Sono partite ad ampio raggio le indagini della procura di Reggio Calabria sul progetto del possibile attentato a Federica Paiola, sostituto procuratore di Barcellona finita nel mirino di Salvatore Veneziano, pregiudicato di Milazzo rinchiuso in carcere a Gazzi. Oltre che sulla possibilità di reperire armi e preparare l’attentato da dietro le sbarre, gli investigatori stanno cercando di capire come facesse il Veneziano a conoscere nel dettaglio gli spostamenti del magistrato torinese. Si ipotizza la presenza di una “talpa”, anche se al momento nulla viene confermato.
Il Veneziano conosceva dunque, nel dettaglio orari e tappe del tragitto casa-lavoro della PM, che lo aveva fatto arrestare per ben due volte.
Intanto alla dottoressa Paiola, che vive a Milazzo, è stata assegnata una scorta rinforzata, e i detenuti intercettati a colloquiare del progetto con Veneziano, un calabrese ed un palermitano, sono stati trasferiti e interrogati.
E intanto fioccano gli attestati di solidarietà, come quella degli avvocati messinesi. “Siamo vicini alla dottoressa Paiola in questo momento così difficile. La scoperta di un progetto ideato contro di lei – dichiara il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina, Vincenzo Ciraolo – è prova dell’impegno e della dedizione profusi dalla collega contro la criminalità organizzata del barcellonese alla quale in pochi mesi il magistrato è riuscito a infliggere duri colpi. Siamo certi che non si farà scoraggiare da quanto scoperto e continuerà a occuparsi delle delicate inchieste affidatele con l’impegno e la dedizione manifestati fino a oggi, con il sostegno di tutte le istituzioni locali. Questa vicenda conferma la necessità, più volte manifestata, del rafforzamento dei presidi di legalità sul territorio, soprattutto in aree ad alta densità mafiosa come la nostra“.
Anche la sezione di Barcellona P.G. di Azione Nazionale esprime la propria vicinanza e solidarietà .
Il movimento antiviolenza ed anti stalking “Angeli senza fine” nella persona di tutti i suoi componenti e della presidente Elvira Alessi esprimono vicinanza e solidarietà al magistrato. “La dottoressa Paiola è donna impegnata nella lotta contro il crimine, ma anche contro la violenza di genere. Le siamo vicini per il vile gesto che l’avrebbe vista vittima di un attentato ai suoi danni“.
Stessa posizione è stata espressa dal gruppo Pdr di Barcellona: “A seguito della notizia apparsa sulla stampa stampata, a proposito di un attentato architettato ai danni della dottoressa Paiola – afferma la capogruppo Lucia Puliafito – non possiamo non esprimere, ancora una volta, infinita gratitudine alle forze dell’ordine che hanno sventato il terribile progetto criminale, e la piena ed incondizionata solidarietà al sostituto procuratore, con l’augurio che possa proseguire con serenità il suo lavoro nella nostra bellissima e martoriata terra“.
Solidarietà anche dal movimento Città Aperta: “Il successo delle operazioni investigative – si legge in un comunicato – ci dà la sicurezza di poter contare su meccanismi di prevenzione affidabili e per questo ringraziamo profondamente le forze dell’ordine e la magistratura che si spendono quotidianamente per questo compito. Noi, come cittadini e come Movimento, riteniamo come sempre necessario che la società civile si dimostri attenta e si interessi giorno dopo giorno alla tutela della legalità e alla diffusione di comportamenti onesti”.
Solidarietà e rammarico giungono anche da Tindaro Di Pasquale, Presidente della Consulta Giovanile di Barcellona Pozzo di Gotto, e rappresentante dell’Associazione “Paolo Vive – Contro tutte le mafie”, il quale nella sua nota scrive: “Nella città di Barcellona Pozzo di Gotto i magistrati della Procura della Repubblica, assieme con le forze dell’ ordine, stanno portando a termine tutta una serie di operazioni contro la criminalità organizzata, frutto di un lavoro oculato ed intenso di cui tutti i cittadini debbono essere grati. Apprendere che un magistrato come la dott.ssa Paiola , a cui sono stati affidati fascicoli molto delicati, possa essere oggetto di minacce è un fatto che dispiace ma, soprattutto, preoccupa. Fortunatamente l’ intenso lavoro di polizia ha permesso di sgominare anzitempo il piano delittuoso ordito ai danni del giovane magistrato che abbiamo avuto ,come associazione, il piacere di conoscere e salutare. L’ intenso lavoro che si sta portando avanti in città è oramai evidente e tutti , come cittadini, come associazioni, desideriamo, specie in momenti come questo, ringraziare, manifestando la piena solidarietà e vicinanza, chi continua a perseguire il bene, nonostante si trovi in situazioni di pericolo.”
foto da internet
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