Riceviamo e pubblichiamo. Dal Blog Ciro Gallo
Nel mio ultimo post, in cui commentavo i corvi anonimi, avevo avviato la riflessione sui fatti del 27.04.2009.
In quella famosa mattina, otto consiglieri comunali si sono volontariamente dimessi TUTTI INSIEME tanto che il segretario Comunale (dott.ssa Lucchino) ha avviato immediatamente il procedimento di decadenza del consiglio.
Da quel giorno i consiglieri che non si sono dimessi ( due di maggioranza e cinque di minoranza) , hanno cominciato a gridare allo scandalo……hanno denunciato tutto e tutti per tentare di salvare la loro poltrona.
L’unica cosa veramente grave è che il salvataggio è avvenuto non per l’azione dei consiglieri, ma per l’intervento di altri personaggi che con le loro dichiarazioni, o con il loro concorso esterno, o con le loro omissioni hanno determinato il temporaneo giudizio della Regione.
Ma torniamo ai fatti.
I consiglieri sanno che la decadenza del consiglio per dimissioni contestuali non è un fatto anomalo, ma è un evento previsto da una legge.
Una precisa legge della regione collega alle dimissioni della maggioranza dei consiglieri la decadenza.
Quindi gli otto consiglieri non hanno fatto nessun atto illegittimo.
Hanno applicato una facoltàche la legge dava loro.
Vediamo invece di capire cosa è successo dopo.
Il consiglio è stato ripristinato il 06.agosto.2009, perché non è stata ritenuta “ASSOLUTAMENTE CERTA LA CONTESTUALITA’ DELLE DIMISSIONI”.
Secondo il Presidente della Regione e l’Assessore Chinnici le dimissioni del 27 aprile non sono avvenute contestualmente.
Eppure l’Assessore Scoma e tutti gli uffici dell’Assessorato il 07 maggio le avevano ritenute contestuali.
Da che cosa il presidente della Regione ha dedotto la non contemporaneitàdei fatti?
Ora ve lo dico io
e voi, che conoscete uomini e cose, vi farete la vostra idea.
La non assoluta certezza della contestualitàdelle dimissioni nasce dal contrasto tra due dichiarazioni.
Una, quella del segretario Maria Rosa Lucchino che, presente al protocollo, ha comunicato che otto consiglieri si erano dimessi in sua presenza contestualmente .
L’altra, quella della signorina Anna Ballone, che ha rilasciato una autodichiarazione in cui confermava che si erano dimessi otto consiglieri in sua presenza ma che tra la prima e la seconda protocollazione erano trascorsi circa 15 minuti.
L’assessore Scoma ha ritenuto valida ( fino ad eventuale annullamento del Tribunale) la dichiarazione del sig. Segretario Comunale
Il Presidente della Regione ha invece ritenuto valida (fino ad eventuale annullamento del Tribunale ) la dichiarazione della sig. Ballone.
Una bella differenza.
Ma mentre Scoma e Lombardo vivono a Palermo noi viviamo qua, e senza voler dubitare della buona fede di nessuno, dobbiamo riflettere sui fatti che vi riporto.
Nell’ultimo post mi chiedevo:
Se i consilgieri di maggioranza non avessero avuto contezza di un accordo politico forte con il consigliere di minoranza che si è regolarmente presentato al Comune all’ora e nel giorno concordato si sarebbero mai dimessi?
Se il segretario Comunale non avesse raccolto personalmente tutte ed otto le dimissioni dei consiglieri presenti al Comune il 27.04.2009, avrebbe mai comunicato un falso alla regione?
Perche il Segretario avrebbe dovuto produrre una relazione dettagliata all’assessorato che confermava i fatti accaduti il 27.04.2009 e le contestuali dimissioni di otto consiglieri?
Allo stesso modo c’è da chiedersi:
Com’è possibile che il 27 aprile 2009, solo il segretario ha scritto alla Regione?
Perchè la sig. Ballone nulla ha detto fino al 04. maggio?
Perchè il 04. maggio la sg. Ballone (con una autocertificazione consegnata ai consiglieri di Minoranza) si è ricordata che il 27 aprile un consigliere si è dimesso per primo e dopo quindici minuti è arrivato il secondo?
Perchè non lo ha detto subito?
Perchè non lo ha scritto al suo dirigente o al Sindaco?
Perchè lo ha detto solo ai consiglieri che non si erano dimessi?
Chi l’ha contattata per farle tornare in mente i fatti?
Come mai il protocollo reca otto dimissioni in stretta sequenza numerica?
Perchè nei quindici minuti di cui parla la sig. Ballone non è stato protocollato nessun altro atto?
Perchè l’altra signora presente al protocollo non ha rilasciato la stessa dichiarazione?
Perchè il segretario è stato denunciato per falso dai Consiglieri? ( forse perchè volevano salvarsi )
Perchè invece la sig, Ballone è stata denunciata dal Segretario ?
Tutte queste domande non hanno ad oggi una risposta certa, tutto è al vaglio della magistratura, ma un certo convicimento noi che siamo di Acqeudolci ce lo possiamo fare.
Ed allora di quale Bliz parliamo?
Chi lo ha preparato?
a danno di chi?
Io credo che, ( eccezion fatta per il Presidente della Regione che ci ha creduto ed ha disposto l’ipezione ad Acquedolci e non a Trabia), non ci sia alcun uomo sulla terra che possa mettere in dubbio la contestualitàdi otto dimissioni protocollate in stretta sequenza numerica ed attestate dal segretario Comunale.
Come pure credo che ad Acquedolci, conoscendo gli otto consiglieri che si sono dimessi, non ci sia un solo acquedolcese ( ivi compresi i consiglieri in carica) che possa pensare che negli ipotetici quindici minuti si sia potuto far tornare Il prof. Fontana dalla scuola dove presta servizio, La dott. Re dalla Banca dove lavora , il dott. Natoli dallo studio di Messina, e via via tutti gli altri e convincerli, in trenta secondi, a diventare fiancheggiatori ed a rinuciare senza capire al loro mandato istitutizionale.
Non è’ piu facile pensare invece che in otto giorni si sia convinto qualcun altro a ricordare………
Ai lettori ogni giudizio.
Ciro Gallo – blog ufficiale – Acquedolci
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