Qualche giorno prima di ferragosto, a Brolo.
Uno orecchio dentro al panorama musicale emergente dalla Sicilia.
Un viaggio ostenuto dall voce, dalla sua presenza scenica, da una band talentuosa.
Un viaggio nel quale si ripercorrono suoni e temi che hanno accomunato le donne di paesi lontani nelle lotte di emancipazione, nella gioia di vivere, nel coraggio e nella delicatezza nel raccontare l’amore.
Un concerto che spaziando dai ritmi antichi dei canti popolari alle atmosfere della bossa nova, svela senza celare nulla quell’impeccabile tecnica musicale l’intensa espressività della voce di Eleonora Bordonaro.
Si è esibita in molti teatri e festival italiani tra i quali Umbria Jazz 2010, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Teatro Franco Parenti di Milano, il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, il Festival dei Due Laghi, il Messapia Jazz Festival.
Recentemente alcuni suoi concerti sono stati trasmessi in diretta radiofonica da Rai Radio3 e Radio Popolare di Milano e si trova anche su Youtube.
La ricerca musicale dell’interprete siciliana si impernia sull’arrangiamento in chiave contemporanea del repertorio tradizionale dell’Italia meridionale che incontra la tradizione folk di paesi lontani quali il Brasile, il Messico e l’Argentina. Attraverso la musica, si raccontano storie e personaggi, ambienti e atmosfere animate da donne forti, volitive, dolci, creative, ottimiste, sfrontate, libertine e sante.
I canti di questua, di lavoro, d’amore o religiosi originalmente arrangiati assumono un colore inaspettato, mantenendo una verace emotività nella tecnica vocale e una fedeltà alle melodie tradizionali.
E’ un concerto ironico e divertente fatto di suoni antichi, eccellenti musicisti e un’interpretazione intensa e originale.
Si ritorna sempre da dove si è partiti.
Ho sperimentato il jazz, il blues, la bossa nova e il soul.
Ho cantato musica contemporanea e gospel.
Ho affrontato il repertorio medievale e il folk. La mia tecnica vocale certo si è arricchita, ho sviluppato altezze, note suoni e intenzioni che non avrei mai immaginato di possedere.
Direi che lo spirito reclamava qualcosa di più.
Di più antico e di più vero. Una musica in cui il contenuto fosse forma e la forma fosse la mia. E allora, con naturalezza inaspettata, sono tornata al repertorio della mia terra, la Sicilia. Un repertorio ricco e intenso, pieno di ironia e anche disperazione.
Di ritmi che scandivano il lavoro duro degli uomini e tenere ninne nanne delle donne che attendevano a casa.
Canti religiosi e tarantelle spericolate, scioglilingua e litanie. E poi la ricerca si è allargata ai canti di lavoro del sud Italia, dal basso Lazio al Salento, con la meravigliosa scoperta della tradizione musicale delle Grecia Salentina.
Dopo fughe ed esperimenti, con una consapevolezza nuova, mi ritrovo di fronte alla tradizione musicale della mia terra dalla quale non si sfugge. Mai.
Eleonora Bordonaro
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