Mentre a Patti, la basilica dei Santi Martiri del XX Secolo, conosciuta ai più col nome di Concattedrale, è pronta a spalancare le sue porte per accogliere diventando un grande oratorio c’è chi scrive libri, come Alfredo Iraci, artista e intellettuale “conto”, sull’opera inserendola tra le “mostruosità di alcune strutture – costruzioni, qualcuna più di altre, adibite a luoghi di culto” che si trovano nel territorio della Provincia di Messina,. Il libello – qui per nulla anonimo – “Qualcuno doveva pur dirlo” è distribuito nelle librerie sotto elencate.
Così l’’iniziativa dell comitato spontaneo del quartiere San Giovanni, di utilizzare alcune sale della Concattedrale pattese come luogo di ritrovo per adulti e anziani, per dar spazio all’oratorio per i bambini si appresta a divenir realtà, mentre all’estero saranno utilizzati spai e luoghi per le attività sportive, si attualizza il libro recentemente scritto dall’artista sant’agatese Alfredo Iraci che non lesina giudizi impietosi sull’opera architettonica-religiosa.
Lo spirito di questo lavoro è detto dallo stesso autore in quella che definisce la “Sintesi dei contenuti”
La necessità di denunciare la mostruosità di alcune strutture – costruzioni, qualcuna più di altre, adibite a luoghi di culto, le quali si trovano nel territorio della Provincia di Messina, nella Diocesi di
Patti, è stata fondamento per approfondire brevemente, solo brevemente, gli aspetti che, direttamente od indirettamente, vengono citati nell’opera.
“Costume”; Arte: l’Arte preziosa e l’ “arte”-truffa.
Quella inesistente, messa in essere da individui abietti e grigi.
L’ “arte”-truffa di molta “critica d’arte” e di molti galleristi, di tutto il falso universo che gravita intorno a questa, vuoto e di effimera illusione.
Ed ancora: aspetti sociali; eroi veri ed eroi fasulli e truffatori di vita; I “Fuori tema” che analizzano storia, società con pesante critica dura e fredda.
L’opera è anche un manuale da tenere ben conservato e consultare, da chi interessato, per rendersi conto e tutelarsi dall’universo-truffa dell’ “arte – non arte” .
L’opera va letta con la curiosità del buon bibliofilo.
E’ importante, con l’ausilio di Internet, approfondire significati, personaggi attuali e storici; così come i luoghi, gli aneddoti, le citazioni.
Il sottotitolo “ad usum Delphini” indica la revisione necessaria eseguita, per potere pubblicare l’opera.
Si tratta di una versione ammansita dell’originale redatta di getto e assolutamente improponibile per la pubblicazione, causa l’estrema crudezza dei contenuti.
L’Autore
Tenuto a Battesimo dagli zii Rosaria e Benedetto, un 24 dicembre! Avvenimento più importante della mia vita.
Che i lettori leggano il libro ed ognuno tragga le personali conclusioni sull’autore.
Trovo che il formaggio sia tanghero e stomachevole a tal punto che si dovrebbe sollevare una questione di rilevanza internazionale per vietarne la produzione.
Un gradino sotto il formaggio: provo disgusto per l’impersonale e arrogante “Diamoci del tu”. Apprezzo il “Lei” e ancor di più il “Voi”.
Non amo conoscere, di moltissimi miei conoscenti e di alcuni rarissimi amici – eunuchipadri e madri quasi inesistenti – i giovani e meno giovani figli; così come non amo la forzata conoscenza dei figli dei miei congiunti.
Solitamente si tratta di coglioni/coglione, arroganti, qualunquisti, convinti di onnipotenza e onniscienza, cresciuti nel permissivismo totale, poveri delle più elementari regole di buona forma.
Mi vergogno profondamente: perché da giovane, durante serate estive in montagna, sono stato in giro con sulle spalle poggiata una polo con le maniche a penzoloni, per un totale di quattro o cinque volte.
Ringrazio il mio Angelo Custode per avermi scansato dal pensiero di farmi ricamare le iniziali della mia onomastica sulle camicie.
Per meglio inquadrare l’Autore
Per e contro:
Per la sana naturalezza e il sano conformismo. Contro “L’attimo fuggente e Capitano oh mio Capitano!”.
Per Sua Santità Benedetto Decimo Sesto.
Per: Sua Maestà la Regina Elisabetta, il Principe Filippo, il Principe Carlo e i suoi aristocratici Polsini e la sua Consorte Duchessa di Cornovaglia, Camilla Shand. Contro: la Principessa Diana Spencer, il Principe William.
Per l’Imperatore Commodo. Contro quel ceffo gladiatore, generale Massimo, l’“Ispanico”.
Per la Russia del Presidente Putin. Contro l’Europa che ha svenduto il Cristianesimo e dell’aborto e delle famiglie allargate e dei matrimoni omosessuali.
Per Edoardo I d’Inghilterra. Contro William Wallace.
Per Bill Gates. Contro: Steve Jobs e il mefistofelico Mark Zuckerberg.
Per il Senatore Esteban Trueba. Contro il mascalzone-“bastaso” Pedro Tercero García.
Per i cazzuti Rolling Stones. Contro gli scialbi Beatles.
Per la Siria laica del Presidente Bashar al-assad.
Per il lupo che dovrebbe crepare. Contro chi augura che debba crepare. – Siano accorti a non crepare!!! –
Per: Frank Pentangeli, Don Vito Andolini e la pace. Contro Roberto Saviano e il girotondo delle speculazioni.
Su questo Libro, dice sempre Iraci, per leggerlo “bisogna possederlo!
Come fare?
Bisogna acquistarlo o farselo omaggiare….. o rubarlo.
Sono sconsigliati prestiti e fotocopie.
Il libro avuto in prestito non lo si può vivere: scrivendoci sopra, sottolineandolo….. insomma Viverlo!
Approfondirlo, studiarlo, farlo proprio… magari pur non condividendolo in parte o del tutto.
Quanto a leggere un libro fotocopiato, è il modo meno riguardoso di farlo! È come avere il clone di una persona cara….
Un libro va acquistato o chiesto in omaggio o rubato.
Dove si trova:
In librerie ed edicole:
BAGHERIA
Libreria “Interno 95”, via Dante Alighieri, 95.
PATTI
Libreria “La Bottega del Lettore”, via N.G.Ceraolo
Libreria Mosca. CAPO D’ORLANDO – libreria Mosca.
SANT’AGATA DI MILITELLO –
Edicole via Campidoglio e via Medici (accanto Mangano sport);
Edicola Salanitro-Liuzzo, via Medici
Libreria Zuccarello, via generale Liotta, 24/26
Libreria Mosca, via San Giuseppe, 49.
TORRENOVA
Edicola accanto Bar Mazzini.
ROCCA DI CAPRILEONE (CAPRILEONE)
Edicola via Nazionale, 213.
……..
In contrassegno:
Prezzo di copertina, 12,50 +s.s.
abbiamo scritto di lui
REQUIEM PER UN CAPRONE – Alfredo Iraci fa affigere i manifesti a lutto per la morte dell’animale
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