Interessante iniziativa del Consiglio Comunale di Milazzo in merito alla trattazione della questione ambientale che affligge la nostra città. È un punto di partenza per intraprendere un percorso di collaborazione fra tutti i soggetti che veramente hanno a cuore il dannoso problema ambientale, dichiara Antonella Di Natale direttivo, la situazione è diventata inaccettabile. Alcune volte siamo costretti a rinchiuderci nelle nostre case per gli odori molesti che percepiamo. Milazzo purtroppo è una città abbandonata al suo triste destino: “lo sviluppo industriale” dichiara il Presidente Giuseppe Maimone, non possiamo e non permettiamo a nessuno di vendere la nostra città e la nostra salute ad un gruppo di industriali che hanno come unico obiettivo il ritorno economico. Adesso bisogna cambiare rotta, bisogna adottare la politica dei fatti, basta delle parole. Ci sono tutti i presupposti aggiunge, il Presidente, per inviare all’Autorità Giudiziaria un esposto per per danno ambientale. Abbiamo già dato mandato al nostro legale per redigere un esposto, dichiara Assunta Sciacca segretaria, credo che verrà presentato i primi di agosto. Bisogna convocare un tavolo tecnico urgente con la collaborazione di tutti i Consigli Comunali della Valle del Mela e con il contributo delle Associazioni territoriali al fine di decidere una politica comune di tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente.
In occasione dell’iniziativa “fabbrica aperta” organizzata dalla Raffineria di Milazzo, dichiara Micaela Polistena direttivo, abbiamo chiesto insieme ad altre Associazioni di non concedere sponsorizzazioni al Comune di Milazzo per manifestazioni e/o opere inutili dal nostro punto di vista, ma di collaborare per la creazione di un centro grandi ustionati, un centro di oncologia d’eccellenza, un centro di ricerca scientifico- ambientale, un centro per patologie cardio-respiratorie, ma anche opere con lo scopo di incentivare il turismo nella nostra Città.
Chiediamo al Civico Consesso di Milazzo: istituzione della commissione comunale ambiente con la presenza di esperti provenienti dall’Università degli Studi di Messina, dal CNR con la partecipazioni delle Associazioni territoriali; intraprendere con la collaborazione di altre Istituzioni ed Enti, con il supporto anche delle Associazioni territoriali un percorso giuridico per chiedere un risarcimento per danno ambientale; elaborazione dei piani di emergenza esterni; costruzione di un dissalatore a carico delle industrie; conversione a metano della centrale Edipower; tenere in considerazione le nostre richieste formulate alla Raffineria di Milazzo in occasione di “fabbrica aperta”; convocare tutti gli stakeholders prima di prendere decisioni che possano creare impatto sulla salute dei cittadini e sull’ambiente; non chiedere sponsorizzazioni e finanziamenti per manifestazioni e opere a nostro modesto parere inutili (piazze, fontane, alberi); richiesta dati esenzioni per patologie all’ASP di Messina; attivazione del Piano di Risanamento Ambientale elaborato dall’Ufficio Speciale Aree ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale; controllo dello stato di inquinamento delle tre matrici ambientali.