A cura di Mia Vilardo
l’aGo°neL°PaGLiAio° Diario Di Bordo: …Avventure di una “Pulicia” vagabonda.
°InterVistanDo :SgRaFo°
Se esistesse un luogo fatto solo di colori,suoni e simpatiche ed uniche espressioni, quel posto avrebbe un inequivocabile nome “Sgrafo’s Island”.
Da tutti i pori della sua pelle sprigiona colore, e quando lo conosci difficilmente puoi fare a meno dell’energia positiva che sprigiona.
Sto Parlando di Luigi Passante aka Sgrafo, Graphic Designer, e del suo fantastico mondo.
Chi è Sgrafo?
Sgrafo sono io, un ragazzo di 25 anni che cerca di fare quello che ama fare, sperando di non essere l’unico al quale piace quello che fa!
Cominciamo bene… hehehe..Dunque, Nasci nella meravigliosa terra Salentina, cosa hai portato a Milano dal sud?
Lecce te la porti dietro se ci capiti per sbaglio, figurati se ci nasci e ci vivi per 18 anni.
É una terra liscia e ruvida allo stesso tempo, neanche tanto arretrata come molti pensano, anzi credo sia incline all’accettare ben volentieri ogni tipo di novità e “input altri”.
E’ questo che mi sono portato dietro, la curiosità nei confronti del nuovo.
qual’è la prima abitudine che hai cambiato trasferendoti qui?
Ho dovuto imparare a camminare da solo.
Fino a quel momento ogni cosa, anche la più piccola era legata ai miei amici di sempre.
Devi imparare a essere indipendente in una città come questa, è una delle prime cose da imporsi per arrivare ad amare Milano.
Come nasce la tua passione per la Grafica e qual’è il percorso che hai fatto fino ad oggi?
Io ho sempre disegnato, da quando ho memoria.
Disegnavo anche sui fazzoletti di carta dei pub dove i miei, (25nni come me ai tempi, ma con un figlio di 5) uscivano con gli amici la sera, e finito il disegno lo regalavo a qualcuno.
Mio nonno e mia mamma sono stati i primi a intuire che forse non era semplicemente una passione passeggera la mia.
Lui era un pasticciere e cuoco, ma aveva altre mille inclinazioni artistiche, non riusciva a stare fermo un secondo, è stato lui a convincermi a intraprendere gli studi artistici. Ho studiato decorazione pittorica, e volevo vivere d’arte.
Finita la scuola, appena maggiorenne, mi sono trasferito a Milano per studiare scenografia in Accademmia delle belle arti di Brera.
Volevo trovare un corso di studi che mi permettesse di rendere più concreta la mia posizione nel mondo del lavoro.
Accortomi che non era propriamente il mio campo, mi sono spostato sulla grafica, letteralmente rinascendo!
Un fulmine, zam, dritto in testa… :)
Cosa fai quando non lavori?
Vedo i miei amici, ho la fortuna di averne molti.
Esco spesso, ma amo anche cenare a casa con un buon bicchiere di vino poca gente ma buona e dell’ottimo cibo.
Quali sono le tue fonti d’ispirazione?
Un mio professore mi disse che gli occhi devono divorare qualsiasi cosa gli capiti a tiro, così da poterti creare una libreria visiva alla quale attingere in continuazione.
Io guardo qualsiasi cosa, ascolto ogni tipo di musica, frequento ogni tipo di persone…l’ispirazione può nascere da qualsiasi cosa, anche la più lontana da te.
Colore preferito?
Il grigio.
Decisamente, ha un sacco di cose da dire, e le dice non urlandole sguaiatamente, è il più indipendente dei colori malgrado vada d’accordo con tutti, è il complementare di se stesso, rappresenta l’equilibrio.
Diciamo che più che una preferenza è aspirazione la mia.
Cibo preferito?
Oh DAMN!!!! A questa domanda davvero non riesco a rispondere…il cibo è la mia più grande passione.
Arrivo ad emozionarmi quasi davanti a un piatto di pasta al pomodoro fresco, dico sul serio.
parlaci dei tuoi lavori
Il mio lavoro si divide in due, quello di illustratore e quello di grafico.Le mie sono illustrazioni vettoriali. per lo più ritratti, per scelta, perché credo che sia la faccia a decidere cosa comunicare.
Chi sono io per decidere cosa far dire alle mie illustrazioni? Le definisco illustrazioni POP, nel corso degli anni ho fatto ritratti a 12nni come a 75nni.
In questo momento dove vorresti essere e cosa vorresti fare?
Vorrei essere in giro, avere mille milioni di cose da fare, avere davvero poco tempo libero, mi sento una pentola a pressione piena di colori pronta a scoppiare.
cosa pensi della situazione lavorativa attuale in Italia?
Bisogna essere creativi anche in questo senso per arrivare a fine mese. Tutti parlano di giovani ma pochi si preoccupano davvero dell’argomento.
Non siam messi benissimo ecco…
Contratti a progetto, stage, Lavori a tempo indeterminato, credi che tutto questo stia distruggendo soprattutto i lavori che ruotano attorno all’arte, come il tuo?
Credo che la situazione odierna stia se non distruggendo, dando sicuramente del filo a torcere a tutti i tipi di lavori.
Nel campo della comunicazione visiva, credo che presto si arriverà a un punto di rottura.
Tu, carissima azienda o studietto della Brera bene, non puoi sfruttare la gente proponendo stage fuorilegge di un anno a ragazzi con la passione che gli brucia dentro, che ti portano avanti progetti dalla ricerca all’art direction, alla realizzazione effettiva e non dargli un minimo di compenso.
Io frequento molta gente che si potrebbe sentire ben descritta dalle ultime due righe. Gente che ogni giorno è più stufa di questi meccanismi…io sono uno di quelli è ho fatto molta fatica a non scrivere almeno 7 volte la parola CAZZO rispondendo!
Milano è design, tu che sei un designer lo definiresti un “luogo comune” o credi sia vero?
Credo non sia un invenzione, no. Tornado al discorso sulle fonti d’ispirazione, vivendo in una città che vive anche di quello sei decisamente facilitato…
La tua è assolutamente un tipo di illustrazione catalogabile come “POP”, come nella musica, nella moda e nel design, la gente fa spesso confusione, ritendo questo genere, basico, commerciale e troppo alla portata di tutti, Tu cosa ne pensi?
Che amo essere alla portata di tutti! YO!
progetti per il futuro?
Mai abbastanza!
Ho seguito due progetti di tesi di grafica in I.E.D. come assistente ed è stata una delle esperienze formative più importanti della mia vita.
Diciamo che mi piacerebbe molto stare dietro una cattedra a cercare di comunicare a qualcuno qualcosa che rimanga nel tempo…concettualmente ogni progettista grafico punta a ciò, diciamo che io lo faccio all’ennesima potenza! :)
e questo articolo fosse letto dalla “persona giusta”, chi sarebbe?
Chiunque apprezzi ciò che faccio, il riscontro personale è già una grandissima forma di apprezzamento. Se tra questi però, c’è qualcuno con dei bei progetti che mi proponesse di creare insieme qualcosa allora WOAH!
Cosa vorresti dirgli?
Che sono pronto! :)
Artista preferito
Rimanendo sul campo visivo: Caravaggio, Dalì, Jules Julien, Tamara De Lempicka, Alessandro Maria Nacar…si ho dei gusti variegati!
Perché la gente dovrebbe acquistare un tuo ritratto?
Perché gli piace quello che faccio, perché credo siano alla portata di molti e per fare un regalo a qualcuno.
Sgrafo’s magic word?
“Gnah” descrive molto bene l’ottimo rapporto con le cose che hanno davvero poco senso!
La vita è una sola…se la prendessimo troppo sul serio saremmo dei morti che camminano…
Love,
Sgrafo!
Se non vi siete ancora stancati di lui, non ci sono problemi, potete visitare il suo portfolio personale su www.behance.net/sgrafo, e contattarlo per mostre e lavori a sgrafo@gmail.com
Pubblicato da °Fairy° Etichette: grafica, graphic design, Ied, illustrazione. Milano, Sgarf