AULA AUT – Dopo Piazza Cairoli, il punto della situazione
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AULA AUT – Dopo Piazza Cairoli, il punto della situazione

Con questo appello gli organizzatori avevano chiamato i candidati in piazza: «Messina deve rialzarsi, deve dire basta al sistema mafioso e lobbistico, deve poter ribellarsi e divenire parte attiva del futuro e, ci si augura, del prossimo cambiamento».
Si aveva il desiderio di svolgere un’agorà confronto con i candidati alla carica di sindaco ma, in fase organizzativa, il Candidato Renato Accorinti ha suggerito che sarebbe stato meglio parlare in due momenti separati in quanto di confronti se n’erano fatti tantissimi. Si è optato dunque a svolgere il confronto non tra candidati ma tra candidati e giovani, come effettivamente è stato.
Si inaugura così a Messina, per la prima volta nella storia, l’agorà pubblica; ossia la formula che permette a qualunque cittadino libero di porre una domanda a protagonista dell’incontro che si ritrova a dover rispondere senza aver nulla di pronto. E non deludono le aspettative i due candidati. Alle 17.55, dopo l’introduzione del pomeriggio, giunge in piazza, sorridente e solare, Felice Calabrò che, con naturalezza, si accomoda accanto ai giovani. Ed è proprio in questo contesto che, pian piano, la piazza inizia a riempirsi, a stringersi attorno al palchetto, creando un anfiteatro naturale.
Felice Calabrò rompe subito il ghiaccio: “se non mi aveste dato subito del tu, sarei andato via”. I ragazzi, allora, incalzano, chiedendo al candidato come intende far fronte alla proposta dei giovani di AULA AUT di creare il primo museo nazionale antimafia a Messina con opere di Gaetano Porcasi. Al che Calabrò è riuscito a conquistare la Piazza con una affermazione convinta, lapidaria: “Sono perfettamente in linea con la vostra richiesta di un museo antimafia. Ma vi dirò di più: voglio il museo antimafia e lo voglio in un bene confiscato alla mafia”.
E subito una domanda incisiva su rendere pubblici i bilanci del Comune: “Noi faremo di più. Noi li renderemo pubblici dopo averli semplificati. Il cittadino non può perdersi nella burocrazia. Il cittadino deve conoscere tutte le entrate e le uscite del comune. Questa è la politica della trasparenza.”
Risposte concise, anche quando i toni si accendono, ritenendo Felice un continuatore della vecchia politica Messinese: “Io ho firmato un patto coi cittadini. Io non svendo la mia libertà.”
E su Renato Accorinti: “Lo conosco e lo stimo. È una persona onesta”
Dopo 50 minuti Calabrò Saluta la piazza ed è la volta di Renato Accorinti, della lista Cambiamo Messina dal Basso, che giunge, accompagnato dallo staff, presso il palchetto di Piazza Cairoli. Non ha perso tempo per iniziare a parlare “a ruota libera”, come egli stesso ama ripetere.
Si è dichiarato lontano dalle logiche di partito; “quello che stiamo facendo ancora molti non l’hanno capito, abbiamo intrapreso una strada diversa e quello che conta non è il risultato ma il percorso intrapreso”. A questo punto una domanda sul supporto del PDL a questo ballottaggio, comprese le organizzazioni giovanili riconducibili alla corrente che sosteneva Garofalo in prima battuta:
“Qualsiasi persona voglia supportare questo progetto di rottura è bene accetta. Io ho partecipato alla marcia in memoria di Paolo Borsellino da loro organizzata ogni anno. Ci sono cose che non hanno colori: è questo che ancora non hanno capito”.
Parecchi propositi da parte del candidato Accorinti anche sulla promozione turistica: “Dobbiamo mettere i visitatori nelle condizioni di rimanere qui a Messina, e per far questo dobbiamo attrezzarci per creare un’offerta allettante che possa far vedere le bellezze della nostra città.”Sul museo antimafia: “Sono d’accordo per il bene antimafia come dice Calabrò, ma potrebbe anche sorgere in uno dei forti della città.”
Qualcuno gli chiede garanzie sulle sue competenze: “Se potessi, delegherei la funzione di Sindaco a qualcuno più bravo di me, ma la legge non me lo consente. E comunque, peggio di quanto hanno fatto coloro che si dicono esperti della macchina amministrativa non si può fare”.
Questo incontro è stato caratterizzato dalla grande partecipazione che ha visto i cittadini e i giovani a confronto con la politica partecipata, uno degli obiettivi fondanti di AULA AUT, che significa proprio fuori: da schemi, preconcetti, ma anche fuori come luogo. Un incontro che ha dato modo a studenti liceali, universitari, insegnanti, professionisti e cittadini comuni di guardarsi negli occhi, confrontarsi con la politica e, in ogni caso, con il futuro sindaco in quanto uno dei due, lunedì, sarà eletto.
Aula AUT, la presidenza dell’Ass. Peppino Impastato si sono dette soddisfatte della manifestazione anche se avrebbero preferito la formula del dibattito/confronto simultaneo. “Ad ogni modo – dichiarano – è la partecipazione a vincere e i contenuti; contenuti che oggi, in un modo o nell’altro, non sono mancati.

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21 Giugno 2013

Autore:

admin


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