Il Giudice Monocratico, come si legge sulle motivazioni della sentenza, ha accolto la ricostruzione difensiva dell’avv. Antonella Marchese del foro di Patti che difendeva l’uomo, e lo ha assoluto con la più ampia formula del perché il fatto non sussiste.
Sono state depositate le motivazioni della sentenza con cui, all’udienza del 12.03.2018, Il Giudice Monocratico del Tribunale di Patti, dott.ssa Rita Sergi, ha assolto C.C., di anni 44, di Brolo, dall’accusa di avere dichiarato il falso nell’istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato presentata davanti al Tribunale di Patti in data 2 dicembre 2015.
I fatti sono dell’aprile 2016 allorquando, all’esito di verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza di Capo d’Orlando, all’uomo era stato contestato di avere dichiarato, al fine di ottenere l’ammissione al gratuito patrocinio, che la propria famiglia anagrafica era composta esclusivamente dallo stesso, mentre in realtà nell’anno di riferimento, facevano parte del suo nucleo familiare anche la moglie e la figlia; gli si contestava, in particolare, di avere dichiarato solo il proprio reddito, tacendo quello percepito dalla propria moglie ed ottenendo così, grazie a tale omissione, di essere ammesso al patrocinio a spese dello Stato.
Il Giudice Monocratico, come si legge sulle motivazioni della sentenza, ha accolto la ricostruzione difensiva dell’avv. Antonella Marchese del foro di Patti che difendeva l’uomo, e lo ha assoluto con la più ampia formula del perché il fatto non sussiste.