Anche a Capo d’Orlando, continua la raccolta delle firme a sostegno del disegno di legge di iniziativa popolare sulla integrazione al reddito per le famiglia sotto la soglia di povertà assoluta. Ecco i Banchetti dove Firmare.
LUNEDI 6 GIUGNO dalle 19:00 alle 22:00 presso il Circolo culturale QUAJETRI;
MARTEDI 7 GIUGNO dalle 16:00 alle 18:00 presso il Bar la Conchiglia insieme all’associazione PINK PROJECT;
MERCOLEDI 8 GIUGNO dalle 9:30 alle 12:30 presso la Camera del lavoro di Capo d’Orlando.
“L’obiettivo del Comitato “No Povertà” è di raccogliere un numero di firme superiore al minimo previsto dalla legge 1 (diecimila) entro la prima decade di luglio, in modo tale da essere presente in aula all’Ars nella corrente sessione parlamentare e confrontarsi con eventuali altre proposte di legge.
Qualche breve considerazione generale merita di essere fatta a proposito delle scelte fatte dal Comitato “No Povertà”: dopo undici anni dall’approvazione della legge 1/2004, il Comitato è riuscito a sbloccare la procedura di presentazione del ddl di iniziativa popolare ottenendo dal Presidente della Regione, con la collaborazione del segretario generale e degli uffici, la nomina e l’insediamento dell’apposita Commissione Regionale di convalida;
il Comitato-aggiunge Lo Monaco, Presidente del Centro Studi Pio La Torre- è formato da uno schieramento di associazioni laiche e religiose, della società civile organizzata, sociali,imprenditoriali e istituzionali: mai così trasversale. Basta scorrere l’elenco delle associazioni promotrici: Centro Pio La Torre, Anci Sicilia,Cgil, Cisl, Uil, Libera, Confindustria Sicilia, Caritas, Comunità di S.Egidio, Erripa, Comitato lotta per la casa “12 luglio” e Terzo settore. Il ddl muove dalla percezione della gravità sociale che allontana sempre più i cittadini dalle istituzioni. Si propone di potenziare dal basso la democrazia resa fragile dall’aumento dei poveri e di ridare contenuto sociale alla stessa Autonomia.
La scelta del ddl è stata quella di intervenire sulla fascia delle famiglie in povertà assoluta secondo il calcolo Istat, mediamente250.000 pari al 12,3% delle 1.963.577 famiglie siciliane. Ma la fascia complessiva della povertà – secondo l’indagine dell’Eu-Silc, interessa il 55.3% della popolazione.
È urgente aprire la porta sull’intero problema della povertà e dell’esclusione sociale. Il ddl si potrà integrare con eventuali provvedimenti nazionali. Esso non prevede erogazione di sussidi in denaro, ma una carta acquisti di beni e servizi vincolata all’adesione ad un patto di inclusione che la famiglia in povertà assoluta sottoscrive con la Regione, tramite i centri d’impiego e gli sportelli presso i Comuni. Tutto ciò presuppone una politica attiva concreta per la crescita e per il lavoro. Senza processo di crescita,non ci potrà essere nuovo lavoro e potenziamento dei servizi”.
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