Un nastro segnaletico collocato all’inizio del Corso Umberto, accompagnato da un eloquente cartello: “Chiuso per ferie”.
E’ stata questa la simbolica iniziativa adottata da Quota205, l’associazione culturale taorminese guidata da Giovanni Raccuia e Marco Privitera, volta a sottolineare come, durante ogni periodo invernale, la Perla dello Jonio si trasformi in “cittàfantasma”. Un’azione volutamente provocatoria mirante a denunciare i limiti, ancora evidenti, del tentativo in atto di destagionalizzare l’offerta turistica. “Trovare un albergo o un ristorante aperto diventa un’impresa – fa sapere il movimento – visto che puntualmente si verifica un esodo di massa, soprattutto dal termine delle Festivitàsino ai primi di marzo. Nessuno intende mettere in discussione il diritto di prendersi una vacanza, ma non al punto tale da paralizzare l’economia di una città. Non dimentichiamoci – prosegue la nota – che, oltre ai turisti, i primi a pagare questa situazione sono proprio i giovani taorminesi i quali, di fronte all’impossibilitàdi trovare un lavoro, sono spinti ad emigrare altrove. Chiediamo che le chiusure vengano regolamentate, ma temiamo che ciò non potràverificarsi fino al momento in cui non prevarràuna nuova mentalitàcapace di privilegiare il bene comune anzichè le tasche di pochi”.
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