Sarà la prima delle “panchine letterarie” che saranno posizionate all’interno della villa comunale. A proporla è stata l’assessore alla cultura Maria Vittoria Cipriano. Si da così lustro ad un “brolese” dimenticato ma noto nel mondo della bella musica. E già si pensa ad un concorso musicale.
La ricerca e la custodia delle memoria rientra tra gli obiettivi principali e qualificanti dell’attuale amministrazione comunale. Perchè un recupero della memoria e delle radici della comunità serve anche per far conoscere pezzi di storia dimenticati, come ad esempio fu la ricostruzioni dei moti popolani del 1921.
Così l’amministrazione comunale intende realizzare un insieme di iniziative. sia di carattere materiale che immateriale, che rafforzino i sentimenti dell’appartenenza e dell’identità da considerare quale patrimonio dell’intera collettività.
Spiega l’assessore Cipriano “nel contesto delle succitate iniziative si colloca, nell’ambito del centro urbano, l’installazione di una serie di panchine di particolare fattura e forma, attraverso le quali si intendono sviluppare contenuti specifici, dedicati, appunto, ad episodi e a personaggi della comunità brolese, che – rappresentando un corredo di testimonianze – diventano i tratti di una identità con:a quale la
medesima comunità ha il dovere di conformarsi anche quando progetta il proprio futuro”.
Questo “percorso” si inserisce nell’ambito della villa comunale dove recentemente sono stati effettuati lavori di sostanziale restyling che hanno consentito la restituzione alla comunità di uno spazio sociale e ricreativo che ben si presta ad un suo utilizzo anche per finalità culturali.
Il “personaggio” scelto per questa prima sperimentazione, ma altri sono quotatissimi per nuove esperienze, è un illustre concittadino, ovvero al musicista e baritono Giuseppe Bellantoni che – vissuto nello scorso secolo – cantò nei maggiori teatri italiani, come alla Scala di Milano, al Regio di Parma, al C. Felice di Genova, al S. Carlo di Napoli, al Massimo di Palermo, al Comunale di Bologna, alla Fenice di Venezia, al Bellini di Catania, al Costanzi di Roma, all’Arena ed al Filarmonico di Verora, ed ancora a Firenze, Bergamo, Brescia, Treviso, Messina, Pisa, Reggio Emilia, ma anche all’estero, come all’inaugurazione della stagione del Colon de Buenos Aires nel 1908, in Spagna, Francia, al Liceu di Barcellona, al Teatro Reale di Madrid, dove nel 1913 fu interprete in Rigoletto, Traviata e Favorita.
La riscoperta di Bellantoni, i suoi genitori sono sepolti nel cimitero di Brolo, la si deve ad una serie di articoli apparsi proprio su scomunicando.it, nella rubrica di Massimo Scaffidi dedicata a fatti e storie di Brolesi e Brolitani.
In un attento lavoro idi ricerca sono stati rintracciati anche dei pronipoti del tenore e non si esclude che possano essere presenti a Brolo quando verrà inaugurata la “panchina”, in una sorta di serata di gala, quest’estate, con le canzoni del tenore, che incise con diverse case discografiche, a omaggiarne la memoria.