Un programma preciso e lineare, degno di chi va ben oltre l’ideologia per tendere al Divino. Idee, progetti, azioni, analisi su “Cosa si è fatto e cosa si sta per fare insieme a me”. Il nuovo progetto interessante e fattivo di Grabiele Adinolfi, da leggere con calma.
Per facilitarvi vi faccio prima un riassunto dei contenuti.
Siamo pronti a partire per una nuova fase. Fino ad ora tutto quel che si è fatto è stato in più settori (controinformazione, think tank, costituzione di un’unità operativa, ecc).
Adesso, dopo la prima soddisfacente strutturazione dei Lanzichenecchi e i progressi internazionali di Polaris, si apre una nuova fase (2015-2020) che ha per finalità concrete – ovvero non solo concettuali ma fisiche – la creazione d’influenze e di potere, la rivoluzione culturale e una nuova coesione, non solo in Italia, per giungere alla costituzione di una dirigenza populista non reazionaria ma innovativa e rivoluzionaria.
Operando su campi dapprima separati, poi complementari e presto convergenti, si sta delineando la reale possibilità di una Terza Posizione per i nostri popoli. E c’è modo di essere anche noi protagonisti.
RELAZIONE AVANZAMENTO LAVORI
Riconquista e riscatto. Siamo pronti a partire per la terza fase.
Durante la seconda abbiamo tenuto i riflettori spenti perché bisognava lavorare alla sostanza : la vetrina e lo stato di folla non aiutano mai in queste imprese. Prima qualità e concretezza e solo poi gli allargamenti, altrimenti ne vanno di mezzo la coesione, l’efficacia e il livello di tutti. Ecco perché nel primo semestre del 2015 non ho più richiamato l’attenzione sui Lanzichencchi. Non perché avessimo rallentato ma perché si andava a tutto gas.
1. COSA ABBIAMO FATTO FINORA
(Anche prima dei Lanzichenecchi).
Una continua, incessante, operazione di rivoluzione culturale e di assemblaggio per ritrovare insieme il Nord. Perché serve la bussola per operare sulla confusa reazione populista e per fare fronte all’offensiva oligarchica.
L’idea, come ben sapete, non è quella di sostituirsi a movimenti o partiti e men che meno di crearne uno nuovo. È di formare una minoranza compatta che sia in grado d’influenzare le élites e di dotarsi di strumenti per acquisire potere e per dotare la reazione populista di una mentalità vincente, non più reazionaria , ma rivoluzionaria come avvenne col bonapartismo, con le rivoluzioni nazionali, con il peronismo. Nel senso della storia, della geopolitica, della volontà di potenza e rispondente a precisi imperativi etici, esistenziali e metafisici.
Ovvero riconquista di sovranità popolare (lobby di popolo) in un’ottica di rivoluzione europea, nella cooperazione delle migliori forze e intelligenze di diverse nazioni. In rappresentanza reale delle due categorie vitali di un popolo: combattenti e lavoratori.
Siamo andati avanti su questa strada e ne abbiamo percorso un tratto.
LE SINGOLE PARTI
(CONTRO)INFORMAZIONE
Facendo perno intorno al quotidiano noreporter.org e alla mia produzione personale (in particolare i romanzi storici e i libri di formazione militante della collana Orientamenti & Ricerca http://www.gabrieleadinolfi.eu/acquista-on-line.html) nonché a diversi social network, ad interviste, a conferenze, a confronti , sia in italiano che in francese, si è operato per il recupero della centralità storico-culturale fino a ieri strangolata dalle offensive altrui di cui i fascio-consumatori, neo-ultrà democratici, si sono fatti veri e propri cavalli di troia.
La (contro)informazione non è servita solo a questo ma anche a suscitare interesse in ambienti selezionati di tutt’altre culture. Mi riferisco in particolare a chi si è occupato del Caso Moro e di Hypérion. A Parigi poi, all’indomani di un’intervista radio su Orchestre rouge, che è il mio saggio storico sulla verità della Strategia della tensione, durante una presentazione in una libreria sono venuti a manifestarmi molto più che un semplice interesse, nell’ordine: fratelli musulmani tunisini, cattolici integralisti parigini, forze istituzionali francesi, laici algerini, vecchia guardia del Parti Communiste Français. Il che attesta che la battaglia per la verità non ha esclusivamente un valore in sé e non serve solo a recuperare presentabilità ma crea interesse trasversale, fornisce credenziali ed è un vero potenziale.
Peraltro noreporter ha svolto degli importanti ruoli di raccordo. Penso all’importanza che ha dimostrato di avere per la raccolta doni per i Bambini di Beslan o per il terremoto de L’Aquila o ancora per la solidarietà a Pedro Varela.
CENTRO STUDI
Conoscete la logica di Polaris. Che è quella di formare un think tank non come un pensatoio salottiero ma come una scuola di strategia, esattamente quello che accade oggi che ci troviamo in post-democrazia in tutte le potenze reali o players che dir si voglia (Inghilterra, Germania, Usa, Cina, Turchia ecc) dove i think tank contano più dei partiti.
Senza bisogno di spendere parole sulla qualità notevole del Centro Studi, unanimemente riconosciuta, e senza dilungarci sul suo curriculum vitae (vedi www.centrostudipolaris.org) vanno considerati i seguenti risultati.
Trasversalità acquisita ad alti livelli (partecipazione agli incontri da parte di funzionari dell’Osce, dell’Onu, di politici bipartisan, di accademici ecc) e attrazione di interessamenti internazionali. Non soltanto attestati da incontri specifici (come Pax Mediterranea, Roma 2011 o Italia ed Europa tra jihadismo e rating, Firenze 2015) ma soprattutto dalle offerte ricevute di cooperazione internazionale e nazionale, concretizzatesi soprattutto in ambienti francesi (dove abbiamo una relazione preferenziale con alcuni vettori di rilievo) e di Bruxelles (la Rivista è stata presentata all’Europarlamento dove ho presentato anche Orchestre Rouge). Si aggiunga a questo la nostra proposta per la fuoriuscita dalla crisi economica e finanziaria, cui si vanno a sommare gli studi, le pubblicazioni e soprattutto i corsi per identificare la realtà rivoluzionata (nuova finanza, evoluzione del potere, trasformazione delle sovranità, sociologia politica nella post-democrazia) e soprattutto sul come operare in uno scenario del tutto nuovo. Il che non solo a fruizione domestica: è infatti in cantiere uno studio per la fuoriuscita dalla crisi greca.
Questo capitale teorico si è trasformato anche in capitale pratico visto che siamo riusciti a organizzare incontri operativi con categorie sociali e soprattutto pmi e che abbiamo esportato l’idea oltre confine.
Oggi Polaris è una realtà importante per tutte le cerchie selezionate ed ha un potenziale altissimo per centrare obiettivi ambiziosi.
UNITA’ OPERATIVA
Un’operazione così complessa ha funzionato in un modo specifico. Personalmente ho agito su ogni piano avendo sempre a mente una visione d’insieme, una progettualità e una linea strategica. In ogni settore mi sono circondato di collaboratori qualificati per ogni singolo strumento.
Non potevo pretendere d’impegnare in modo totalizzante nessuno su un’operazione che necessitava di tempi lunghi assai. Ho fatto cammello del mio spirito.
L’anno scorso le cose sono cambiate. Perché l’implosione dell’equivoco neofascista, l’accelerazione di alcune dinamiche internazionali, l’aumento di peso specifico raggiunto in Europa sia dalla mia persona che da Polaris, dettarono di colpo la necessità di passare a una conduzione d’équipe. Da cui è nato il mio appello a formare i Lanzichenecchi (lanzichenecchi.eu)
Quella conduzione d’équipe doveva – e deve – fondarsi su degli elementi precisi.
Formazione: bisogna(va) far piazza pulita di tutte le distorsioni del nostro pensiero, intervenute a causa della fascinazione del pensiero altrui e/o alla debolezza della spina dorsale.
Concezione: l’impersonalità funzionale al servizio dell’ideale e della volontà di potenza. (Da qualche decennio la logica è opposta e bisogna capovolgerla nuovamente).
Mentalità: saper essere strumento e avere visione strategica, metodologica dell’azione che non è un prolungamento del proprio io.
Tutto questo non poteva essere fine a se stesso ma doveva collegarsi con una logica concreta, che ho definito “lobbistica” da cui la costituzione delle Pagine Professionali Regionali sul sito dei Lanzichenecchi.
Dopo una campagna in due brevi fasi (giugno e settembre 2014) ho chiuso le adesioni a fine dicembre e ho proceduto silenziosamente e attentamente a verifiche, selezioni e strutturazioni. Ora possiamo dire di avere a disposizione alcune équipes che potranno rivelarsi preziose.
Le stiamo rodando, a breve potremo anche riprendere ad aprire le iscrizioni ai Lanzichenecchi, ma non è essenziale, lo è invece la cooperazione con essi e da parte di essi ai vari livelli operativi.
Alcuni Lanzichenecchi avranno l’onere di accompagnarmi organicamente nell’impresa d’imprimere una forza centripeta e di fornire una logica sinergica a delle realtà settoriali che si muovono a rete, com’è nella logica delle cose, l’unica alternativa attuale essendo il ripiegamento tribale.
2, DA ORA IN POI
I CAMPI D’AZIONE
Innanzitutto in che ambienti o verso quali ambienti ci muoviamo o ci muoveremo. Politicamente si tratta dei movimenti e partiti nazional-populistici e delle élites di pensiero o di professionalità (penso ad esempio al’aerospaziale) a vocazione di riscatto nazionale ed europeo. Socioeconomicamente ci si concentra sui piccoli imprenditori e sul progetto di fare sistema delle nostre risorse immancabilmente scoordinate.
Il che deve avvenire in modo non competitivo ma integrativo. Ai partiti e movimenti nazionalpopulistici si deve apportare valore aggiunto (e rettificante) secondo i metodi che, ad esempio, sono quelli leninisti all’interno della sinistra. Non si tratta di sostituirli, movimenti e partiti, o di produrre un’opa, ma d’introdurvi rivoluzione culturale e metodologica. In quanto all’aspetto puramente socio-economico, anche qui va immessa una logica sinergica e non esclusiva o settaria (da cui l’evoluzione che vorrei dare alle attuali Pagine Professionali).
In un’ottica a più piani s’intende:
a) formare una minoranza sempre più compatta e che abbia lo stesso modo di pensare;
b) dotarla di una logica operativa che non si limiti all’immediatezza e alla capitalizzazione opportunistica che sono tipiche e diffusissime depravazioni della democrazia elettorale e dell’individualismo reazionario;
c) andare a fare sistema economico, culturale e dunque essenzialmente politico.
Tutto questo sia a livello locale che internazionale dove la sinergia è talvolta avanzatissima.
Prevengo le obiezioni. È plausibile che chi non ha il polso esatto della situazione sia perplesso. So di cosa parlo e su quanta penetrazione si possa già fare affidamento.
UN SOGGETTO STRATEGICO: LAMBDA
Per questo motivo opereremo non solo in Italia ma a Bruxelles e a Parigi con occhi attenti anche altrove, in particolare ad Atene. Il nostro progetto innovativo è seguito con attenzione anche in Spagna, Germania, Portogallo e in qualche realtà del centro-est e tutto lascia credere che non potrà che destare sempre più interesse.
Secondo un’idea che provvisoriamente possiamo definire Raggio Lambda intendiamo consolidarci e andare a sintesi soprattutto a Bruxelles. Lì è possibile far convergere in modo effettivo tutti gli aspetti, ovvero (contro)informazione, think tank, lobby, rivoluzione culturale e costituzione di un’équipe internazionale all’interno di partiti e movimenti, per consentire una svolta vincente a quanto oggi è ancora ostaggio della reazione e della fiction spettacolare.
Una volta di più ho seguito le mie abitudini. Lambda non è ancora stata realmente battezzata e la raccolta dei fondi necessari non è ancora partita. Nei mesi scorsi abbiamo però lavorato per dotarla di tutte le possibilità operative, di tutte le sponde giuridiche e politiche e anche di una serie di relazioni sia imprenditoriali che istituzionali, sia qui che altrove (in Asia, Africa e America Latina). E anche in questo campo prevengo le perplessità: so bene di cosa parlo, le relazioni sono serie e produttive.
Si tratta evidentemente della costituzione di un ente economico, finanziario e politico nel cuore strategico d’Europa. Esso potrà:
– attivare nuove modalità di relazioni commerciali nazionali e internazionali;
– creare convergenze selezionate tra realtà di diverse nazioni europee;
– mettere in piedi una struttura solida a rete che sopperisca alla debolezza odierna dei soggetti politici;
– avviare una serie di attività che promuovano e rendano produttive le logiche localistiche e corporative nel segno dell’autonomia;
– delineare gli embrioni di una struttura corporativa europea;
– essere il supporto di una scuola quadri e di un think tank d altissimo livello e plurilingue.
Tutte cose non utopiche o lontane ma ampiamente alla portata perché già tutte avviate da tempo.
A queste servono ora mezzi ed energie. Ma su questo torneremo specificatamente in tempi brevi.
FINANZIAMENTI E PREACQUISTO
Lambda necessita di essere finanziata. Stiamo costituendo il comitato di raccolta fondi e lavorando alla sua filosofia che dovrà sposare il finanziamento e l’investimento mediante una logica partecipativa. Non solo finanziamento quindi, ma partecipazione e investimento
Avrete notizie in breve.
Nell’attesa però abbiamo varato una logica di preacquisto.
Come già è stato sperimentato in giugno dai battistrada, ciascuno può pre-acquistare ogni mese un libro o una rivista più un libro divulgativo (totale mediamente 23 euro) e impegnarsi a rivenderli agli amici per poi ripetersi il mese successivo.
Questo permetterà di centrare due risultati al tempo stesso: darci la benzina indispensabile alla promozione del progetti nell’attesa di consolidare la struttura economica.
Chi lo vuol fare anche subito scriva a: lanzichenecchi@outlook.it
La forza di un’idea sta proprio in questo: nella disponibilità di ognuno a fare regolarmente il suo. È così che si fa sistema e si vince.
COSA FAREMO
Come ho spiegato più su, in questa fase si passerà dall’indipendenza dei singoli vettori alla loro convergenza. Lambda a Bruxelles avrà la funzione economico-strategica più importante ma sarà finalizzata a fare sistema e soprattutto a rivoluzionare la politica. A monte si dovrà operare nella formazione e nella coesione (Lanzichenecchi), nell’esportazione del think tank (Polaris), nella propaganda e comunicazione (noreporter, mia editoria, social network). A questo si dovrà aggiungere la costituzione di reti professionali sia internazionali (Lambda) che locali (Lanzichenecchi), ma non dovranno essere reti di Lanzichenecchi, bensì reti a cui i Lanzichenecchi offrono il loro decisivo contributo. Non è una sottile differenza.
IMMAGINATE
Provate a immaginare di cosa stiamo parlando.
Un luogo di congiunzione tra imprenditoria, cultura e politica che fa sistema mettendo in sinergia le varie categorie e componenti.
Vi rendete conto di quello che ne può – e, io dico, ne deve – scaturire?
Sia dal punto di vista del reperimento mezzi, che da quello delle influenze ideologiche e programmatiche non è arduo immaginarlo.
Ma c’è molto di più: si può iniziare a sviluppare una rete organica in Italia e in Europa che si articolerà sull’iniziativa, l’autonomia e la cooperazione ma che potrà anche dare l’avvio a una rivoluzione corporativa dal basso.
Politicamente la convergenza di forze sane – che su questo progetto già elitariamente, ma a livelli seri, si è ampiamente manifestata – non potrà che dettare convergenze e sinergie significative (altro che unità di aree) e anche confronti per la riattualizzazione del pensiero. Si tratta, insomma, una volta tanto di assumere al tempo stesso una valenza strategica e organica.
UN CAMPO TROPPO INTERNAZIONALE?
Chi obiettasse che stiamo optando per una scelta di campo internazionale deve ricredersi. Proprio quest’operazione richiede un impegno molto forte in Italia, sia nel reperimento delle forze produttive, sia in quello del rafforzamento delle reti locali. Per non parlare della necessità di selezionare, formare e qualificare.
SI TRATTA DI ABBANDONARE LA POLITICA CLASSICA?
Per quanto riguarda le forze che sono impegnate elettoralmente o sindacalmente, anch’esse non possono che guadagnare notevolmente da questa sinergia se saranno brave a farlo.
Il nostro operato non va in contrasto con la politica classica e non richiede una scelta di campo. Così né noreporter, né i Lanzichenecchi, né Lambda andranno a fornire alternative ai soggetti operanti. Si tratta di un altro modo di affrontare la politica, che si fonda su di un’altra tempistica e sul tentativo di sposare ideale e sostanziale, ma non c’è a priori da immaginare alcuna incompatibilità né alcuna concorrenza: farlo significherebbe avere la diffidenza tipica di chi ha paura della propria ombra.
Se una lama affonderà in Bruxelles (e Parigi e altrove), l’altra si dovrà forgiare giorno per giorno qui, nella selezione, nella formazione e nella coesione.
3. CHE CONTRIBUTO SI PUÒ’ DARE
Si potrà partecipare a queste iniziative in misura diversa e secondo la propria disponibilità di tempo e di mezzi, nonché secondo le proprie particolarità.
PUNTA DI LANCIA
Lambda.
1. Si potrà accedere alle quote di partecipazione diretta a Lambda e/o promuovendo per essa la ricerca fondi\fundraising.
2. Si potrà poi partecipare alla sua nervatura in uno o più d’uno dei seguenti modi:
a) mettendo a disposizione la propria specificità e il tempo disponibile (traduzioni, propaganda, grafica, stampa, informatica, reperimento contatti);
b) facendo da tramite locale per il reperimento delle professionalità richieste;
c) facendo da tramite locale in senso inverso: cioè facendosi promotori delle risorse e delle energie locali che cercano sbocco;
d) andando a promuovere, allargare e consolidare localmente le Pagine Professionali; vale a dire indicando semplicemente soggetti a noi affini di cui promuoveremo – gratuitamente e mantenendo il loro anonimato per il grande pubblico – le attività economiche suddivise appunto in regioni.
ASTA DI LANCIA
Nulla di tutto ciò può funzionare seriamente senza un supporto organico su tutti i piani.
Il soggetto che opera in profondità (“punta di lancia”) dev’essere radicato nell’humus (“asta di lancia”).
Lo può essere soltanto se si muove in sintonia e in armonia sul piano di:
coesione, formazione, propaganda, economia di base, allargamento del raggio di volontà militanti.
Sicché si può contribuire a queste iniziative nei seguenti modi o in uno qualunque dei seguenti modi:
a) iscrivendosi ai Lanzichenecchi (quando e se riapriremo le iscrizioni);
b) dando il proprio apporto di contributi contenutistici (reperimento articoli ecc) a noreporter e/o alla Rivista Polaris;
c) integrandosi nei nostri pools di propaganda e di promozione sui social network;
d) individuando e suggerendo interlocutori validi per Polaris o soggetti economici per tutto l’indotto di Lambda;
e) organizzando incontri di ogni genere (presentazioni, convegni, conferenze, riunioni programmatiche);
f) facendo corpo (avremo almeno due incontri annuali dei Lanzichenecchi e due o tre del Centro Studi);
g) facendo conoscere le nostre iniziative.
E ancora si può partecipare attivamente al reperimento della benzina necessaria per la tenuta costante della nostra impresa, nell’attesa che essa si consolidi.
Questo (contributi volontari a parte) consiste nelle due opzioni seguenti:
a) abbonandosi e/o facendo abbonare alla rivista Polaris (www.centrostudipolaris.org)
b) assicurando il pre-acquisto mensile di un libro e un libretto da rivendere per poi ripartire il mese successivo. Totale 23 euro. Sembra una sciocchezza ma cento persone che s’impegnassero ogni mese a farlo renderebbero quasi superflua la raccolta-fondi perché, considerato il nostro volontariato e la solidarietà nel logistico di cui godiamo, fornirebbero un capitale sufficiente per iniziare comunque la terza fase del progetto.
COME VEDETE
Le opportunità di partecipazione sono assai vaste e variegate: ce n’è per tutte le possibilità e per tutti i gusti.
Non esistono – quantomeno da parte nostra – incompatibilità con altri impegni o forze e non ci sono controindicazioni.
Salvo, ovviamente, la sfiducia possibile che è ampiamente giustificata da troppe esperienze politiche negative anche se, spesso, non è invece che l’alibi per non mettersi in gioco o il rifiuto di fare qualcosa che non dia tutto e subito. Il che poi non succede mai perché sarebbe innaturale che accadesse: gli alberi sono nei germogli e non si va mai avanti bene con le sveltine.
A chi obiettasse invece che questo è un progetto troppo ambizioso rispondo: finalmente! E aggiungo che è realistico, strutturato e che ha davvero molte possibilità di riuscita.
Come vedete cii si può mettere in gioco in mille modi ma solo chi si mette in gioco vive.
Avanti autocarri!
Gabriele Adinolfi
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