Artigianato e piccola impresa, Agricoltura e floricoltura, attività commerciali sono state ricoperte dal fango e dalla melma. Grande è la disperazione e l’ apprensione in tutta la comunità.
A distanza di una settimana dal tragico evento i danni appaiono più pesanti di quanto si pensasse e risulta essere paralizzata ogni attività lavorativa. L’economia è in ginocchio, i danni sono immensi.
Sui luoghi devastati e sulle strade infangate c’è stata scarsa presenza dello Stato e il coordinamento degli interventi è stato poco efficace ma c’è stata una forte presenza di Ragazze e Ragazzi volontari, provenienti anche dai comuni vicini, con pale, picconi e rastrelli per dare sostegno e soccorso ai bisognosi e soprattutto ai negozianti nel liberare quel poco di prodotti non immelmate.
La loro sensibilità, il loro volto sereno, la loro audacia e semplicità ha un significato straordinario, è un ammonimento a coloro i quali, negli anni, si sono resi responsabili di negligenza e indifferenza nel cementificare, determinare deviazioni, restringimenti, tombinare corsi fluviali, non curanti, tra l’altro della cura e della manutenzione ordinaria e straordinaria per prevenire.
Se non si farà in fretta a dare sostegno economico con provvedimenti mirati e con azioni protese a bonificare, a risanare la viabilità, a fare riaprire tutte le attività sarà drammatico per intere famiglie e loro dipendenti. Le festività natalizie sono alle porte, la merce e le scorte, già acquistate sono state rovinosamente danneggiate, per tantissimi negozi dover restare chiusi sarà un colpo mortale.
CGIL, CISL E UIL sostengono che occorre fare in fretta e da subito avviare il monitoraggio e il censimento dei danni alle attività produttive e al settore commerciale nonché alle civili abitazioni per dare sostegno economico e restituire fiducia e speranza agli imprenditori e loro dipendenti.
E’ urgente mettere in connessione tutti gli Enti preposti e le Istituzioni ai vari livelli per intervenire con incisività e tempestività per agevolare il ritorno alla vita quotidiana consapevoli, tra l’altro, che la più grande opera pubblica di cui si ha bisogno è la messa in sicurezza del territorio, atteso che, purtroppo, la tragedia potrebbe ripetersi e che bisogna assumere la cultura della cura e di una rinnovata pianificazione urbanistica ispirata allo sviluppo ecocompatibile. Per questo il Sindacato è mobilitato e nei prossimi giorni promuoverà ogni utile iniziativa anche con manifestazioni pubbliche unitarie protese a risollevare le sorti della nostra Città.
Salvatore Chiofalo,
Roberto Isgrò,
Lorenzo Gitto