ANGELA GIORDANO – Un quadro per il Papa, per restituire all’Arte le sue radici spirituali
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ANGELA GIORDANO – Un quadro per il Papa, per restituire all’Arte le sue radici spirituali

La Maestra d’Arte pattese non si ferma, si rivolge anche alla Rai ed ai mass-media da Mediaset alle rete locali.

Un APPELLO  AI MASS MEDIA per dare giusta visibilità al Centro studi CENFORUM e alla esperienza d’arte che ha permesso di penetrare i fenomeni mentali alla base della formazione della coscienza.

UN APPELLO A SUPERAMENTO DELL’OSTRUZIONISMO che insiste ad impedimento del confronto delle idee e la messa in opera di un progetto che tende a restituire all’ARTE le sue radici spirituali e agli uomini le basi culturali necessarie per avere una visione corretta delle cose e del mondo:

DIAMO UN QUADRO AL PAPA E A CIASCUNO IL SUO, TOGLIENDO la cortina di fumo che avvolge l’arte ammantandola di tanti pregiudizi, per avviarci insieme verso un futuro più giusto, aperto al lavoro e alla comprensione delle regole scritte da DIO a tutela dell’universo.

 

Dopo l’incontro di giorno 23 ottobre 2019, organizzato dalla maestra d’arte Angela Giordano, pubblicizzato con inviti personali e diffusione attraverso una locandina emblematica e non ultimo un breve trafiletto di fine pagina diffuso dalla Gazzetta del sud di giorno 22, trafiletto che ha escluso l’informazione a chiarimento di un’attività di ricerca complessa sui fenomeni di assorbimento della mente umana, fenomeni che l’espressione artistica permette di decifrare e che hanno sollecitato la studiosa ad elaborare metodi e programma per il recupero sociale, il Centro studi CENFORUM tira le somme sulle ambiguità di quanti avrebbero dovuto collaborare apertamente per fare togliere i sigilli ad un’attività fatta nell’interesse delle scuole e dello Stato… e procede verso una nuova direzione.

Precisando che l’ incontro è stato documentato da diverse testate locali, da interviste con immagini e comunicati online che hanno esteso al pubblico i tratti dell’esperienza della  maestra d’arte , una studiosa del segno, un’artista dei nostri giorni che è stata anche docente nelle scuole dell’obbligo e che è al centro di una situazione di reticenza collettiva, oltre che istituzionale che impedisce il confronto delle idee perché queste mettono in discussione i criteri formativi che insistono nelle scuole dove non si considerano le naturali predisposizioni umane e il ruolo formativo dell’arte…il Centro studi, per non ripiombare nel silenzio, FA UN APPELLO PUBBLICO ALLA RAI, perché si organizzi un incontro  che dia a tutti la possibilità di capire fenomeni mentali che solo l’arte rivela visivamente e concretamente.

Considerando che coloro che avrebbero dovuto prendere atto della corposità di un lavoro fatto per restituire all’uomo  coscienza, dignità e lavoro, continuano ad ignorare i percorsi fatti dalla maestra d’arte che ha toccato con mano realtà di chiusure  sconcertanti… ad evitare ulteriori latitanze e  reticenze a procedere nel rispetto delle richieste che pure sono state avanzate istituzionalmente, in ambito di attività antimafia, aggira l’ostacolo del voluto ostruzionismo con una strategia destinata a fare aprire occhi e orecchie a tutti.

Il documento testè pubblicato è tratto dagli appunti personali ed è emblematico di un percorso particolare che non può restare al buio. Per tale motivo, facendo riferimento al comunicato esteso online dalla redazione di Scomunicando, giorno 25 ottobre, che ha  riferito sui tratti salienti di una esperienza umana, artistica, culturale e spirituale unica e irripetibile, esperienza di cui è bene che si prenda atto nel presente e non aspettando che l’artista deponga le spoglie come di solito avviene non volendo accettare le verità del genio mentre vive…la maestra d’arte valuta l’opportunità di fare fissare l’attenzione sull’opera che vuole donare al Santo Padre, Papa Francesco.

Non una donazione come pensiero velleitario di cortesia, ma un atto ufficiale teso a sviscerare un traguardo voluto da DIO, prima che dagli uomini. Infatti l’attività di studi proiettata alla chiarificazione delle radici spirituali dell’arte è a garanzia di percorsi culturali naturali ed elevati e di maturità raggiunta in sintonia con l’evoluzione umana e l’esigenza dei tempi. L’attività di studio nata nel 1976 sotto la spinta di intuizioni sulle distorsioni vigenti che si riflettevano nei comportamenti, anche in ambito scolastico, nel corso di tanti anni  è stata accertata dai fatti, documentata sistematicamente e a tratti riportata nel sito web per riferimenti d’obbligo, trasparenti.

Oggi al quadro destinato alla CHIESA si aggiungono i riferimenti sulle mancate risposte di quanti avrebbero dovuto attenzionare i percorsi della studiosa per trarne motivo di riflessione e operare cambiamenti in sede ministeriale per dare giusto spazio all’Educazione Artistica e metodi sistematici per evitare il ripetersi della condizione di schiavitù alle giovani generazioni. Facciamo riferimento alle opere datate 1976 che sono testimonianza viva di percezioni corrette sullo stato attuale delle mentalità distorte…

A questo punto la Maestra d’arte Angela Giordano, che già in passato si è rivolta inutilmente alla Rai e precisamente alla redazione della trasmissione di Porta a Porta come emittente che può permettersi l’illustrazione di immagini e la diffusione estesa  per garantire a tutti la fruizione di percorsi che solo attraverso le immagini si identificano, ripropone la richiesta, chiedendo che si faccia leva sullo psichiatra, compagno di viaggio, testimone del percorso intimo, ma anche spirituale, la persona che più di ogni altra può dare delucidazioni sui fenomeni mentali sviscerati dalla docente artista.

Il quadro destinato  al Papa è infatti il compendio di un’opera percettiva che ha trovato conferma nei fatti e serve a fare vedere concretamente come la mente umana, a livello evocativo, riesce a riferire dinamiche assimilative straordinariamente ispirate alla sapienza di Dio che, attraverso la purezza dell’anima, quando la fede va vissuta non tanto come sterile pratica di litanie, ma come un cammino concreto  nei fatti e produttivo nelle idee, rivela l’ESSENZA divina che risiede dentro di noi, tangibile, chiara, leggibile attraverso il disegno che domina mente e anima anticipando situazioni che troveranno conferme nei tempi adatti.

“Alla fine del pranzo” (questo è il titolo dell’opera da donare al Papa pubblicamente, realizzata in acrilico su tela) rivela con le immagini tanti spunti di riflessione su quell’infinito mondo interno che attraverso il disegno si dichiara e che diventa indiscusso mezzo di analisi della VERITA’ sommersa. Il quadro, senza cornice, serve  a segnalare il contenuto e non l’effimero contemplativo, levigato e ben definito esteticamente, perfetto da appendere al muro…L’opera, non rifinita, è un elogio all’imperfezione umana ed è l’ennesimo appunto di viaggio che si somma alle infinite relazioni sulle situazioni incontrate in quaranta anni di indagine analitica sui comportamenti sociali. L’opera  verrebbe consegnata dopo aperta discussione fra esperti, se ci sono, che, penetrando l’intimo percorso dell’artista riescano a dare un senso alla condizione di COSCIENZA e di libertà di spirito allo stesso modo della studiosa che ha anticipato i tempi, scrivendo sui libri…

LIBERTA’, LIBERTA’, LIBERTA’…

LA BELLEZZA SALVERA’ IL MONDO….si sente dire da più parti mentre i giovani sporcano i muri con il pretesto di esprimersi in libertà e viene fuori l’orrido del grigiore epocale, il luridume che c’è nell’anima delle larve che escono malformate dalla scuola e dalla società che ignora ed è per questo deviata e compromessa dai luoghi comuni, dagli stereotipi di immagini meccanizzate e comunque artefatte, falsate dalla verità interiore…Mentre si pratica il libertinaggio ovunque e in nome della libertà si sfasciano famiglie, si uccidono marito, mogli e anche figli, si tatuaggiano corpi, si inneggia alle armi per la difesa di tutti e non si pensa minimamente alla formazione della struttura mentale e alle capacità di difesa che la vera cultura può dare in una scuola che conosca le dinamiche mentali e si muova nel rispetto delle regole dettate da madre natura e non dalle formalità e dalle richieste tecnologiche!!!!

Angela Giordano vuole ricorrere alla trasmissione della RAI per avere la possibilità di estendere il suo sapere nei confronti di quell’arte che ha sperimentato personalmente e che le è servita per capire se stessa, i suoi talenti, la sua identità e il mondo. Il suo intento è quello di raggiungere tutti, perché in tutti esistono pregiudizi nei confronti dell’artista e di una disciplina che non essendo stata insegnata nel migliore dei modi e con sistematicità negli anni della scolarità del mondo adulto,oggi è sconosciuta nella profondità. Che ci sia  l’opportunità di un confronto con chi non ha paura di affrontare la VERITA’ che l’arte rivela sulla funzionalità della mente e sulle percezioni dell’anima oltre che sui dinamismi interni che sono indici di quei movimenti del pensiero che si rinnovano nella ciclicità. Porterebbe ad esempio, a tale proposito, i diciotto manifesti illustrati con cui lei stessa ha fissato i punti su cui riflettere per cambiare pagina, consentendo ai giovani la libertà che viene dalla CONOSCENZA di sé e dei talenti di cui la NATURA li ha dotati. Ma prima bisogna dare ai giovani le giuste coordinate con un programma educativo che restituisca alla mente la sua integrità d’azione: un pensiero lineare, ma anche ciclico, elaborativo d’avvio alla produzione e alla lettura dei simboli e alla nascita delle IDEE. Solo così si avvieranno le nuove generazioni alla lettura cosmica, allo stupore di fronte all’INFINITO che non è quello di internet.

Il confronto che critici come Sgarbi, Zecchi, Daverio e altri di cui non vale la pena di parlare le hanno negato, non è necessario: quando un’insegnante viene assunta nelle scuole deve pur sapere leggere e scrivere tra le righe della disciplina che insegna. Angela Giordano ha inserito nel sito del CENFORUM   e nei libri già pubblicati le linee guida attraverso gli strumenti con cui pratica l’arte nuova e inneggia al MOVIMENTO D’ARTE che nasce dal movimento di pensiero e del disegno che ne è suo nobile riflesso. La sua arte, Angela Giordano, la vive in estemporanea producendola con l’utilizzo del gioco dell’animazione che le permette di parlare, di spiegare a distanza, di interagire con l’universo che la circonda. La sua è un’arte che i critici, se ne esistono ancora, possono commentare dal vivo senza nascondersi nel silenzio come è successo  fino ad ora…L’arte di Angela Giordano è per i vivi, e aspetta uomini vivi per un commento aperto e una valutazione che tenga conto degli infiniti anni di isolamento in cui lei è rimasta in ginocchio di fronte a uomini resi impotenti dalla mente non cosciente. L’artista, vigile e forte e soprattutto umana ha camminato  mano nella mano con DIO, suo MAESTRO vivente, per questo non ha paura del buio:LEI CONOSCE LA LUCE…

I suoi libri sono a testimonianza dei percorsi sotterranei compiuti.

LA PAROLA NELL’IMMAGINE motiva la nascita del Centro studi CENFORUM Arteidea Giovaniproposte

PER AMORE OPPURE PER COSCIENZA –sinfonia di tutti i tempi. È la testimonianza di fede durante il percorso difficile di servizio per lo Stato che ha rivelato tutte le precarietà e che nell’opera intitolata “Dedicata a Venezia” rimanda ai vuoti, alle vulnerabilità e alle necessità di ritrovare le nostra fondamenta per ridare linfa ed equilibrio a tutti,nella verità, A PARTIRE DA CHI GOVERNA.

NEL RISPETTO DELLE REGOLE raccoglie le relazioni sui fenomeni studiati insieme alla risposta al Capo dello Stato che attraverso l’appello di Napolitano nel febbraio del 2009 ha fatto esplicita e pubblica richiesta d’aiuto per la risoluzione del problema del degrado.

COMINCIANDO DA ZERO libro con lettere aperte indirizzate…è il compendio dell’opera massima, la resa dei conti per dare a DIO quel che è di Dio e allo Stato la guida per venire fuori dalla situazione di schiavismo a causa dei comportamenti deviati di tutti. “Cominciando da zero” è l’emblema di un Centro studi dove l’uomo è stato messo al centro dell’interesse di un’artista e dove sono stati trovati i metodi per risanare questa società soprattutto disorientata e senza guida. La Chiesa pur facendo un’opera complessa, rimane distaccata dai problemi reali rivelando le sue precarietà nell’affrontare testimonianze complesse. Lo Stato ha rivelato tanti buchi neri che hanno frantumato e reso fragile il tessuto sociale. Ma “DIO” al di sopra di tutto ha agito per il BENE DI TUTTI e, attraverso la sensibilità di un’artista CHE VEDE,  CHE LEGGE E CHE SENTE,   richiama al rispetto delle regole tutti quanti.

LA SICILIA pur nelle precarietà dimostrate si rivela VINCENTE.

 

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7 Novembre 2019

Autore:

redazione


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