Tusa torna al centro dell’attenzione grazie agli straordinari progressi negli scavi archeologici di Alesa Arconidea, una città romana di importanza strategica situata nel cuore del Mediterraneo occidentale. Una storia splendidamente raccontata dal video sulla Rai inserito in “Mediterraneo” andato in onda qualche giorno fa con i contributi dei protagonisti della scoperta, degli scavi, delle direzioni dei lavori.
Il sindaco di Tusa, Angelo Tudisca, esprime tutta la sua soddisfazione per le recenti scoperte e rinnova l’impegno dell’Amministrazione Comunale per valorizzare questo patrimonio storico e archeologico.
“Molta soddisfazione nel vedere la nostra Alesa sempre al centro dell’attenzione. L’Amministrazione Comunale si impegnerà a reperire le risorse necessarie per consentire sempre nuove campagne di scavi, garantendo una fruizione completa delle risorse archeologiche. Il nostro obiettivo è far diventare Alesa un patrimonio dell’UNESCO, un riconoscimento che rifletterebbe l’importanza storica e culturale del sito,” dichiara Tudisca.
Un patrimonio archeologico straordinario
Le scoperte effettuate dal team guidato dal professor Aurelio Burgio dell’Università di Palermo hanno rivelato nuovi dettagli sulle terme romane, uno dei più grandi complessi termali della Sicilia, esteso per oltre 800 metri quadrati e risalente al I secolo d.C. Caratterizzate da decorazioni raffinate, stucchi e pavimenti musivi praticamente intatti, queste terme offrono uno sguardo unico sulla vita quotidiana e sull’ingegneria romana.
“La scoperta di queste terme dimostra quanto fosse strategica Alesa durante l’Impero Romano. La città non era solo un centro di collegamento tra le zone interne della Sicilia e il Mediterraneo, ma anche un esempio di avanzata urbanizzazione,” spiega Tudisca.
Il Teatro e le Terme, prossimi obiettivi
Oltre alle terme, Alesa ospita un maestoso teatro, capace di contenere fino a 3.500 spettatori, i cui lavori di scavo inizieranno a breve. “Queste bellezze ancora celate rappresentano il nostro impegno per preservare il passato e costruire nuove prospettive,” afferma il sindaco.
Collaborazioni e sinergie
La sinergia tra il Comune di Tusa, l’Università di Palermo e il Parco Archeologico di Himera e l’apporto dato dal Parco Archeologico di Tindari, anche sul tema della conoscenza e della promozione dei luoghi, è stata fondamentale per il successo degli scavi. La collaborazione con l’Assessorato regionale ai Beni Culturali e la Soprintendenza ha permesso di accogliere gli studenti di archeologia che, con dedizione e passione, hanno contribuito alla scoperta.
“La frenesia degli scavi e l’entusiasmo degli studenti dimostrano come il lavoro congiunto possa produrre risultati straordinari,” commenta Domenico Targia, direttore dell’area archeologica durante le prime campagne di scavo.
Il sindaco Tudisca conclude con una visione di lungo termine: “Non basta tutelare Alesa, dobbiamo valorizzarla. Il nostro sogno è farla riconoscere come patrimonio dell’umanità. Questo richiede dedizione, collaborazione e investimenti, ma siamo determinati a portare avanti questo progetto.”
Con il sostegno delle istituzioni e il coinvolgimento della comunità locale, il futuro di Alesa appare promettente. Il percorso verso il riconoscimento UNESCO rappresenta non solo un’opportunità per tutelare questo gioiello archeologico, ma anche per trasformarlo in un volano di sviluppo culturale e turistico per l’intero territorio