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ALICE SANSEBASTIANO: “Il mio secondo singolo è nato in un momento in cui sto cercando di sistemare un po’ di cose nella mia mente e nella mia vita…”

Giulia Quaranta Provenzano intervista la cantautrice Alice Sansebastiano

Oggi la blogger Giulia Quaranta Provenzano ci propone la chiacchierata fatta con la cantautrice. La donna ha raccontato un po’ di sé, del suo percorso nell’arte e di vita – arrivando a toccare, inevitabilmente e non a caso, il tema amore che ha affrontato nel suo ultimo singolo “Anima”…

Buongiorno Alice! Vorrei iniziare col domandarti quando, come e soprattutto da quale motore interiore ha avuto origine il tuo impegno in campo musicale e come modella. Buongiorno Giulia e grazie dell’intervista. La musica ha sempre fatto parte della mia vita fin da bambina. Mi è sempre piaciuto cantare, ballare, sfilare ed esibirmi. Ho cominciato da piccolina appunto a cantare in cortile, mentre giravo in bici e a fare dei piccoli spettacolini per i miei nonni e i miei genitori. La voglia di musica era davvero tanta e riempiva le mie giornate. Per quanto riguarda il mondo della moda, effettivamente – lo ammetto! – sono sempre stata (purtroppo o per fortuna) parecchio vanitosa e dunque l’idea di sfilare davanti a un pubblico vero mi è presto piaciuta. Il primo passo in tale campo l’ho fatto con Miss Italia e successivamente nell’agenzia Elite Milano. Da lì in poi ho iniziato a far parte del Gruppo Azzurro, che è un’organizzazione di eventi di moda con la quale ho avuto anche la possibilità di esibirmi come cantante”.  

Se dovessi assegnare un titolo alle fasi più significative della tua esistenza finora quale colore e quale canzone assoceresti a ciascun periodo? “Assocerei un bell’arancione al periodo in cui sono andata a Milano a fare il corso di moda e come canzone vi abbino “What a Feeling” perché la trovo perfettamente indicata per la grinta che ho messo in quella situazione, adoravo quel mondo. Assegnerei invece il rosso al mio essere stata al CET di Mogol, tre giorni intensi di pura musica… la si respirava proprio in ogni angolo, è stato davvero un sogno. Poi dico blu, blu per tutti i momenti che mi hanno riempito l’anima quando ho seguito la prima stesura del mio primo inedito, come è così pure ora con il secondo”.

Cosa rappresenta per te l’Arte, la musica in particolare e quale ritieni esserne il potere nonché principale pregio e valore? “L’arte e la musica rappresentano, per me, le forme d’espressione più libere e pure che ci siano. Loro valore e pregio è la capacità di trascinare l’ascoltatore in un mondo a parte, lontano da ciò che lo circonda, così come di regalare emozioni autentiche a chi le pratica. È come immergersi in acqua, si prova la medesima sensazione… ci si addentra in una bolla dove si è soli con la musica e ciò è bellissimo”.

Nella musica, ad esempio nei videoclip, quale ruolo ti pare giochi l’immagine visiva nel veicolarne il significato? Quanto “pesano” invece rispettivamente il testo, la melodia e la voce nelle creazioni che maggiormente apprezzi? L’immagine, la cura di questa e la scelta di quelle da utilizzare ma non di meno l’abbigliamento, il modo di muoversi e il luogo ove girare, rivestono un ruolo molto importante all’interno di un videoclip musicale. Nulla deve essere lasciato al caso, tutto deve convergere e avere un senso ben preciso perché è necessario che comunichi all’ascoltatore quello che il cantante vuole trasmettere. Nei brani che maggiormente apprezzo, la voce la fa da padrona in quanto essa m’incanta e anche le parole e i testi ricchi di significato. Prediligo, quindi, l’italiano proprio perché riesco a immergermi a pieno in ciò che viene cantato”.

A tuo avviso la musica destinata a fare Storia può essere soltanto quella in linea con i consolidati ascolti abitudinari e prediletti dalla maggioranza in base al luogo e periodo in cui si vive, o piuttosto è quella che si differenzia e talvolta non viene subito capita e/o apprezzata davvero perché – se accolta – scardinerebbe la già “digerita moda” vigente? È bene essere disposti a scendere a qualche compromesso con la propria artisticità a favore di pubblico? “Penso che ci siano brani che rimarranno nella storia della musica e nel cuore delle persone per quello che sono riusciti a trasmettere, magari anche carpendo momenti importanti della vita di ciascuno di noi. Credo che la musica di nicchia possa essere, ad oggi, portata avanti ed eseguita da chi ha già una carriera avviata perché se si è alla ricerca del “successo” costui/costei – a essa dedicandosi – potrebbe riscontrare più difficoltà nell’ottenerlo. Purtroppo il pubblico (non tutto, certo…) apprezza maggiormente i pezzi orecchiabili, quali ad esempio quelli dance. Sicuramente è bene essere aperti a quella che io definisco la “nuova musica”, poiché i tempi cambiano e si deve andare avanti come in tutte le cose… ma apprezzo molto chi mantiene la propria linea senza seguire per forza la moda o scendere a compromessi con il pubblico”.  

Quando osservi, leggi, ascolti un creativo e pure una persona di spettacolo, cosa ti impressiona positivamente e più ti entusiasma tanto da farteli ritenere tali? Musicalmente c’è qualcuno al quale guardi con stima e con cui ti piacerebbe collaborare? “Ammiro gli artisti che riescono a rimanere umili davanti al successo e che non si lasciano sopraffare dagli eventi, che cioè sono capaci di conciliare la notorietà con quello che è il mantenimento della loro personalità e identità. Amo molto Laura Pausini e Noemi, mi piacerebbe tantissimo poter avviare una collaborazione con queste due artiste. Apprezzo anche tantissimo Fabrizio Moro e Tiziano Ferro, solo per citare alcuni nomi”.

I ricordi, la pianificazione e la progettualità, la sperimentazione e l’osare quanto sono fondamentali nel tuo vivere e in che misura veicolano o meno il tuo quotidiano a livello artistico? Nella musica, di solito, ti sembra di seguire e consiglieresti di assecondare l’istinto oppure la razionalità?“Sono una persona che ama avere la vita organizzata – dalle vacanze al Capodanno, dal lavoro al week end. Preferisco pianificare che trovarmi impreparata. La preparazione vocale per un’artista è, a mio avviso, fondamentale. In primis vi è lo studio, al quale si aggiungono le doti naturali ovviamente. Durante le esibizioni è importante avere una buona tecnica, ma questa non deve andare ad offuscare l’anima e l’interpretazione, che sono quello che fa la differenza in un’artista. Molte volte – come mi suggerisce sempre la mia insegnante – è meglio metterci più cuore che tecnica quindi osare sia nella sperimentazione di nuovi generi, che nella performance”.

A proposito del tuo singolo “Anima” [clicca qui https://www.facebook.com/alice.ladysinger/videos/748025243076906 per ascoltare il brano], puoi rivelarci la sua genesi e da quale “spinta” interiore, motivazionale e progettuale è nato? “Questo mio singolo nasce una domenica mattina di quest’inverno. Erano le ore 7:30, non riuscivo più a dormire e avevo in testa varie emozioni e pensieri che mi tormentavano… Mi sono pertanto detta di provare a esprimerli a parole. Premetto che non l’avevo mai fatto prima, non sapevo dunque assolutamente da che parte cominciare tuttavia ho pensato che l’importante fosse scrivere quello che sentivo. Qualche mese prima, quando mi venivano in mente frasi o pensieri, avevo già scritto qualcosa ma erano solo appunti su fogli poi accantonati. Ho tentato di lasciare andare la penna, buttando giù tutto quello che mi veniva in mente. Ho creato il ritornello e poi le strofe, cercando di far percepire la storia e tracciando un filo logico. Ho preso il testo e l’ho fatto leggere alla mia insegnante Susi Amerio. Lei mi ha detto che non era affatto male e che ci si poteva lavorare e così abbiamo fatto. Questo brano arriva in un momento di grande confusione personale, anche mentale direi. Un momento in cui sto cercando di sistemare un po’ di cose nella mia mente e nella mia vita… momento che però mi ha dato la spinta per mettere nero su bianco ciò che mi auguro verrà ascoltato con piacere. Il tema è l’amore… amore che – volenti o nolenti – pervade l’esistenza, la segna e la distrugge… ma a volte la salva pure. Come recita un film molto famoso, il cuore di una donna è un profondo oceano e in “Anima” io ho cercato di tirar fuori le mie ansie e le mie paure”.  

Discorrendo dunque di amore ad ampio raggio, benché io non voglia indurti ad alcuna categorizzazione né schematismo riduttivo, ingabbiante e preconfezionato, ho una curiosità ossia dal tuo punto di vista cos’è appunto l’Amore (per se stessi, per gli altri esseri umani/animali, per le proprie passioni etc.)? “L’amore è ciò che dovrebbe contraddistinguere l’esistenza. Amore per ogni forma di vita, umana e animale che sia. Io sono una persona che è fatta di emozioni, pure, e vivo di queste… Amare una persona, amare un animale, amare quella che è la propria passione è qualcosa che arricchisce l’anima e la rende nobile. Ovvio che non si può vivere in un mondo fatto solo di amore e forse ci si annoierebbe pure, ma resta difficile da non pensare che l’amare qualcuno o amare quello che si fa sia comunque una grande fortuna”.

Un proverbio recita <<Chi si somiglia si piglia>>, persino artisticamente parlando, e successivamente non ci si perde se si hanno le medesime caratteristiche caratteriali, stile di vita, gusti o ci si sceglie e si rimane insieme sulla base di cosa? “Le affinità nella coppia, nel canto, nella vita sono molto importanti. Avere qualcuno con cui condividere e soprattutto che voglia condividere quello che fai e le tue passioni è fondamentale. Il duo, soprattutto a livello canoro, è difficile da trovare. Ci vuole un incastro perfetto tra voci e una discreta complicità. Tenersi stretti non è facile, ma è la riuscita del gioco”.

In un mercato ultra-consumista e di fronte alla democratizzazione della musica dacché ogni giorno escono centinaia di canzoni, per riuscire a fare della propria passione una professione, cosa supponi sia necessario e imprescindibile a livello compositivo e di linguaggio ma non solo? “Ho idea che l’unicità del timbro vocale, la particolarità della scrittura, la capacità di creare un qualcosa di mai sentito o comunque di innovativo e una grande dose di fortuna siano elementi essenziali ed imprescindibili per riuscire a fare della propria passione una professione. È poi necessario trovarsi al momento giusto, con la persona giusta, che voglia investire su di te”.

Infine puoi anticiparci quali sono i tuoi prossimi progetti e, magari, rivelarci qualche chicca in anteprima?Nei miei progetti futuri c’è la voglia di dare vita a un nuovo brano. Dopo due canzoni incentrate sull’amore, vorrei provare a fare qualcosa di un po’ più leggero… magari una hit dance. Ciò proprio perché, come accennato, non disdegno altresì lo sperimentare e l’approcciarmi ai nuovi generi. Mi piacerebbe il video realizzarlo, probabilmente, ballato. Un mio sogno nel cassetto è quello di partecipare a Sanremo o a un talent, ma per questo obiettivo devo ancora lavorare sodo”.

Redazione Scomunicando.it

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