Ascoltare – dando un senso a quella voce – chi criticava prima e che ora non fa e sta zitto.
Rivendicare spazi e luoghi sempre troppo pochi ma ora deserti in un paese che non percepisce più il bisogno e la necessità di cultura.
Il problema di Brolo non sono le amministrazioni – nè quelle passate o che si sono susseguite, c’è chi faceva sognare, chi proponeva, chi non ci arriva per motivi e limiti personali, ma oggi non sono il focus della questione – ma i cittadini.
Cittadini che non vogliono turbar la loro apatia, non solo perché le amministrazioni – a maggior ragione ora che mancano anche le risorse – zoppicano in tal senso, ma quei Cittadini “evoluti” che nel loro non fare uccidono il futuro.
E chi leggerà questo articolo negando l’evidenza, perché “io ho fatto questo” o “io ho fatto quello”, di certo non ne avrà capito il senso.
Forse siamo stati poco chiari e di ciò chiediamo scusa.
Questa è una denuncia dove tutti siamo colpevoli, rei, e non necessita rammentare nulla.
Silenzio.
È la parola che racchiude al meglio tale situazione, fa la sintesi dell’intero paese e del suo sistema sociale e culturale.
Quella parola ci rende complici di questo sistema che sta implodendo e che lascerà, tra qualche anno, solo macerie, fatte di libri non letti, di canzone non ascoltate, di iniziative non sviluppate, di ricordi di compleanni o commemorazioni, per esempio di De Andrè , affidati solo al calendario della memoria di facebook.
Per rileggere quel vecchio articolo ed altro
http://scomunicando.hopto.org/notizie/de-andre-a-brolo-un-tributo-qpartecipatoq/
http://scomunicando.hopto.org/notizie/brolo-a-de-andre-lintervento-di-marisa-miragliotta/
http://scomunicando.hopto.org/notizie/brolo-a-de-andre-4-anarchico-ribelle/
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