La nota
Tra pochi giorni scade il termine per la presentazione delle liste per le elezioni amministrative di autunno, in molti comuni siciliani. Nel messinese si vota in parecchi comuni anche se il fermento amministrativo finisce con il percepirsi poco [a causa del generale periodo post di ferie che si è avuto].
Ribadire l’importanza delle elezioni locali è pleonastico.
Oggi più di ieri bisogna comprendere che questo voto serve a selezionare una classe dirigente a cui sarà affidato il destino, per i prossimi anni, dello sviluppo locale. La grande opportunità legata al trascinamento dei fondi del PSR e del PO FERS, unitamente all’avvio del PNRR (Piano Nazionale Ripresa Resilienza), non va sottovalutata. Una immensa quantità di risorse finanziarie comunitarie saranno messe a disposizione dello sviluppo locale.
Bisognerà avere conoscenza, visione, programmazione e progettazione.
Gli enti locali in Sicilia non godono di ottima salute i problemi di bilancio sono una costante, l’incapacità alla riscossione e la mancanza di dirigenti locali e di personale amministrativo qualificato completa il quadro. Oggi in un’epoca che amiamo definire del post ideologico abbiamo la necessità di costruire “un’idea di comunità locale” e quindi una “IDEA SICILIA “.
Due gli obiettivi
Due gli obiettivi: il primo promuovere una classe politica locale, il secondo formarla sui temi dello sviluppo locale che abbia come denominatore comune la modernizzazione delle amministrazioni, raggiungendo obiettivi di formazione e di transizione digitale importanti e una idea di paese e quindi di sviluppo, più rispettosa dell’ambiente e delle relative risorse che, come abbiamo avuto modo di accertare, non sono inesauribili e ci restituiscono standard di qualità di vita inaccettabili.
Lavoro e sviluppo sono intimamente legati al governo locale ma attraverso questo passa anche la democrazia nel nostro paese e la costruzione di movimenti, con radicamento popolare, nuovi strumenti di partecipazione, forgiati sui temi dello sviluppo locale e della sostenibilità ambientale e sociale, che soppianteranno i residui nostalgici nell’era del post ideologico.