L’ADASC associazione per la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini, ha partecipato al consiglio comunale di Milazzo in adunanza aperta. Mi preme ringraziare il presidente dott. Saro Pergolizzi e tutto il consiglio comunale, dichiara il Presidente Giuseppe Maimone, per averci dato la possibilità per la prima volta di relazionarci con il Civico Consesso in forma ufficiale. Durante l’intervento relazionato sono emersi degli elementi che devono rimanere all’attenzione di chi ha veramente a cuore il dannoso problema ambientale. Innanzitutto, in un’Area industriale ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale, e Sito di Interesse Nazionale, come la Valle del Mela si rende urgente l’attuazione di una politica di risanamento. Durante la relazione si è anche discusso dello studio OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), dove si evince che il centro di Milazzo è una delle zone maggiormente esposte ad agenti inquinanti, che i disturbi respiratori in età infantile, nella Valle del Mela, sono più frequenti che in altre aree nazionali. L’OMS inoltre ha chiesto la riduzione delle concentrazioni degli inquinanti nell’aria indipendentemente dai limiti di legge. Altri studi sono stati relazionati come quello del Dipartimento Epidemiologico della Regione Siciliana, che indica un aumento esponenziale sia per quanto concerne la mortalità, sia per i ricoveri; quello sulla qualità dei suoli Envireg, dove è stato evidenziato il superamento di alcuni metalli pesanti. Come ultimo studio ambientale relazionato, in merito alle acque marine, studiosi tedeschi hanno dichiarato che sono seriamente inquinate da composti chimici provenienti dal polo industriale. Quindi l’attenzione è stata in questa prima fase rivolta a studi scientifici ambientali e sanitari. L’intervento è continuato in merito all’attuale rete di monitoraggio che non risulta adeguata alle reali necessità del territorio rispetto alle diverse classi di inquinanti. Non accettiamo il principio del controllore-controllato, ha dichiarato il presidente Maimone in aula. Un attacco forte è stato rivolto ai colossi industriale che innanzitutto devono essere trasparenti con la popolazione che ha bisogno di sapere cosa sta accadendo dentro la stabilimento in caso di emergenza. Non sono i padroni del nostro territorio, aggiunge il presidente Giuseppe Maimone, o rispettano tutte le leggi esistenti oppure smantellano, bonificano e lasciano il nostro territorio a modelli di sviluppo economici che creano un ritorno positivo alla città di Milazzo e ai suoi abitanti. Non ci dobbiamo fare intimorire dal ricatto occupazionale aggiunge il presidente, nessun territorio è disposto ad accettarli per il grave impatto che creano, dobbiamo continuare a camminare sul nostro binario.
Il presidente ha inoltre sollecitato ad attivare un monitoraggio delle altre matrici ambientali e dell’inquinamento elettromagnetico vista la presenza di ripetitori nel centro cittadino. La nostra associazione ha già dato mandato ad un legale per redigere un esposto per danno ambientale con successivo risarcimento danno. A termine dell’intervento il presidente ha presentato delle proposte al consiglio comunale: come l’istituzione della commissione comunale ambiente, redigere un esposto per danno ambientale presso la procura della repubblica e la corte europea, chiedere ispezioni dentro gli impianti, cercare di trovare un modello alternativo a quello industriale, impedire la costruzione di altri impianti, elaborare dei piani di emergenza esterni, costruire un dissalatore a carico delle industrie, convertire a metano la centrale termoelettrica, attuare il piano di risanamento, e considerare le richieste formulate dalla nostra associazione in merito alla costruzione di centri utili per la popolazione a carattere scientifico. Ambientale-sanitario, come un centro d’eccellenza oncologico, un centro di monitoraggio ambientale e sanitario ecc.
L’associazione parteciperà a tutte queste iniziative per cercare di procedere all’adozione di una politica comune per difendere la salute dei cittadini.
Infine da segnalare che l’associazione denuncia il problema dell’inquinamento marino nella città di Milazzo. Resto sbigottito in merito alla contrapposizione dei risultati fra quelli della Provincia che indicano un grave inquinamento marino e quelli dell’ASP che indicano la balneabilità’ delle acque, dichiara il Presidente, quindi e’ opportuno effettuare ulteriori analisi anche con terzi per avere una visione più chiara e limpida possibile del grave danno che si sta registrando purtroppo in questi giorni. Bisogna fare inoltre anche chiarezza e capire la fonte di questo inquinamento ambientale che impedisce ai milazzesi di poter godere del suo mare, oltre a creare un danno economico ai commercianti e soprattutto ai lidi. In conclusione l’associazione comunica che nei giorni scorsi ha inviato all’attenzione dell’amministrazione comunale una nota con proposte per tutelare il nostro territorio dalle varie forme di inquinamento.