Nella nuova Finanziaria regionale ci sono circa 78 milioni di euro destinati ad associazioni e circoli culturali, 14 milioni in più rispetto all’anno scorso. Dai 250 mila euro per i giuristi cattolici ai 39 mila euro per il centro studi Pasolini di Agrigento. Cracolici (Pd): “Sconcertante, la Regione blocchi tutto”
PALERMO – Fu accusato di avere introdotto nella politica il “cuffarismo”, sinonimo di creazione del consenso attraverso clientele. Ma ora quella definizione per l’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro “rischia di diventare obsoleta”, come dice ironicamente commentando i contributi per 78 milioni di euro a enti, associazioni e centri studi, erogati dalla finanziaria approvata dall’Assemblea regionale siciliana, nei giorni scorsi.
Circa 14 milioni in più di quanto la Regione sborsò l’anno scorso. Ieri alcuni deputati del Pdl avevano parlato di una riproposizione del “mercato delle vacche”, puntando il dito contro le scelte operate dal governo presieduto da Raffaele Lombardo.
“Durante tutto il mio mandato – osserva oggi Cuffaro – avevo sempre mantenuto invariata la tabella che prevede i contributi garantendo solo quelli che rappresentavano la sopravvivenza per associazioni ed enti culturali consolidatisi nei decenni. Mai avrei pensato di aggiungere nuovi Enti”.
L’elenco dei contributi è lungo: c’è l’unione dei giuristi cattolici, che riceve 200 mila euro ad Agrigento e 50 mila a Palermo. Duecentomila euro per la Palermo rugby. Altri 100 mila euro vanno all’associazione Caput Mundi che si occupa di un progetto di educazione alimentare. La stessa cifra viene stanziata per i Legionari di Cristo, mentre altri 130 mila euro vanno all’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale.
E ancora 50 mila euro all’associazione bandistica S. Catanzaro di Borgetto. Che però non esiste. A Borgetto c’èinvece l’associazione G. Catanzaro. Uno scambio di iniziali dovuto probabilmente a un errore di trascrizione. E ora i suonatori del paese rischiano di essere “suonati” e di perdere il finanziamento.
Grande attenzione viene riservata anche alla cultura: gli Amici di Salvatore Quasimodo potranno usufruire di un contributo di 100 mila euro, mentre il centro studi Pier Paolo Pasolini di Agrigento dovrà “accontentarsi” di 39 mila euro.
Non manca poi il sostegno a iniziative di carattere umanitario, come i 50 mila euro destinati al Museo della Pena e della tortura. Altri contributi, infine, andranno a fondazioni che operano contro la mafia, come quella intestata a Giuseppe Fava (100 mila euro), o a strutture conosciute nel mondo come il museo internazionale della marionette, a cui sono destinati 200 mila euro.
Duro il commento del presidente del gruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici: “Quello che è successo è semplicemente sconcertante. A questo punto il presidente della Regione blocchi tutti i finanziamenti ad enti e associazioni”.
Fonte www.lasiciliaweb.it