ANNIVERSARIO – 17 anni dalla tragedia del Segesta Jet. Lunedì 15 la commemorazione dei quattro marinai
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ANNIVERSARIO – 17 anni dalla tragedia del Segesta Jet. Lunedì 15 la commemorazione dei quattro marinai

– di Corrado Speziale –

Sebastiano Mafodda, Marcello Sposito, Palmiro Lauro e Domenico Zona persero la vita il 15 gennaio 2007 a bordo del mezzo veloce di RFI “Segesta Jet”, a largo di San Raineri, a seguito della collisione con la portacontainer “Susan Borchard”.

Su iniziativa di RFI, per il diciassettesimo anniversario della tragedia, come consuetudine, i quattro marinai saranno ricordati con una commemorazione articolata in tre fasi: nel primo pomeriggio, lancio di una corona di fiori in mare nel punto esatto dell’incidente; a seguire, celebrazione di una Santa Messa all’interno della Stazione Centrale, dopodiché sarà deposta una corona d’alloro al monumento a loro dedicato nel piazzale della Stazione Marittima. Alle 17,54, momento esatto dell’incidente, le navi in porto emetteranno ripetuti fischi in segno di saluto.

Domani, lunedì 15 gennaio, ricorre l’anniversario della tragedia del Segesta Jet. Sono trascorsi diciassette anni da quel drammatico pomeriggio in cui il mezzo veloce di RFI veniva speronato dalla portacontainer “Susan Borchard”, a largo di San Raineri, circostanza che causò la morte di quattro marinai messinesi e il ferimento di quasi cento passeggeri.

Da quel giorno, Messina non ha mai fatto mancare il ricordo verso chi, a seguito di quella tragedia, è drammaticamente caduto in mare nel compimento del proprio lavoro. Il dolore di quel momento è rimasto sempre vivo nella mente dei colleghi marinai, dei parenti, degli amici, della gente comune che allora rimase segnata dalla morte sul colpo del comandante Sebastiano Mafodda, del direttore di macchina Marcello Sposito, del motorista Palmiro Lauro, e del marinaio Domenico Zona.

In particolare, quel carico di ricordi, accompagnato da un forte impegno civile, lo hanno assunto Navigazione RFI e tutto il personale, compreso chi nel frattempo è andato in quiescenza, ad iniziare dal comandante Sebastiano Pino, già presidente del S.A.S.Ma.N.T.

Agli indimenticati Quattru figghi du mari, (citando un celebre componimento della poetessa Maria Costa dedicato ai marinai del Segesta) nel 2019 è stato intitolato il piazzale antistante gli imbarchi della Stazione Marittima.

Nel programma della cerimonia si ripropongono gli eventi che annualmente, il 15 gennaio, hanno caratterizzato la commemorazione, fatta eccezione per le due edizioni svoltesi in forma ridotta a causa delle restrizioni Covid.

Alle ore 15.00, esclusivamente i familiari dei quattro marinai, a bordo del mezzo veloce Selinunte, imbarcazione “gemella” del Segesta, si recheranno sul punto della collisione – 38°10’.9 nord e 15°35’.5 est. – raggiunto il quale, da una unità della Guardia Costiera, verrà lasciata in mare una corona d’alloro. A questa cerimonia parteciperanno come sempre varie unità marittime che operano nello Stretto.

Alle 16.30, una Santa Messa verrà celebrata nell’atrio prospiciente la Corte di Ulisse della stazione di Messina Centrale.

Alle 17.45, alla Stazione Marittima, verrà deposta una corona di alloro dinnanzi al monumento dedicato alle quattro vittime, mentre in raccoglimento si attenderà il momento esatto dell’evento (17.54), in cui tutte le navi presenti in porto emetteranno ripetuti fischi in segno di saluto ai marinai.

Come sempre, il momento sarà caratterizzato da tanta commozione e partecipazione. Colleghi, amici, cittadini e autorità saranno presenti al fianco dei familiari delle vittime, nel ricordo di quel momento che ha segnato per sempre la loro vita, oltre ad aver rappresentato una pagina particolarmente dolorosa per la navigazione nello Stretto di Messina.

Da quel terribile giorno, il senso di gratitudine verso i quattro marinai con lo scorrere del tempo si è rafforzato sempre di più: dopo il loro sacrificio la navigazione nello Stretto è più sicura. Tra le principali novità, l’istituzione dell’Autorità marittima dello Stretto e lo schema di separazione del traffico. Quindi, la scuola VTS e ulteriori altre iniziative che oggi fanno mantenere alta l’attenzione sulla cultura della sicurezza nelle acque tra Sicilia e Calabria. Pertanto, gli effetti di quel drammatico incidente, con le conseguenze che ne sono scaturite, sono ormai incisi nella storia.

14 Gennaio 2024

Autore:

redazione


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