Negli scatti della orlandina che proponiamo, uno dei mestieri più antichi dell’Isola. Ma dietro le foto c’è tutto il mondo artistico e la sensibilità di una delle più promettenti fotografe siciliane.
Scattare foto è facile, fare delle belle foto un pò meno. Cogliere l’essenza di un gesto, di un rito, di un “mestiere” dentro uno scatto è difficile.. allora diventa estro, arte, poesia.
Così “u caliaru” diventa modello, ci racconta e si racconta, e la sua storia diventa la nostra.
Antonella Papiro, ama la fotografia, ma è anche un’artista, disegna, immagina, sogna e scatta fotografie.
Qui di seguito una seguenza di immagini, la scorsa estate a Brolo, che raffigurano Carmelo Rifici, tra gli ultimi “caliari” dei Nebrodi.
Una bancarella colma di cannellina, pistacchi, fave salate ed i classici cecci cotti, quelli a “due botte” sono il sapore della festa, quella fatta dalla banda che passa e la Madonna tirata a spalla dai portatori della vara.
Calia e semenza: ceci e semi di zucca rossa.
Ecco cosa vende quest’ambulante…. tra gli ultimi rappresentanti di un popolo, quello dei caliari, che quando gli iper mercati e la grande distribuzione, erano lontani da questi luoghi, facevano sorridere i grandi e soprattutto i bambini.
Antonella Papiro, scuola d’arte alle spalle, disegna, fa ritratti, dipinge, usa le matite, fotografa i grandi del blues, nudi e personaggi famosi, presta la sua arte alla foto pubblicitaria, lavora a Capo d’Orlando, ha fatto mostre e partecipato a grandi kermesse artistiche, impegnata nel sociale, fa lezioni private, suona il pianoforte, sta’ sui set cinematografici ed è a suo agio nelle sfilate di moda…. le sue foto ci parlano di lei e della sua amabile sensibilità.