ha capito un euro!
I GD
Accade che l’arrivo di circa 50 migranti getti nello scompiglio la “tranquillità” della zona dei Nebrodi.
Castell’Umberto e Sinagra, due piccoli comuni della Provincia di Messina, classificati dall’Agenzia per la Coesione Territoriale come aree ultraperiferiche, con un numero complessivo di circa 6000 abitanti, hanno visto l’arrivo di poco più di 50 migranti; in seguito a questo evento si sono generate serie proteste pubbliche, a nostro avviso, sconsiderate.
In particolare i Sindaci dei Comuni interessati, insieme ai primi cittadini di quelli limitrofi, hanno lamentato l’assenza di tempestive comunicazioni da parte del Prefetto. A nostro avviso dettaglio ma non sostanza nella fattispecie, considerata anche la grande mole di lavoro cui è sottoposta la prefettura per la gestione dell’emergenza migranti.
Preoccupante è la confusione generata tra le Istituzioni e la cittadinanza nell’affrontare e commentare problemi ordinari di diversa natura per nulla paragonabili al fenomeno oramai emergenziale dei richiedenti asilo.
Stiamo parlando di persone in fuga che affrontano un viaggio lungo migliaia di chilometri per il deserto e il mare e attraversano città e aree geografiche poco sicure, spesso con donne, bambini ed anziani al seguito con l’unica disperata speranza di approdare e non trovare la morte.
Accoglierli.
Con un mano sulla spalla e non con un dito puntato contro. Ricordandoci che i nostri nonni, i nostri bis – nonni hanno vissuto esperienze simili.
Confidando nella buona fede dei nostri amministratori che non tacciamo di razzismo, consigliamo loro di astenersi da comunicati e conferenze stampa, azioni estemporanee scomposte e poco utili alla causa o peggio ancora da dichiarazioni attraverso i social network che generano confusione nei più.
Li esortiamo altresì a lavorare gomito a gomito per l’unica giusta causa, quella dell’accoglienza, contribuendo ad una gestione quanto più dignitosa possibile di questa emergenza. Andando oltre, se fossimo noi i Primi Cittadini dei comuni del nostro comprensorio ci offriremmo per fornire luoghi, mezzi e risorse per incrementare il numero di migranti accolti dal nostro territorio.
P.S.
Non vorremmo avere il dubbio che la nostra ACCOGLIENZA, famosissima in tutto il mondo, orgoglio di tutti i siciliani, abbia adesso un asterisco alla fine.
COORDINAMENTO GD Nebrodi
per giusta informazione:
Riceviamo da parte dell’ingegner Damiano la seguente precisazione in riferimento a quest’articolo: “si precisa che il sottoscritto Nino Damiano è un esponente del meetup “Grillo dei Nebrodi” e non Cinque Stelle come da voi riportato, per cui lo stesso anche se simpatizzante del MoVimento non può fare dichiarazioni a nome dello stesso o associare il proprio nome o immagine al simbolo del MoVimento 5 Stelle”. E quindi continua con l’invito a voler rettificare l’articolo.
Infatti lui non ha fatto alcuna dichiarazione.
Quando scriviamo che “Nino Damiano, esponente dei CinqueStelle” non attribuiamo cariche ma semplicemente ne identifichiamo un percorso politico, senza addentrarci in differenziazioni che spesso sfuggono per la fluidità dei loro confini tra Movimento5Stelle e meetup “Grillo dei Nebrodi”.
Comunque ne prendiamo atto.
Non rettifichiamo nulla di quanto pubblicato.
Precisano che il collage di foto e simboli realizzato e utilizzato è una sintesi del contenuto dell’articolo.
A noi va bene cosi!
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