ANGELA GIORDANO, MAESTRA D’ARTE – Il “chi è” la protagonista dell’incontro di venerdì prossimo a Brolo
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ANGELA GIORDANO, MAESTRA D’ARTE – Il “chi è” la protagonista dell’incontro di venerdì prossimo a Brolo

Un’Artista, una Docente, un Maestro d’Arte. Questo in sintesi il “chi è” di Angela Giordano Lo Ricco, protagonista a Brolo venerdì 23 novembre, alla sala multimediale, dell’incontro che vede al centro del dibattito il suoi metodo, attraverso la studio dell’arte e dell’educazione artistica, nelle scuole, per superare il disagio giovanile.

Lei, fondatrice del Centro Culturale-Artistico Cerforum, a Patti, da anni, in splendida solitudine, rivendica il ruolo formativo dell’arte e del giusto approccio conoscitivo in contesto sociale, ma soprattutto nelle scuole. Ha elaborato un metodo, che può intendersi u vero e proprio Movimento d’Arte, motivato dalla scoperta delle Attinenze tra Arte e Psiche e delle regole che intimamente agiscono perché, nella ciclicità del pensiero, si giunga all’IDEA, alla fase della coscienza e al pensiero evolutivo, ciò che vuol dire: la stretta aderenza del disegno al pensiero umano e alle pulsioni dell’ anima (emozioni, percezioni, espressività e dinamismo nell’azione).

Nell’incontro che terrà a Brolo, presso la sala Multimediale Rita Atria, con il patrocinio dell’amministrazione comunale locale, illustrerà il suo percorso d’arte, DINAMICO E FLESSIBILE che è la DIMOSTRAZIONE delle sue intuizioni. Un progetto didattico che va oltre e che la Giordano ha, nel tempo, documentato letteralmente attraverso libri, uno dei quali, con titolo:COMINCIANDO DA ZERO edito da Armenio editore è, specificatamente, rivendicativo della necessità di cambiamento di approccio nell’utilizzo dell’ARTE e della SUA didattica.

L’incontro di Brolo vuole essere l’avvio alla diffusione di un’estesa attività di studio che nello specifico dei linguaggi, artistico-letterario, trova compimento.

La Giordano in questi anni ha subito pesantemente l’isolamento di quell’intellighenzia sclerotizzata in rigidi schemi di una didattica scolastica che nella paura del cambiamento, come ai tempi dell’inquisizione, preferisce far ardere il “pensiero nuovo” nei roghi dell’assenza di dialogo, invece di provar a comprenderlo.

I testi pubblicati “La parola nell’immagine”, “Per amore oppure per coscienza”, “Nel rispetto delle regole”, Cominciando da zero”, dovrebbero essere pubblicizzati a dovere, utilizzati come “metodi”nella nuova didattica, perché fino ad ora hanno subito l’ostruzionismo di quanti, pregiudizievoli verso i linguaggi dell’arte, hanno bloccato l sua ATTIVITA’.

Ma chi è la protagonista dell’evento artistico-culturale brolese.

Angelina Giovanna Giordano, in arte Angela Giordano, nasce a S. Mauro Castelverde nel febbraio del 1946,  ora risiede a Patti.

Nel 1965, dopo avere conseguito l’abilitazione all’insegnamento delle materie artistiche, intraprende la carriera di docente, insegnando nelle scuole dell’obbligo, prima  nel salernitano, poi nel messinese, dove ha avviato interessanti studi di ricerca nel campo del segno e della percezione, necessari per capire i percorsi dell’arte, le attinenze fra arte e psiche e le dinamiche di assorbimento che si attivano durante l’esercizio artistico.

Scopre così che il disegno, che fa da tramite fra la mente e il cuore e che consente l’indagine di profondità, consente anche una chiara lettura delle capacità elaborative e della coscienza dell’individuo. In virtù di ciò, in obbedienza a richieste ministeriali, nell’ambito delle attività antimafia promosse dallo Stato nelle scuole, ha  finalizzato la sua ricerca nella messa a punto di strategie atte a recuperare nei preadolescenti quelle abilità necessarie per dare il giusto input alla mente e favorire le condizioni adatte per accedere alla sfera della coscienza, entrando in un circolo vizioso che impedisce la circolazione delle idee e la libera informazione anche dei percorsi della scienza. Infatti il testo dimostrativo dei fenomeni dell’apprendimento, elaborato nel corso della partecipazione ad un concorso di idee indetto a rigore di legge (legge regionale 51), con titolo “…E SE CAMBIASSIMO LE REGOLE DEL GIUOCO? è alla base della diatriba con la classe dirigente istituzionale per la mancata “accoglienza” e diffusione nelle scuole…

Oggi l’artista che, avendo fatto essa stessa da cavia in un contesto oppositivo estremo, dovuto alle chiusure mentali che inibiscono in tutti la possibilità di una visione cosmica, dimostra le potenzialità della mente educata ad arte e, forte della sua esperienza che attraverso l’arte si identifica, predispone una campagna di sensibilizzazione sui valori dell’arte, dell’uomo e dell’ambiente attraverso il testo con titolo “ COMINCIANDO DA ZERO – Molto di più di un CORSO CREATIVO PER ADULTI” a sintesi dell’enorme bagaglio di esperienza maturato e che è d’apertura alla comprensione dell’arte, dei miti, dell’uomo e della cultura che diventa tale se si restituisce alla mente la sua naturale dinamica di assorbimento, consapevole dello spirituale che ci governa e ci guida.

L’intento di tutta l’attività svolta è anche quello di fare riconoscere il ruolo formativo dell’arte nelle scuole, a superamento di quello “velleitario” conclamato dai mercati elitari.

Il testo, a cui questo curriculum si ricollega, realizzato con immagini, è la carta vincente nella partita combattuta dall’educatrice con le forze oppositive che vorrebbero nascondere col silenzio i vuoti mentali e spirituali formatisi in tutti in una scuola che non è stata attenta alle naturali predisposizioni umane… e serve per introdurre un movimento d’arte le cui motivazioni sono riportate nelle due lettere aperte indirizzate al Capo dello Stato e al lettore adulto a cui viene proposto un saggio grafico chiarificatore della specificità dell’arte figurativa nella formazione umana e culturale. E’ anche epilogo di una esperienza diretta, raccontata in varie pubblicazioni: “LA PAROLA NELL’IMMAGINE”Mairo editore, “PER AMORE OPPURE PER COSCIENZA-SINFONIA DI OGNI TEMPO,edito dalla casa editrice SEGNO e “NEL RISPETTO DELLE REGOLE, edito dalla casa editrice ARIANNA a premessa di un progetto educativo per le scuole già in esame presso il Ministero della P.I.

L’arte di Angela Giordano percorre le dinamiche del tempo e attraverso il NEOSIMBOLISMO dà forma alla dimensione nascosta della sua coscienza per enunciare anche il suo rapporto con il mondo spirituale, con una fede tangibile e viva che in lei è forza e amore per l’umanità tutta.

Nello specifico dell’espressione figurativa, Angela Giordano espone la sua prima personale di pittura a Patti nel 1978, presso la galleria “ Lo Stacco”con la presentazione del critico palermitano, prof. Albano Rossi. Sono in mostra le prime due opere, “LO SCHIAVO”e “L’UOMO MACCHINA”che firmano l’inizio di quella riflessione profonda sulla condizione dell’uomo contemporaneo che sfocerà in una reazione  espressa nelle opere conclusive della ricerca sui fenomeni dell’assorbimento della mente umana”IL GIORNO 1988”, “IPOTESI 2000”,”CATTEDRALI DI VETRO”. Tale reazione la vedrà impegnata fino ad oggi, oltre che in un piano di riscatto sociale, nell’elaborazione pratica e sistematica di strategie educative e formative per i giovani.

Nel 1979 espone a Como, al circolo culturale “Ego ID”,aprendo un interessante capitolo culturale che via via si farà sempre più incisivo e personale. A Milano conosce il pittore Alfredo D’Angelo che l’aiuta ad inserirsi nel contesto aperto della galleria Ciovasso in Milano, dove l’artista conoscerà il critico d’arte prof. Mario Monteverdi suo instancabile e convinto sostenitore.

Nel 1980 Angela Giordano è alla galleria d’arte G.T.L. di Ponte Chiasso; presenta la sua mostra di grafica il critico prof. Mario Monteverdi mentre la  pittrice e psicologa Maria Micozzi redigerà, nel luglio dello stesso anno, un articolo su Artecultura, presentando la sua mostra con questo titolo:”Immagini rigorose che si fanno voce di denunzia”, preludio a tutto il prosieguo dell’attività pittorica dell’artista .

Nel 1981 espone al Circolo della Stampa di Trieste. La mostra sarà presentata al pubblico attraverso due interventi scritti, uno sul corriere locale ed un altro, ad opera del critico Fre Uudovic, sul Primorski Dnevnik , il giornale del litorale.

Nel 1984, è a Gioiosa Marea alla galleria Picasso per una  personale di grafica tesa a valorizzare i paesaggi mediterranei. In un trafiletto tratto da una recensione critica, il prof. Attilio Lunardi, sulla rivista di Artecultura, esprime così il mondo figurativo dell’artista: “Immagini di una amorosa puntualità descrittiva in cui si respira anche l’aria de” l’erba u ventu”.

Ma il percorso grafico e pittorico figurativo intrapreso pone l’artista di fronte alla necessità di esternare a scuola, ai suoi allievi, le riflessioni e le considerazioni sull’arte e di tentare per i preadolescenti un percorso nuovo per favorire la comprensione di sé e dell’altro.

Nel campo scolastico, quindi, presso la scuola media L.Pirandello di Patti,  mette in pratica la sua concezione didattica, avviando con i ragazzi una ricerca esperenziale nell’ambito dell’ambiente e del territorio, da cui scaturirà la pubblicazione del saggio “Patti in chiave critica”e la messa a punto di una mostra in loco degli elaborati dei ragazzi e delle sue opere di grafica a completamento di un percorso di sensibilizzazione nei confronti dei valori universali e dell’ambiente.

La stampa locale  dà poco risalto alla mostra itinerante realizzata a scuola, ignorando totalmente il personale percorso figurativo dell’artista, che troverà posizioni di critica favorevole e di accoglienza a Milano,  nell’ambito della redazione di ARTECULTURA dove l’esperto nel campo del segno e critico, prof Attilio Lunardi farà da portavoce sulla importanza del traguardo raggiunto anche da parte dei giovani allievi.

Nel 1986, nell’ambito delle attività scolastiche promosse dallo Stato  per favorire nei giovani la formazione di una coscienza civica, l’artista decide di rispondere alle richieste, provocatoriamente, ad arte, redigendo il dossier figurato e scritto con titolo: E SE CAMBIASSIMO LE REGOLE DEL GIUOCO? L’intento è quello di dimostrare per quale strada si giunge alla sfera della coscienza, rivelando i fenomeni dell’assorbimento legati alla sfera irrazionale, sensibile ed esternando così le sue teorie e le sue certezze sulla possibilità della prevenzione attraverso un insegnamento artistico mirato a dare flessibilità al pensiero e consentire percorsi ciclici elaborativi dei contenuti. Nel testo, per animare il filo dei suoi ragionamenti, dà vita a quattro personaggi simbolici e mette in campo le sue intuizioni che sfoceranno in una “REAZIONE”mirata a vincere l’ostruzionismo e l’isolamento perpetrato ai suoi danni.

Le opere:IL GIORNO 1988 e IPOTESI 2000 trasmettono il suo dramma di fronte ad una società ostile oltre che chiusa ed estremamente legata a pregiudizi e documentano la sua resistenza, quella forza intima necessaria all’individuo per vincere…

LA FORMULA SULLA REAZIONE, insieme alla teoria sulla ciclicità del pensiero, saranno registrate teoricamente nel trattato dimostrativo dei fenomeni studiati già redatto per la scuola, ma destinato a restare chiuso nei cassetti di tante scrivanie. In esso si rileva esplicitamente l’esigenza di dare all’arte quella priorità d’attenzione necessaria per potere favorire il processo di risanamento sociale e culturale. Il testo dovrebbe pervenire nelle scuole di ogni ordine e grado per dare ai docenti quel contributo di conoscenza maturata dall’artista attraverso un lavoro applicativo paziente e costante al fine di risalire alle cause del degrado.

L’azione educativa rivolta al mondo della scuola richiederà un piano d’azione teso ad attirare l’attenzione del contesto nazionale, delle istituzioni scolastiche che pure avevano richiesto attività di prevenzione. A tale scopo la maestra d’arte crea la struttura CENFORUM e, a nome dell’associazione culturale che presiede e che prende titolo dal centro studi e ricerca, indice

il 5 marzo 1990 un incontro stampa con tavola rotonda a cui parteciperanno il critico d’arte Mario Monteverdi e personalità della politica locale.

La stampa nazionale ignora l’evento e non dà il suo contributo d’informazione.

Dopo un periodo di riflessione, l’artista decide di continuare la sua azione educativa a favore dei giovani allievi, orientandosi verso attività pratiche necessarie per attivare le capacità del fare e del produrre a completamento dell’attività di studio. Non trascura nel frattempo l’obiettivo di trasmettere all’esterno le fasi della sua ricerca sui fenomeni della ricezione della mente umana, fenomeni che continua a studiare affiancata da due psichiatri.

Nel 2000, tenta di presentare il suo programma di risanamento, organizzando una mostra dimostrativa dei fenomeni studiati presso la sala dei convegni del comune di Patti.

La stampa non collabora.

Nel 2001, tenta l’approccio con le istituzioni e con la stampa organizzando presso la scuola media L. Pirandello  una ulteriore mostra.

Viene isolata ancora, anche se le scuole locali  manifestano piena adesione al suo iter didattico.

Fino al gennaio del 2003, quando organizza presso la sala dei convegni del Comune di Patti un’ulteriore mostra, che intanto si è arricchita di nuovi contenuti esperenziali, tenta di sollecitare l’attenzione delle istituzioni e di personalità di spicco nel campo della politica, dell’editoria e della stampa, relazionando sui fenomeni studiati.

Continuerà nella sua campagna personale di sensibilizzazione sui valori dell’arte fino al 2006, quando decide di reagire alle chiusure generali scrivendo il libro che verrà pubblicato dalla casa editrice SEGNO con titolo:PER AMORE OPPURE PER COSCIENZA – SINFONIA DI OGNI TEMPO , e intraprenderà contatti personali con i referenti del MINISTERO della P.I che, pur riconoscendo la validità della ricerca e del progetto di prevenzione, non si adopereranno fattivamente al fine di garantire a tutti il beneficio dell’informazione sui risultati dell’attività della docente ricercatrice, nè promuoveranno quei cambiamenti necessari all’attuazione del programma di risanamento in relazione alle dimostrazioni in campo.

Il 4 dicembre 2008 la ricercatrice indice a Messina, presso la sala dei convegni del Palazzo della Provincia una conferenza stampa al fine di rimuovere il muro di silenzio perpetrato ai suoi danni, ma soprattutto ai danni dei giovani. La stampa nazionale non risponde e non risponderà neanche alla richiesta del Capo dello Stato, Presidente Giorgio Napolitano, che il 2 febbraio ha fatto esplicita e pubblica richiesta di aiuto…

A questa ulteriore nota negativa da parte della stampa nazionale l’educatrice risponderà pubblicando nel libro con titolo “Nel rispetto delle regole”- Arianna editore, una lettera aperta indirizzata al Presidente e alle Istituzioni, dando informazioni dettagliate sui fenomeni mentali al centro della sua attenzione. Il libro sarà presentato presso la galleria d’arte “studio 71” di Palermo nel novembre del 2014 durante un incontro tra esperti nel settore educativo, ma l’evento verrà snobbato dalla stampa e, quel che è peggio, dalle istituzioni regionali che pure avrebbero dovuto trovare motivo di orgoglio dall’attività della studiosa.

Il testo, accompagnato da un pieghevole con titolo “La risposta dell’arte alle sfide del mondo contemporaneo”, non sarà l’ultimo tentativo della studiosa nel porre resistenza ad un sistema malato…

Oggi, l’epilogo della storia infinita, è proposto nel testo figurato con titolo “COMINCIANDO DA ZERO – Molto di più di un corso creativo per adulti” .

 

Dal lato espressamente artistico Angela Giordano è presente ad importanti rassegne e premi nazionali:

Partecipa e vince il 3° premio per la grafica a Palermo –premio ASLA 1980- con le opere: Lampare e  Adolescente

Partecipa e vince il terzo premio per la grafica a Monza – premio Cavallotti 1982 con l’opera: Crepuscolo

Partecipa e vince a Milano il premio “SEVER” per la grafica con l’opera Paesaggio Mediterraneo

Partecipa e vince il 3° premio per la grafica alla rassegna internazionale di arte figurativa organizzata a Taormina nel 1986

Partecipa con segnalazione alla rassegna di arti visive organizzata dall’ associazione “La Piramide”per il Comune di Milano settembre 1987

Partecipa con segnalazione al premio Mazzarotti organizzato dal comune di Salsomaggiore con l’opera”Serenata al chiaro di luna”

Partecipa e vince il premio per la grafica alla rassegna di arti visive organizzata dai paesi dei Nebrodi con l’opera”Lumie di Sicilia”

Partecipa nel maggio 1995 al premio nazionale “Federico II” presentando tra l’altro il libro “la parola nell’immagine” riportando un’importante segnalazione di critica per tutta l’attività svolta nella pagina del Corriere di Roma intestata ai GRANDI ARTISTI CONTEMPORANEI.

Attualmente l’artista è impegnata nella stesura del testo: I SENTIERI DELLA LUCE, un libro in cui viene fatto un resoconto dettagliato del suo viaggio nel deserto, degli avvenimenti che hanno sollecitato la ricerca e segnato le sue tele.

Il curriculum dell’artista è inserito nell’archivio per l’arte del Novecento in Kunsthistorisches Institut in  Florens e in diversi cataloghi nazionali

18 Novembre 2018

Autore:

redazione


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