Ma già da tempo la “banda”della politica locale suonava, visto che siamo sotto il segno di Sanremo. Che melodia intonerà? Una messa da requiem o un “alleluia” per il paese?
A chiederselo sono in tanti anche perché in giro c’è aria, ovviamente tra i non addetti ai lavori, da “più confusi che persuasi”.
Ma torniamo al sondaggio.
“Cittadino Curioso”, un anonimo che sulla piazza virtuale di facebook, spesso fa sentire il suo giudizio, le sue illazioni, illustra teoremi tutti suoi, ma anche verità più o meno nascoste.
Un personaggio senza volto, ma sulla cui identità molti ci giurano e ci scommettono.
Molti perderebbero questa scommessa… mentre altri giudicano il personaggio come un lavoro di gruppo che alla pari di Gino Merenda ha dato lavoro alla polizia postale per disegnarne l’identità, ma una cosa è scontata: lui, il “Cittadino”, è spesso ben informato, anzi in altri periodi recenti , sapeva, incredibilmente, quasi in tempo reale di quanto accadeva nei piani alti del comune brolese.
Ora dopo un primo tentativo, abortito per una scarsissima partecipazione, aggiusta il tiro, punta sull’anonimato del votante, e rilancia una sorta di referendum\sondaggio. Ovviamente di nessun valore scientifico, sull’indice di gradimento del lettore medio di facebook su alcuni nomi quali papabili sindaci.
E partiamo proprio dai nomi che Cittadino Curioso inserisce nella sua scheda doxa: Irene Ricciardello, Pippo Laccoto, Nuccio Ricciardello, Carmelo Occhiuto, Cono Condipodero, Nino Ricciardello, Salvatore Garito, Nino Damiano, Maria Ricciardello, Marisa Bonina, Gaetano Scaffidi Lallaro e Carmelo Ziino.
Nomi – alcuni scontati – altri riconducibili a gruppi o situazioni in evoluzione, altri improbabili o improponibili in questa tornata elettorale, e aggiungiamo che se ne potevano inserire – senza far torto a nessuno – almeno altri cinque. Tutti comunque con una loro storia ed un loro perché.
Alcuni potrebbero anche diventare certezze per passi indietro degli attuali leader, e forse il nome nuovo, in quella lista da votare messa in rete dal “Cittadino”, ancora non sentito, potrebbe essere quello di Maria Ricciardello.
Un passato da amministratore comunale alle spalle, attualmente dirigente scolastica a Brolo, in grado per alcuni anche di poter coagulare intorno a se diverse anime della politica brolese. Ma dal suo canto in questi anni non si è mai percepito un accenno pubblico a voler rientrare nell’agone della politica locale.
Comunque in politica, come in altro, mai dire mai… Ma queste sono altre considerazioni.
Di certo, tornando alla piazza, non virtuale di Brolo, la data fissata per le amministrative, per altro prevista, e forse anticipata solo di due settimane su quella pronosticata da tanti, da il senso del tempo e dell’immediatezza delle elezioni.
Batte il ritmo dei procedimenti da attuare per la presentazione della lista, la verifica dei carichi pendenti, la raccolta delle firme, la composizione del logo\simbolo, la stesura del programma, che poi diventa il libro dei sogni e delle fantasie per tanti, ma soprattutto accelera il tempo della scelta sia per le liste – tredici componenti – che per la nomination a sindaco.
Insomma, quella data, dà la classica mossa per definire il tutto.
Diamo per certa al momento la candidatura di Irene Ricciardello, sindaco uscente.
Lei recentemente ha sorriso alla domanda sulla sua candidatura. “E’ scontata” ha detto. Ma c’è chi non ci crede fino in fondo.
Potrebbe, serenamente in ultima battuta, ma anche per questo i tempi sono ormai scaduti, definire la scelta di un nome per una prosecuzione del lavoro avviato, stante anche ai suoi impegni nell’azienda di famiglia, puntando su chi le è stata vicino.
Marisa Bonina o Gaetano Scaffidi Lallaro, – per ragioni diverse – potrebbero essere i nomi da opzionare.
Il vicesindaco pare abbia detto durante un incontro del gruppo di cui fanno parte gli amministratori che in un’ipotesi politica, senza Irene, lui non si candiderebbe a sindaco. Spiazzando così chi lo voleva in campo e in questo ruolo a tutti i costi. In questo quadro resterebbe la Bonina che invece potrebbe essere gradita ai più.
Di certo alla calma apparente del gruppo, quasi strategica in attesa che altri facciano la prima mossa, qualche cosa si muove all’interno, e non potrebbe esser altrimenti a poco più di due mesi dalle elezioni.
Crescono i contatti ma soprattutto si “marcano” gli avversari e si controlla chi potrebbe fare “non scelte”.
Importante in questa fase il ruolo che potrebbe avere l’onorevole Nino Germanà, da mesi molto defilato dal mondo politico amministrativo locale, ma comunque sempre presente (domani pubblicheremo anche la lunga intervista a Germanà proprio sulle elezioni brolesi).
In quel campo Giuseppe Laccoto – sempre più presente e partecipativo – sembra consolidare giorno dopo giorno la sua leadership.
Ha arginato eventuali altre pretese al ruolo di leader della coalizione. Si muove con esperienza. Appare sicuro, tranquillo, anche se dai rumors la campagna acquisti dei mesi passati – acceleratissima – si è molto rallentata. Si blindano le posizioni interne.
Atteggiamento tipico di chi sente la vittoria in tasca.
Ma in pentola pare che bolla altro.
Gli amanti della politica locale, ma anche dalle seggiole dei circoli, disegnavano ieri due nuovi scenari.
Quello di una terza lista – facendo anche il nome, da parte di alcuni di Cono Condipodero quale leader, e poi del ruolo dei pentastellati, ma anche disquisendo sui supporters di questa lista e di quei giovani professionisti alla ribalta, alla ricerca di credibilità e consensi politici.
Ma si parla anche del che fare in un eventuale assenza di Irene Ricciardello e della sua lista.
Gioco al massacro davvero interessante, che si colora e si sfuma a seconda da quale parte di disquisisce.
Di quel ipotetico rompete le righe, oggi totalmente fantapolitica, ma che potrebbe, nell’immaginario di qualcuno, esserci.
In questo caso niente terza lista, ma uno scontro a due con ruoli determinanti di chi oggi ha lavorato dentro e fuori l’amministrazione attiva e tra l’opposizione.
C’è da chiedersi, in un simile contesto, cosa farebbero, i vari Amedeo Arasi, uomo di punta tra i Gd – , Salvo Gentile – che ha lavorato benissimo per la rivalorizzazione del centro storico – , Gaetano Scaffidi, Maurizio Caruso, Valeria Campo, la stessa Marisa Bonina e Marisa Briguglio, oggi quotatissima verso un consenso elettorale atto a premiare il grande lavoro svolto nel campo dei servizi sociali.
Ma anche come e con chi si schiereranno le varie componenti sociali, dalle associazioni ludiche a quelle sportive ed il ruolo, nel dire la sua, del mondo, importante, e “pesante”, dell’associazionismo cattolico.
Intanto la lancetta del tempo scandisce il suo tempo e questo stringe.
I prossimi dieci giorni saranno decisivi.
Molte carte del mazzo dovranno essere calate sul tavolo, dove c’era anche chi voleva – sopratutto tra i giovani gli imprenditori brolesi – l’ingegner Basilio Ridolfo.
Una sorta di sindaco super partes, nell’ottica di un grande traghettatore verso pace sociale e dialoghi futuri. Un invito che da tempo, fumando il suo sigaro, l’ingegnere aveva declinato con raffinata educazione e cordialità.
Ed intanto Salvo Messina, all’angolo dalla politica locale, ma che non ha mai smesso di osservare, sorride: “Non escludo nulla” afferma sibillino.
Ma con certezza evidenzia la presenza di un gruppo, sul quale puntare, per certi versi nuovo, ma dall’anima strutturata nel passato, pronto a scendere in campo, in maniera trasversale e distante da quelli che oggi potrebbero definirsi due gruppi storici Laccoto e Ricciardello.
E chiudiamo, tornando al referendum di Cittadino Curioso.
“Questa volta abbiamo inserito qualche regola – si legge tra le regole del sondaggio – chi vota rimane assolutamente anonimo e nessuno può sapere il voto, Ognuno può’ esprimere un solo voto”.
Speriamo che siano, è brutto ammetterlo, grazie all’anonimato, più dei passati 93.
per votare….(virtualmente):