Si è spento ieri a Milano il nostro grande amico Raffaele De Grada, figlio d’arte, raffinato critico, combattente per la libertà e uomo di cultura di altissimo livello.
Raffaele era nato il 28 Febbraio 1916 in Svizzera, a Zurigo, dove la famiglia era emigrata. Cominciò a Milano la sua attività di critico d’arte sulle riviste L’Italia letteraria, L’Orto, Augustea e poi, insieme a Ernesto Treccani, diede vita a Corrente, quindicinale di cultura che contestava l’isolamento culturale imposto dal fascismo. Nel 1940 Corrente fu soppressa. De Grada aveva già conosciuto il carcere, nel 1938 e fu arrestato ancora nel 1943.
Dopo un periodo in Sicilia, tornò al nord per partecipare alla Resistenza, in Toscana e in Lombardia.
Dopo la liberazione, lavorò per la Rai e diresse riviste come Il ’45 e Realismo e fu critico d’arte per il quotidiano L’Unità , Giorni-Vie Nuove, Illustrazione italiana, la Rai e infine per il Corriere della Sera.
Autore di numerosi saggi di storia dell’arte contemporanea e dell’800, insegnò all’Accademia di Brera (Milano) e in molte altre istituzioni d’arte.
La Casa delle Culture esprime ai suoi figli e nipoti, le più sentite condoglianze e dedica l’inaugurazione di domani Domenica 3 ottobre, della mostra “100 illustrazioni pe ri ba,mbini di Gaza”, alla luminosa figura di grande combattente per la libertà e amante del bello.
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