ALBERTO URSO – Il vincitore del programma della De Filippi

L’impietosa analisi di Italo Zeus.

 

 

Si è conclusa la 18° edizione di Amici.

Usare la parola talent per amici a mio parere è sbagliato.

E’ una scuola che dura come un anno scolastico, dove i ragazzi studiano tanto e crescono in maniera evidente. Quindi diciamo che la bella voce o la specializzazione in uno stile preciso di danza non basta.

Il programma dalla prima edizione ad adesso è cresciuta in maniera straordinaria. Merito di Maria de Filippi e della sua capacità di formare gruppi di lavoro eccellenti.

Quest’anno la Sicilia la fa da padrona.

Oltre il bravissimo gioiosano Marco Vito direttore d’orchestra, sono ben quattro gli alunni arrivati al serale dopo una serie indefinita di provini e di sfide: Alberto, Vincenzo, Ludovica e Mameli.

Si sono fatti valere ed hanno lasciato il segno.

Ludovica e Mameli non sono arrivati in finale ma hanno dimostrato il loro talento.

Poi c’è il 4 posto di Vincenzo che nonostante il fisico minuto e le critiche subite è arrivato 4, conquistando persino la Celentano.

E Alberto Urso invece porta a casa una vittoria che definirei scontatissima. Del resto una voce così potente oscura il resto.

E’ purtroppo da siciliano io credo che non meritasse di vincere. Le uniche due cose piacevoli per me sono state i pezzi inediti “Accanto a te” e “La mia rivoluzione” scritto dall’infallibile e poco valorizzata come cantante Federica Abbate.

“Accanto a te” invece è stata scritta da Giordana Angi arrivata seconda e ricevendo il premio della critica.

Come sempre manca il coraggio sia ai professori che al pubblico di premiare con una vittoria una vera artista.

Scrive benissimo ed ha un disco che sta scalando le classifiche, in più ha scritto quattro pezzi per il nuovo album di Tiziano Ferro.

Ha una voce che a tratti ricorda Mia Martini e Gabriella Ferri, un livello interpretativo altissimo.

Una vittoria ad Amici le avrebbe aperto le porte di Sanremo, adesso è più difficile, ma le auguro una carriera eccezionale, perché se la merita, per il suo vissuto, per la sua capacità di donarsi al pubblico mettendosi a nudo nelle sue canzoni ed emozionandosi ad ogni parola.

Caro Alberto anche a te auguro una bella carriera, e tutto l’amore che Messina ti darà sarà un grande inizio.

Ma la tua vittoria non è stata meritata.

In tutti i brani che hai cantato c’era tecnica altissima e pochissima emozione. Ma del resto il pubblico è sovrano anche se sappiamo bene chi ha mandato a fare il ministro dell’interno o meglio il ministro contro gli immigrati.

A volte il pubblico sbaglia. E come Annalisa arrivata seconda spero capiti anche a Giordana la stessa sorte.

 

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