Coinvolgimento Antoci e scorta “Pure elucubrazioni mentali non corroborate da alcun dato probatorio”
Nuova archiviazione, come riferito dal Corriere.it è stata archiviata l’indagine bis sull’attentato all’ex Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, nata dai dubbi sollevati dalla relazione della Commissione regionale antimafia presieduta da Claudio Fava. Per il Gip non ci sono «incongruenze o dubbi nella dinamica dei fatti»
«Sebbene le indagini non abbiano consentito di risalire agli autori dell’attentato» quello del 2016 subito da Giuseppe Antoci «delle sue modalità e al movente la conclusione raggiunta dalla Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia ossia che l’ipotesi il fallito attentato mafioso sia la meno plausibile, appare preconcetta e comunque non supportata da alcun dato probatorio» così il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina, Simona Finocchiaro, che ha disposto l’archiviazione dell’indagine bis. Di fatto il giudice cancella, in modo perentorio, ogni dubbio sollevato dalla commissione antimafia siciliana, non condividendone le risultanze finali che tanta polemica e disappunto avevano ingenerato.
Nel decreto di archiviazione si legge: «Più esplicitamente eventuali illazioni sul coinvolgimento di Antoci degli uomini e della sua scorta o ancora di Daniele Manganaro e di Granata (i due poliziotti che arrivarono durante l’agguato e ingaggiarono un conflitto a fuoco, mettendo in fuga gli attentatori.Ndr) appaiono pure elucubrazioni mentali non corroborate da alcun dato probatorio, non potendosi ritenere tale la sussistenza di eventuali incongruenze o dubbi nella dinamica dei fatti».
Nessun dubbio per la dottoressa Finocchiaro sulla ricostruzione fatta all’autorità giudiziaria dalle persone presenti durante l’attentato e «non si ravvisano elementi nemmeno iniziare per sostenere i soggetti coinvolti nella vicenda abbiano reso dichiarazioni false sulla dinamica dei fatti». Per questo motivo «in definitiva non si ravvisano ulteriori spunti investigativi e quindi deve disporsi l’archiviazione».
Fonte: corriere.it