La politica è la ricerca di uno spazio comune per fare il meglio per la collettività. Alcuni politicanti purtroppo non la intendono in questo senso e credono di farne uso privato per servirsene.
Da capogruppo di maggioranza al Consiglio Comunale devo denunciare all’opinione pubblica un increscioso comportamento violento e scorretto, nei miei confronti, avvenuto proprio nel periodo delle festività natalizie e nella piazza pubblica. Autore ne è il consigliere comunale di minoranza, Giuseppe Salerno. In piazza Giovanni Paolo II, il 31 Dicembre 2015, alle 12.40 circa, senza motivo e senza nessuna discussione intercorsa tra di noi, mi ha raggiunto alle spalle mentre affiggevo un manifesto per la presentazione del libro di un giovane scrittore acquedolcese, mi ha aggredito verbalmente con parole offensive e di stampo razzista, alzando le dita contro il mio viso e strattonando la mia spalla, di fronte a testimoni oculari.
Questo incomprensibile atteggiamento, contrario ad ogni comportamento civile, potrebbe trarre origine – a mio parere – soltanto dalla rabbia introiettata dentro, perché questa persona si è vista condannare in tre gradi di giudizio, e quindi in modo definitivo, per le sue esternazioni pubbliche.
Posso capire il dramma di chi vede tramontata la possibilità di salvare le case abusive nel Comune di Acquedolci, un provvedimento che ha colpito le costruzioni di diversi cittadini; dev’essere chiaro a tutti, però, che non è nel potere del Consiglio Comunale attuare linee di privilegio preferenziale, ma quello di garantire l’uguaglianza di trattamento per tutti, azione per di più compiuta dal Commissario Regionale in pieno rispetto delle norme urbanistiche e amministrative.
Dei fatti incresciosi di violenza è stato informato immediatamente, per telefono, il Comandante dei Carabinieri, Maresciallo Porracciolo e la stessa caserma dei Carabinieri. Il mio avvocato Giuseppe Mancuso valuterà di intraprendere ogni passo necessario per mettere fine a queste estemporanee, ma ricorrenti, esplosioni di violenza verbale in pubblico, che a mio avviso, squalificano chi le compie senza freni e senza remore.
Dell’accaduto sarà informato anche il signor prefetto di Messina.
prof.ssa Mariagela Gallo
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