Apprendiamo dalla stampa che, nei giorni scorsi, l’Università di Messina, tramite suoi rappresentanti, avrebbe preso finalmente possesso delle carte ad essa lasciate per testamento da Nino Pino Balotta e rimaste, dopo la morte dell’illustre scienziato, avvenuta nel lontano 1987, nell’abitazione dello stesso, sita a Barcellona P.G. ed ereditata in parte dall’allora Partito Comunista e in parte dallo stesso ateneo peloritano.
Il PdCI, in attesa che la situazione si chiarisca nei suoi reali contorni, prende atto di questo provvedimento, che interviene con un ritardo di più di vent’anni e che, comunque, rappresenta, se confermato ufficialmente, una vittoria per il partito, il quale ha condotto una tenace battaglia, anche in sede giudiziaria, affinché le volontà testamentarie di Nino Pino venissero rispettate.
Ricordiamo, infatti, che il Senato Accademico aveva deliberato la concessione in comodato gratuito delle carte costituenti l’Archivio Pino ad un’associazione privata, la “Corda Fratres” di Barcellona P.G., e, solo dopo la reazione decisa del PdCI, che ha presentato numerosi esposti alla magistratura, e dopo un appello di intellettuali, promosso dal Centro Studi “Nino Pino Balotta” e sottoscritto da personalità del mondo accademico e culturale, note a livello nazionale ed internazionale (tra le quali figuravano, fra le altre, l’astrofisica Margherita Hack, lo scrittore Vincenzo Consolo, l’on. Oliviero Diliberto, lo storico Giuseppe Carlo Marino, il latinista Mario Geymonat e il filologo barcellonese Letterio Cassata), ha rivisto la propria decisione e deliberato che fosse lo stesso ateneo a provvedere alla catalogazione del materiale e alla esposizione in propri locali, per la libera fruizione da parte degli studiosi. Solo ora, a quanto pare, con ulteriore, ingiustificato ritardo, tale deliberazione avrebbe trovato esecuzione.
Il PdCI conferma, nella sostanza, gli esposti già presentati alla magistratura, affinché accerti se tutto il materiale lasciato da Nino Pino all’Università di Messina è stato rilevato nei giorni scorsi dai rappresentanti della stessa o se, durante i vent’anni e più trascorsi dalla morte del Nostro, ci sono stati episodi di spoliazione da parte di terzi, che non avevano e non hanno alcun diritto, e se esistono negligenze, abusi ed omissioni, da parte degli organi di vertice dell’ateneo peloritano, succedutisi nel tempo, o di altri soggetti od istituzioni.
Antonio Bertuccelli,
Segretario provinciale del PdC