Il ragazzo stava partecipando ad una battuta di pesca subacquea in apnea insieme con il cugino, Marco Taranto, di 22 anni, portandosi dietro un fucile subacqueo e indossando muta, maschera, fucile, pinne e piombi, ma non ha fatto piu’ ritorno in porto.
Scattato l’allarme, le ricerche sono durate per tutta la notte; all’operazione hanno preso parte tre elicotteri, gli uomini della Guardia Costiera, la Marina Militare, i carabinieri, alcuni diving, gli ormeggiatori e diversi diportisti che si sono messi a disposizione. Poi in mattinata il tragico ritrovamento; infatti il corpo del ragazzo è stato individuato e recuperato su un fondale di 28 metri e ad una quarantina di metri dalla riva.
Il padre della vittima ha riferito alla Guardia Costiera che il figlio, che indossava alla cintura una zavorra da 4 chilogrammi, era stato operato al cuore due anni fa.
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