Il giornalista libico Farid Adly è stato assolto, in secondo grado, dal Tribunale di Messina, nella causa intentata nei suoi confronti dall’ex sindaco di Acquedolci, dott. Salvatore Oriti. I giudici della corte d’appello Tripodi (Presidente), Grimaldi e Blatti (Relatori), lo scorso 4 Novembre 2016, hanno decretato l’assoluzione con formula piena, “perché il fatto non costituisce reato”.
La vicenda è legata ad un comizio che il giornalista libico, allora esponente dei Democratici di Sinistra, aveva svolto in piazza Municipio di Acquedolci insieme all’on. Claudio Fava, il 15 Aprile 2005. Il comizio era stato indetto in seguito alla mancata solidarietà da parte dall’Amministrazione comunale, diretta allora dal Dott. Oriti, per le minacce di morte subite da Adly. In quell’occasione, l’esponente dei DS e moderatore del forum telematico “Osservatorio Acquedolci” aveva sostenuto testualmente, secondo quanto riportato nella denuncia dello stesso Oriti, assistito dall’avv. Riolo: “Incarichi di somma urgenza e gli appalti. Questa amministrazione ha dato appalti anche agli amici degli amici, scrivendo nell’ordinanza o nella determina che gli appalti erano al di sotto di 25.000 euro, la somma massima per la quale l’appalto si poteva affidare senza gara, in realtà gli appalti erano di centomila e duecentocinquantamila circa”.
Il ricorrente dott. Oriti e altri quattro assessori dei 6 membri della sua Giunta (dott. Barone, arch. Crivillaro, dott. Naro e l’ex vicesindaco Savio) si sono costituiti parte civile ed hanno avanzato la richiesta risarcimento danni, per la considerevole somma di 50 mila euro, oltre alle spese processuali e della difesa.
Dopo una prima condanna pecuniaria sospesa, in primo grado, i giudici in sede d’appello hanno dato ragione alla tesi dell’avv. Giovanni Calamoneri, del foro di Messina, difensore del giornalista ed esponente DS, che ha sostenuto il legittimo diritto di critica politica.
“Sono felicissimo per questa assoluzione con formula piena, che dimostra la correttezza del mio operato di allora”, ha detto Farid Adly e poi ha aggiunto: “La mia fiducia nella Giustizia italiana è stata sempre massima e non è mai venuta meno. Non ho mai avuto intenzioni di diffamare o offendere nessuno; nel mio comizio avevo narrato fatti ed ho espresso un’opinione politica critica, che non era stata gradita da un’Amministrazione che faceva acqua da tutte le parti. Non a caso, il dott. Oriti è passato alla storia di Acquedolci per essere stato l’unico sindaco che è rimasto in carica per un solo mandato e non è stato mai rieletto al ruolo di primo cittadino, quando si è presentato al voto degli elettori”.
“Il mio avvocato, che ringrazio, ha insistito per una difesa nel merito ed abbiamo ottenuto il riconoscimento pieno della correttezza del mio operato critico. Ringrazio i compagni dell’allora Direzione provinciale dei DS, oggi nel PD, per il sostegno politico espresso e la mia riconoscenza va a tutti coloro che hanno creduto nella mia limpida azione politica e giornalistica”.
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