ASSOLTO – Non era estorsione
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ASSOLTO – Non era estorsione

L’accusa disegnava il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso; il giudice, a Patti, lo ha assolto perchè il fatto non sussiste

Il PM aveva chiesto la pena di dieci anni di reclusione e 12 mila euro di multa

Per i giudici del tribunale di Patti, il teorema difensivo disegnato dall’avvocato Alessandro Pruiti era più che valido e quindi hanno assolto il 61 nasitano perché il fatto non sussiste. Alla sbarra c’era un uomo originario di Sinagra, ma residente a Naso. I fatti risalvano al 2016.

L’uomo era stato arrestato dai carabinieri della stazione di Capo d’Orlando, perché ritenuto presunto responsabile di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un 42enne di Capo d’Orlando e di porto illegale di pistola. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, ha avuto origine da un incidente stradale, verificatosi a Capo d’Orlando. Poi secondo l’accusa, dopo aver ricevuto un primo risarcimento di 800 euro per i danni subito a seguito dell’incidente, vantando il proprio legame alla criminalità organizzata, l’uomo ora assolto avrebbe iniziato a perseguitare la vittima con ripetute minacce, pretendendo ulteriori somme di denaro. Una condotta. viste le denunce fatte, che, in esecuzione della misura cautelare, avrebbero determinato il carcere a Gazzi.

Nel processo la parte offesa si è costituita parte civile insieme all’associazione Addio Pizzo con gli avvocati Fabrizio Ribaudo e Carmelo Portale. Il Pm della Dda Francesco Massara ha chiesto la condanna a 10 anni di reclusione e 12 mila euro di multa, il collegio giudicante del tribunale di Patti, presidente Scavuzzo, a latere Vona e La Spada, allineandosi alle richieste del difensore dell’imputato, l’avvocato Alessandro Pruiti, lo ha assolto perché il fatto non sussiste.

18 Aprile 2023

Autore:

redazione


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