Medico, con l’amore per la goliardia, 63 anni, brolese, aveva corso pure per la carica di sindaco, qualche anno fa. Per molti era “l’uomo dai due cuori”,visto che in attesa di trapianto ne aveva uno artificiale. Continuava a dire che «In Sicilia c’è un’ottima Sanità». Primario del Pronto Soccorso di Patti – prima – poi ufficiale saniario al poliambulatorio brolese, se ne andato oggi per un ictus.
Lo chiamavano l’uomo dai due cuori. Lui era Cono Bruno, primario al Pronto soccorso di Patti e attuale responsabile dell’ufficio Igiene del Comune brolese.
Aveva un cuore artificiale che all’Ismett di Palermo gli avevano impiantato, ma il suo continuava a restare al suo posto.
Una condizione clinica che lo accomunava a una decina di pazienti che si trovano nella nostra isola nelle sue condizioni e pur debilitato non si tirava mai indietro nella difesa della buona sanità siciliana quella che gli consentiva di nutrire speranze per il suo futuro.
E lui era ottimista. Utilizzava spesso i “social” per comunicare le sue emozioni, i suoi pensieri….aveva tanti amici.
Cono viveva a Brolo. Cresciuto dentro una bella quanto grande famiglia, tra i tavoli de “la Giara” il ristorante dei suoi genitori, prima sul corso – ora in quelluogo c’è la profumeraia Griffe -, poi trasferitosi neilocali del “Principe” quindi lungo la via Ferrarra, aveva animato e “creato” club e discoteche, in una Brolo che voleva crescere. Un passato da atleta poi la vita universitaria, tra Fuan e Facoltà.
Tanta goliardia nelle feste del tempo, quindi la laure e l’attività sanitaria, vissuta con impegno, sempre pronto alla battuta e a sorridere alla gente.
Anche perchè lui così scriveva su facebook “Quello che a volte non si riesce a dire con tante belle parole, si può dire semplicemente con un sorriso.
Poi scoprì improvvisamente di essere affetto da un grave scompenso cardiaco e decise di affidarsi alle due strutture dell’Isola – Cot e Ismett -vivendo per mesi con un due cuori: uno naturale (in pratica disattivato) e un altro artificiale alimentato da una batteria condividenzo anzie,paure, speranze con Rosalba, infermiera e moglie,che all’Ismett, dove viene fornita assistenza psicologica al paziente e alle famiglie, aveva anche frequentato un corso per l’assistenza nella delicata fase post operatoria e per il funzionamento del cuore artificiale.
Improvvisamente ieri un malore. Pare un ictus. Il ricovero in ospedale, quindi il decesso.
Un rammarico non vedere la stampa del libro di ricordi sul quale stava lavorando.
Salvo Messina, che lo ebbe contro nelle elezioni a sindaco lo ricorda, oggi così:
Uomo straordinario,sempre disponibile , cordiale e umile in ogni circostanza.
Anche quando ci siamo trovati “avversari” , la tua signorilità ha contraddistinto quelle settimane.
Ti ricorderò per il tuo modo di fare e conserverò quell’ultimo ed emozionante messaggio di agosto, come splendido segno del nostro rapporto .
Ciao dottore Cono!
Buon viaggio!
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