Seconda giornata del Musikula, il festival delle nuove sonorità mediterranee contemporanee.
Qualche giorno prima di ferragosto, a Brolo.
Uno orecchio dentro al panorama musicale emergente dalla Sicilia.
Un festival già adulto, crescito precocemente in pochi anni, ben alimentato, che sul lungomare di Brolo ha regalato due giorni di ottime contaminazioni musicali, permettendo a tanti di scoprire anche la voce di Eleonora, attraverso un viaggio musicale intenso e ironico che dalla Sicilia arriva fino all’Argentina, Messico e Brasile.
Un viaggio ostenuto dall voce, dalla sua presenza scenica, da una band talentuosa.
Un viaggio nel quale si ripercorrono suoni e temi che hanno accomunato le donne di paesi lontani nelle lotte di emancipazione, nella gioia di vivere, nel coraggio e nella delicatezza nel raccontare l’amore.
Arrangiamenti sempre raffinati, anche su temi consueti ma sopratutto un’interpretazione vocale ricca di pathos .. in questo contesto Eleonora, che è di Paternò, ma lavora nel mondo, descrive donne singolari e fantasiose, guerriere e prtigiane, amanti e femministe, m sopratutto tutte Femminili nel trovare, in perfetta solitudine o in comunione con le altre, soluzioni originali alle piccole e grandi questioni della vita.
Un concerto che spaziando dai ritmi antichi dei canti popolari alle atmosfere della bossa nova, svela senza celare nulla quell’impeccabile tecnica musicale l’intensa espressività della voce di Eleonora Bordonaro.
Lei, partendo dal repertorio blues e soul ha approfondito lo studio della musica jazz, bossa nova e folk collaborando nel corso degli anni con alcune delle formazioni più interessanti del panorama italiano quali ad esempio la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra diretta da Maurizio Giammarco e l’OPI Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna di cui è cantante solista dal 2008 ed insieme alla quale si è esibita con Francesco de Gregori, Ron, Peppe Servillo, Maria Pia De Vito, Lucilla Galeazzi, Moni Ovadia e Mario Incudine.
Collabora inoltre con il compositore Pasquale Catalano per il quale ha dato la voce alle colonne sonore di film quali Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek, Romanzo criminale di Stefano Sollima, La doppia ora di Giuseppe Capotondi, La Siciliana ribelle di Marco Amenta, Sulla strada di casa di Emiliano Corapi.
Si è esibita in molti teatri e festival italiani tra i quali Umbria Jazz 2010, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Teatro Franco Parenti di Milano, il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, il Festival dei Due Laghi, il Messapia Jazz Festival.
Recentemente alcuni suoi concerti sono stati trasmessi in diretta radiofonica da Rai Radio3 e Radio Popolare di Milano e si trova anche su Youtube.
Eleonora Bordonaro dice di lei:
La ricerca musicale dell’interprete siciliana si impernia sull’arrangiamento in chiave contemporanea del repertorio tradizionale dell’Italia meridionale che incontra la tradizione folk di paesi lontani quali il Brasile, il Messico e l’Argentina. Attraverso la musica, si raccontano storie e personaggi, ambienti e atmosfere animate da donne forti, volitive, dolci, creative, ottimiste, sfrontate, libertine e sante.
I canti di questua, di lavoro, d’amore o religiosi originalmente arrangiati assumono un colore inaspettato, mantenendo una verace emotività nella tecnica vocale e una fedeltà alle melodie tradizionali.
Poi, ancora canti di lavoro, di mietitori e pescatori, registrati da Alan Lomax in Sicilia negli anni ’50 l’epica dei cantastorie, il misticismo contadino dei canti religiosi, l’amore struggente e passionale, il ritmo sfrenato delle tarantelle.
E’ un concerto ironico e divertente fatto di suoni antichi, eccellenti musicisti e un’interpretazione intensa e originale.
Si ritorna sempre da dove si è partiti.
Ho sperimentato il jazz, il blues, la bossa nova e il soul.
Ho cantato musica contemporanea e gospel.
Ho affrontato il repertorio medievale e il folk. La mia tecnica vocale certo si è arricchita, ho sviluppato altezze, note suoni e intenzioni che non avrei mai immaginato di possedere.
Ma sentivo che la voglia di ricerca e la maturità di musicista e di donna mi portavano altrove.
Direi che lo spirito reclamava qualcosa di più.
Di più antico e di più vero. Una musica in cui il contenuto fosse forma e la forma fosse la mia. E allora, con naturalezza inaspettata, sono tornata al repertorio della mia terra, la Sicilia. Un repertorio ricco e intenso, pieno di ironia e anche disperazione.
Di ritmi che scandivano il lavoro duro degli uomini e tenere ninne nanne delle donne che attendevano a casa.
Canti religiosi e tarantelle spericolate, scioglilingua e litanie. E poi la ricerca si è allargata ai canti di lavoro del sud Italia, dal basso Lazio al Salento, con la meravigliosa scoperta della tradizione musicale delle Grecia Salentina.
Dopo fughe ed esperimenti, con una consapevolezza nuova, mi ritrovo di fronte alla tradizione musicale della mia terra dalla quale non si sfugge. Mai.
Eleonora Bordonaro
Musikula è iun festival realizzato dalla Sak Be di Brolo con il patrocnio dell’amminitrazione comunale brolese