A un candidato netino di CasaPound, attualmente fortemente impegnato nella delicata fae dei banchetti per la raccolta delle firme atte a presentare le liste, sono arrivate minacce di morte.
Roba che riporta l’orologio della politica , e non solo, indietro di una ventina di anni. Ma che sono frutto anche del clima di odio e di tensione, che si è imbastito e che arriva anche in Sicilia.
“Nei giorni scorsi – si legge in una nota del movimento – è stata fatta arrivare al domicilio di Andrea Insenga Azzaro, nostro candidato alla Camera nel Collegio di Siracusa, una lettera minatoria firmata dalla sigla anarchica Collettivo Antifascista Carlo Giuliani. Nel delirante testo del messaggio, scritto in stile vecchie Br, si legge, tra l’altro, che al pericolo fascista si risponde con la lotta armata e che ‘il tentativo di scalata ‘democratica’ dei fascisti deve essere fermato ad ogni costo e con ogni mezzo”.
La lettera termina con un’ultima minaccia: “L’antifascismo militante colpirà gli uomini e gli strumenti della guerra psicologica”.
Azzaro, accompagnato dal proprio legale di fiducia, ha denunciato ai carabinieri di Noto l’accaduto. “Ovviamente, CasaPound non si fa intimidire da queste minacce fuori tempo – si legge ne documento del Movimento che al momento in Sicilia registra una fase di grande fermento con diversi gruppi che stanno nascondo in più città del’isola -, ma invita la politica a fare fronte comune contro chi esaspera i toni della campagna elettorale e usa parole d’ordine che dovrebbero essere ormai dimenticate”.
Il documento
ELEZIONI: “LOTTA ARMATA CONTRO I FASCISTI”
MINACCE DI MORTE A CANDIDATO SICILIANO DI CASAPOUND
Minacce di morte a un candidato siciliano di CasaPound. “Nei giorni scorsi – spiega Cpi in una nota – è stata fatta arrivare al domicilio di Andrea Insenga Azzaro, nostro candidato alla Camera nel Collegio di Siracusa, una lettera minatoria firmata dalla sigla anarchica ‘Collettivo Antifascista Carlo Giuliani’. Nel delirante testo del messaggio, scritto in stile vecchie Br, si legge, tra l’altro, che ‘al pericolo fascista si risponde con la lotta armata’ e che ‘il tentativo di scalata ‘democratica’ dei fascisti deve essere fermato ad ogni costo e con ogni mezzo’. La lettera termina con un’ultima minaccia: ‘L’antifascismo militante colpirà gli uomini e gli strumenti della guerra psicologica’”.
“Azzaro, accompagnato dal proprio legale di fiducia, oggi ha denunciato ai carabinieri di Noto l’accaduto”, prosegue la nota, in cui si aggiunge: “Ovviamente, CasaPound non si fa intimidire da queste minacce fuori tempo, ma invita la politica a fare fronte comune contro chi esaspera i toni della campagna elettorale e usa parole d’ordine che dovrebbero essere ormai dimenticate”.