Cronaca

“ARIAFRISCA” – La bella iniziativa dei Panettoni Solidali… che già guarda avanti

Non è mai fuori tempo scrivere di una bella iniziativa che si è svolta a Brolo poco prima del passato Natale, anche perchè si pone come il fulcro di un progetto ancora agli albori che intendiamo portare avanti, attraverso il dialogo, la cooperazione e l’integrazione, per aiutare coloro i quali si trovano, per svariate ragioni, ai margini della nostra comunità.

 “Panettoni solidali”… si inizia da qui

Come molti sanno, dopo una serie di incontri e riflessioni sul problema della povertà alimentare, nella data del 21 Dicembre 2022, il Circolo Culturale “Ariafrisca” ha organizzato una serata di beneficenza con dolcetti fatti in casa destinata alla raccolta di panettoni da donare alle famiglie indigenti del Comune di Brolo per le festività natalizie.
L’iniziativa, denominata “Panettoni solidali”, oltre ad essere stata accolta con grande entusiasmo e partecipazione dai soci, è stata un’occasione per attirare molte altre persone che, interessatesi alla causa, hanno offerto il loro piccolo ma importantissimo contributo, mostrando spirito di coesione e di solidarietà.

L’evento, in particolare, dopo esser stato promosso con successo sui social, ha fatto sì che in pochissimi giorni venissero raccolti ben 107 panettoni, superando di gran lunga le aspettative degli organizzatori e, soprattutto, regalando un sorriso ai più bisognosi per il giorno di Natale.

un punto di partenza

Sul punto, fondamentale è stata anche l’opera della Caritas di Brolo, che ha distribuito il ricavato della raccolta alle famiglie indigenti del Comune, di cui si occupa costantemente attraverso molteplici attività di sostegno materiale e morale, provvedendo alle loro più elementari esigenze, soprattutto alimentari, senza tuttavia riuscire a soddisfarle interamente, mancando di spazi e di strumenti idonei alla conservazione ed al trasporto del cibo.
Non a caso, l’idea è nata a seguito di una riunione con i responsabili della Caritas brolese che, nel far luce sullo stato di povertà in cui versano tanti residenti, ha fatto emergere numerosi punti di contatto ed altrettante idee nell’ottica di instaurare un canale comunicativo sul tema dell’indigenza alimentare.
In particolare, ciò che è emerso dai racconti dei responsabili della Caritas è che, nel paese, ci sono tantissimi individui, singoli o inseriti in nuclei familiari, i quali, oltre a vivere in condizioni di povertà, sono emarginati socialmente.

Più precisamente, ci sono all’incirca 60 famiglie brolesi che si rivolgono stabilmente alla Caritas – come anche al Comune ed alla Protezione Civile – per il reperimento di cibo o vestiti, ma tale dato, di per sé sconfortante, non sembra corrispondere pienamente alla realtà, essendo plausibile che, soprattutto in un periodo di crisi economica come quello che ci troviamo a fronteggiare, vi siano ulteriori persone in difficoltà.
Del resto, il pudore, se non addirittura la vergogna, della propria precarietà esistenziale spinge la maggior parte di esse a relegarsi nell’invisibilità, al punto da non aversi esaustiva contezza del loro numero o, men che meno, della loro identità.

Poche sono, del resto, le spinte di solidarietà provenienti dalla restante popolazione, che, oltre a dover anch’essa affrontare l’aumento dei prezzi dell’energia e, in generale, dei beni di consumo, spesso ignora la situazione, probabilmente anche a fronte della mancanza di informazioni o iniziative che prescindano da piccole ed isolate realtà dedite al volontariato.
A fronte di ciò, per iniziare, essendoci trovati a discuterne nel periodo delle festività natalizie, anche grazie ai suggerimenti della Caritas, abbiamo deciso di optare per una raccolta di panettoni dal valore simbolico, ripromettendoci che si sarebbe trattata della prima di una lunga serie di iniziative sociali che intendiamo realizzare a favore degli ultimi, distinguendoci nella nostra autonoma identità associativa.

Quello sull’indigenza alimentare, infatti, si pone come il fulcro di un progetto ancora agli albori che intendiamo portare avanti, attraverso il dialogo, la cooperazione e l’integrazione, per aiutare coloro i quali si trovano, per svariate ragioni, ai margini della nostra comunità.
In particolare, vorremmo poter dare il nostro contributo accostandoci alle organizzazioni già esistenti che si occupano più o meno attivamente del problema, con l’obiettivo di attenzionarlo con maggiore sforzo, anche comunicativo, e di creare una rete di solidarietà che non si limiti alla Caritas, ma che abbracci anche la Protezione civile, il Comune, altre associazioni della zona e, in generale, i cittadini brolesi nel loro complesso.
La serata di beneficenza che abbiamo organizzato, d’altronde, dimostra che basta davvero poco per fare qualcosa di buono e di utile per chi ne ha più bisogno e che, attraverso l’unione e la partecipazione della collettività, si possono ottenere dei risultati importanti anche con pochi sacrifici.

c’è un futuro

Per questo motivo, vi invitiamo a discutere insieme del problema, segnalandovi la nostra massima apertura al confronto, con l’auspicio di poter costruire, con l’aiuto e le opinioni di tutti, un paese più umano ed inclusivo.
Le socie e i soci del Circolo Ariafrica.

Redazione Scomunicando.it

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