Nota inviata dal Presidente della Consulta Regionale degli Ordini degli Architetti P.P.C. di Sicilia Pino Falzea al Presidente della Regione Nello Musumeci, sull’istituzione dell’Ufficio Speciale per la Progettazione Regionale delle Opere Pubbliche.
Il Presidente della Consulta degli Ordini degli Architetti Siciliani Pino Falzea ha inviato una nota al Presidente della Regione On. Nello Musumeci in merito alla istituzione dell’Ufficio Speciale per la Progettazione Regionale delle Opere Pubbliche, struttura pubblica che dovrebbe occuparsi di tutti i servizi di architettura, ingegneria e di altri servizi tecnici a favore di Comuni, Città Metropolitane e Liberi Consorzi di Comuni.
Scrive Falzea che tale struttura rischia di dare il definitivo colpo di grazia ai liberi professionisti del settore che operano in Sicilia, già fortemente penalizzati da una crisi epocale che ne ha quasi azzerato i fatturati.
“Pur comprendendo le difficoltà in cui si muove il Presidente della Regione per riuscire ad utilizzare le somme disponibili per la realizzazione delle opere pubbliche, difficoltà causate dalla carenza di progetti – continua Falzea – riteniamo che le stesse non possano essere superate affidando i servizi tecnici ai funzionari dalla pubblica amministrazione, il cui ruolo dovrebbe essere rafforzato per le attività di programmazione, controllo dei processi di realizzazione delle opere pubbliche e definizione dei procedimenti amministrativi. Vanno invece ricercate soluzioni legislative che rendano possibili e celeri per le amministrazioni gli affidamenti degli incarichi esterni, in modo da consentire alle stesse di dotarsi di un parco progetti funzionale allo sviluppo dei nostri territori e ad una categoria in forte crisi di recuperare ambiti di competitività”.
In definitiva, Falzea sostiene che non è penalizzando la libera professione che si risolve il problema della spendibilità dei fondi pubblici, e per questo chiede al Presidente un incontro per “affrontare insieme la problematica relativa alla redazione di progetti che rendano possibile l’impegno dei fondi regionali, nazionali e comunitari disponibili”.